Romans sogna il primo villaggio dei Longobardi, progetto da 2 milioni

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Romans sogna il primo villaggio dei Longobardi, progetto da 2 milioni

Di Timothy Dissegna • Pubblicato il 18 Mar 2023
Copertina per Romans sogna il primo villaggio dei Longobardi, progetto da 2 milioni

Presentato ieri sera il piano per recuperare parte dell'ex polveriera, dal 9 all'11 giugno ritorna il festival a tema.

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Era nato come un sogno, oggi è un in una fase più concreta: il futuro villaggio archeologico longobardo sperimentale di Romans d’Isonzo ha finalmente una fisionomia. Il progetto, inserito nell’ex polveriera, è stato presentato ieri sera dall’associazione Invicti Lupi, da tempo impegnata nella valorizzazione del patrimonio locale dei Longobardi e ideatrice dell’evento estivo di rievocazione. Davanti alla cittadinanza e autorità, è stato quindi illustrata la pianta e rendering, realizzati con Architettura di Trieste.

L’area interessata è ampia 24mila metri quadrati e l’obiettivo è renderla un centro attrattivo a livello europeo per iniziative sull’antica società guerriera. “All’estero esistono già villaggi archeologici - ha spiegato il presidente del sodalizio, Matteo Grudina - ma legati ai vichinghi o altri popoli. Questo sarà il primo al mondo dedicato ai Longobardi”. Un esclusiva che però si scontra con l’elevato costo dell’opera, stimata attorni ai 2,3 milioni di euro. Cifra lievitata notevolmente anche con i rincari degli ultimi mesi.

Ad oggi, l’associazione ha già raccolto parte della cifra grazie a due finanziamenti regionali ma la spesa da coprire è ancora notevole. Nel mirino ci sono già ulteriori fonti di credito, tra cui il primo bando Interreg gestito dal Gect per Go! 2025. Convinto della bontà del tutto è il presidente della Fondazione Carigo, Alberto Bergamin, evidenziando come “il progetto è talmente grande che non possiamo rischiare che si disperda, bisogna unire le forze non solo con quelle già in campo. Non è più una questione solo di Romans o della Destra Isonzo”.

Sull’enorme spazio pesa anche il vincolo dei prati stabili, che saranno mantenuti nell’area nord, mentre nel resto della zona ci sono diverse di idee su strutture e attività. “Ci sarà la possibilità che la zona possa essere affittata a imprese cinematografiche - ha sottolineato Grudina, ricordando il grande appeal regionale per le produzioni - L’accesso sarà dall’ex cava Tomasin, realizzeremo un mini anfiteatro per fare didattica e un’arena spettacoli. Vogliamo poter portare anche i cavalli”. Per fare tutto, però, è stato lanciato anche l'appello al sostegno economico da parte dei cittadini con il 5x1000 e altre forme di supporto.

Il perimetro, inoltre, sarà recintato sia per motivi di sicurezza, sia per ricordare che Romans nacque come presidio militare. Poter vantare una struttura simile in tempo per la Capitale europea della cultura 2025 è una sfida dura, ma non impossibile per Invicti Lupi: “L’obiettivo è avere una prima area d’ingresso già per il prossimo anno scolastico, realizzando poi tutte strutture principali nel 2024”. Nel frattempo, prosegue il lavoro del gruppo per far conoscere la cultura longobarda fuori dal comune, a partire dai documentari con due opere in cantiere.

Questi saranno dedicati alle figure femminili e alla religiosità. Il film girato dal regista Simone Vrech "Langobardi - Alboino e Romans” ha conquistato 70 riconoscimenti in tutto il mondo e ora si punta a nuovi successi, mentre in questi giorni uscirà anche lo spot video dell’edizione 2023 di Romans Langobardorum: giunto all’undicesimo anno, dal 9 all’11 giugno richiamerà venti gruppi di rievocazione di cui otto di provenienza dal resto d’Europa: Austria, Slovenia, Croazia, Ungheria, Germania, Repubblica Ceca, Slovacchia e Bulgaria.

Nel 2022, sono stati 7mila i visitatori nella zona dei laghetti di pesca. Nel programma ci saranno momenti di battaglia e attività per ragazzi, implementando i laboratori sulla manualità e riciclaggio per portare a casa un ricordo. Sempre sul tema storico, il sindaco Michele Calligaris ha auspicato che ulteriori risorse possano essere sbloccate per il museo comunale in Casa Candussi-Pasiani, mentre il presidente della V commissione, Diego Bernardis, si è impegnato nel portare avanti le richieste sul progetto di Invicti Lupi.

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