Ronchi attende le firme di Mattarella e Meloni, poi il nuovo stemma

Si tratta di un restyling che prende spunto da quello che è lo stemma storico ideato, nel 1890, dal pittore triestino Carlo Wostry.

Si attendono solo le firme del presidente della Repubblica Sergio Mattarella e del Consiglio dei ministri, Giorgia Meloni. Solo allora, così come prevede l'iter giuridico, il Comune di Ronchi dei Legionari potrà ufficialmente dotarsi del nuovo stemma comunale. Simbolo che in verità è comunque in uso dall'inizio dell'anno. Va specificato che si tratta di un restyling che prende spunto da quello che è lo stemma storico ideato, nel 1890, dal pittore triestino Carlo Wostry.

Uno stemma che tiene conto anche del fatto che Ronchi dei Legionari, nel marzo del 2022, ha ricevuto il titolo di città. “Anche di questo dovevamo far tesoro – spiega il sindaco, Mauro Benvenuto – visto che ci sono delle regole da rispettare ed alle quali non possiamo sottrarci. E, poi, poter contare su una grafica che sia ordinata una volta per tutte è un fattore di eleganza che non può che far piacere”.

Dunque, si tratta di uno stemma su tutti i mezzi comunali e sulla carta intestata municipale. Sarà un'opera che deriva da lontano e da quelle che sono alcune peculiarità storiche e naturalistiche ronchesi. Esso prevede, obbligatoriamente, la presenza di una corona turrita, formata da un cerchio d'oro aperto da otto pusterle, cinque delle quali visibili, con due cordonate a muro sui margini, sostenute da otto torri di cui cinque visibili, riunite da cortine di muro. Il tutto d'oro e murato di nero.

Rimani sempre aggiornato sulle ultime notizie dal Territorio, iscriviti al nostro canale Telegram, seguici su Facebook o su Instagram! Per segnalazioni (anche Whatsapp e Telegram) la redazione de Il Goriziano è contattabile al +39 328 663 0311.