«Ronchi adotti ‘Vision Zero’»: le opposizioni chiedono più tutele per la sicurezza stradale

«Ronchi adotti ‘Vision Zero’»: le opposizioni chiedono più tutele per la sicurezza stradale

LA MOZIONE

«Ronchi adotti ‘Vision Zero’»: le opposizioni chiedono più tutele per la sicurezza stradale

Di Salvatore Ferrara • Pubblicato il 23 Dic 2025
Copertina per «Ronchi adotti ‘Vision Zero’»: le opposizioni chiedono più tutele per la sicurezza stradale

Dopo i gravi incidenti accaduti, i consiglieri chiedono alla Giunta di adottare il modello nato in Svezia nel 1997 con l’obiettivo di azzerare le vittime e i feriti gravi causati dagli incidenti.

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La sicurezza stradale torna al centro del dibattito politico cittadino. I consiglieri comunali di opposizione hanno depositato una mozione urgente rivolta al sindaco Benvenuto e alla Giunta, proponendo l’adozione ufficiale del paradigma internazionale “Vision Zero”, che mira a ridurre a zero i decessi e i ferimenti gravi nel traffico. Secondo i firmatari della mozione, l’anno 2025 ha segnato un punto critico per la comunità ronchese dove sono stati registrati tre incidenti stradali mortali che evidenziano come le infrastrutture attuali non siano adeguate ai volumi e alle velocità del traffico moderno. La mozione sottolinea che la sicurezza non può più essere considerata un’emergenza occasionale, ma deve diventare una priorità strutturale e pianificata.

I consiglieri evidenziano pure che il nuovo Piano del Traffico, strumento chiave per una mobilità più sicura, è rimasto fermo negli annunci dell’amministrazione per tre anni, senza garantire una visione organica della città. Gli interventi finora realizzati sono stati giudicati parziali e insufficienti a prevenire incidenti gravi. «L’adozione di “Vision Zero” - spiegano i firmatari - implica una rivoluzione culturale nella gestione della mobilità: l’errore umano è inevitabile, ma il sistema stradale deve essere progettato per assorbirlo senza conseguenze fatali. Basti considerare che l’impatto tra un veicolo a 50 km/h e un pedone è letale nell’80-90% dei casi, mentre a 30 km/h la probabilità di sopravvivenza sale al 90%».

I consiglieri chiedono al sindaco e alla giunta di dichiarare formalmente l’adesione del Comune di Ronchi dei Legionari ai principi di Vision Zero, assicurando che ogni futura modifica della viabilità ponga la tutela della vita umana al di sopra della fluidità del traffico. Sollecitano inoltre la convocazione della Commissione consiliare competente entro 30 giorni per illustrare come i principi di Vision Zero siano stati integrati nella bozza del nuovo Piano del Traffico, e richiedono che il Piano venga portato in Consiglio Comunale per l’adozione definitiva entro il prossimo trimestre.

I firmatari propongono poi anche l’istituzione immediata di zone a velocità limitata a 30 kilometri orari nei punti critici della città, non solo come limite cartellonistico, ma accompagnate da interventi fisici come restringimenti della carreggiata, chicane e attraversamenti rialzati. Chiedono, inoltre, di avviare un audit tecnico specifico sui luoghi dei tre incidenti mortali del 2025, applicando i criteri del Safe System Approach per correggere immediatamente le criticità infrastrutturali legate a illuminazione, visibilità e velocità di percorrenza. Infine, richiedono la creazione di un fondo straordinario dedicato alla protezione degli utenti vulnerabili, quali pedoni, ciclisti e persone con disabilità, da stanziare nel primo assestamento di bilancio utile. Gli esponenti di minoranza Massimo Di Bert, Alessandra Marocco, Vincenzo Borgia, Paola Conte e Livio Vecchiet hanno quindi sottolineato come la tutela della vita umana debba rappresentare il limite invalicabile di ogni azione amministrativa. Con questa mozione – secondo i promotori - Ronchi dei Legionari si prepara a fare un passo concreto verso una mobilità più sicura, ponendo l’attenzione sui cittadini più vulnerabili e promuovendo una cultura della prevenzione che non tolleri più incidenti mortali.

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