Ronchi dice addio all'alpino Edvino Bonini. Le sue avventure dal Friuli terremotato a Gladio

Ronchi dice addio all'alpino Edvino Bonini. Le sue avventure dal Friuli terremotato a Gladio

Il personaggio

Ronchi dice addio all'alpino Edvino Bonini. Le sue avventure dal Friuli terremotato a Gladio

Di Ivan Bianchi • Pubblicato il 01 Feb 2022
Copertina per Ronchi dice addio all'alpino Edvino Bonini. Le sue avventure dal Friuli terremotato a Gladio

Classe 1936, Edvino 'Edi' aveva fatto parte dell'artiglieria da montagna concludendo il suo percorso militare in Carnia con la Julia.

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“Una notizia tristissima, se ne va un amico ed un grande alpino. È stato per noi tutti un importante punto di riferimento”. Così Giorgio Grizonich, capogruppo degli Alpini di Ronchi dei Legionari, ha commentato la notizia della scomparsa di Edvino Bonini, Edi per tutti, colonna del gruppo locale del quale era stato anche capogruppo lui stesso.

Classe 1936, Bonini aveva amato fin da subito la montagna partecipando alle uscite con gli scout ronchesi guidati da don Barto Bartotti. Nel 1956 inizia l’avventura militare con il diciannovesimo corso Auc a Lecce e, poi, l’assegnazione all’artiglieria da montagna a Foligno.

Un percorso che lo porta anche in Carnia, nel terzo reggimento della Julia, fino al congedo nel 1958. Al rientro a Ronchi aveva fin da subito fatto parte del gruppo, dopo la conoscenza con Galdino Bertossi, allora segretario, con il capogruppo Bruno Rizzi. Una prima esperienza da capogruppo Bonini la fa nel 1961 e poi diventa segretario assieme al capogruppo Renato Miniussi. Dal 1973, anno di scomparsa di Miniussi, ne prende l’eredità fino al 1980. L’anno successivo, per i vari impegni non solo con gli Alpini a Ronchi ma anche per la ricostruzione del Friuli terremotato, diventa cavaliere al merito della Repubblica. Ma c’è anche un altro lato di Bonini che egli stesso raccontava.

“Nel novero dei miei impegni in campo militare – sono le sue parole – voglio ricordare anche la mia lunga appartenenza all'organizzazione Gladio, iniziata nel 1960 con un corso formativo alla base sarda di Capo Marrangiu. Nel 1990 partecipai all'incontro notturno alla prefettura di Udine con l'allora Presidente, Francesco Cossiga”. Gladio viene sciolta pochi giorni dopo, il 27 novembre. La data delle esequie non è ancora stata fissata.

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