Romans, come cambia il nuovo Consiglio: Careddu e Albasini in minoranza

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Romans, come cambia il nuovo Consiglio: Careddu e Albasini in minoranza

Di Timothy Dissegna • Pubblicato il 05 Ott 2021
Copertina per Romans, come cambia il nuovo Consiglio: Careddu e Albasini in minoranza

Risultato diverso dalle aspettative per il centrodestra. Gli eletti delle diverse liste.

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Che ci avesse scommesso molto su queste elezioni, non è una sorpresa. Alla fine, però, il risultato di Stefano Careddu alle comunali di Romans d’Isonzo lascia spazio a pochi dubbi. Il suo 38,8% mostra un calo dei consensi rispetto a cinque anni prima, in linea comunque anche con la lista Uniti dell’amministrazione precedente. Fuga di voti che probabilmente è andata a beneficio anche degli altri due candidati, Francesco Albasini e Giacomo Cavalli, mentre è l’ex vicesindaco Michele Calligaris a trionfare con poco più del 49%.

“Ho ottenuto comunque un buon risultato - commenta il candidato di Identità e progresso e Insieme, sostenuto dal centrodestra - anche considerando che il centrosinistra è calato. Ora faremo un’opposizione sul merito delle questioni, non chiudendo a priori la porta a nessuno”. In ogni caso, ci tiene a sottolineare che non ci sarà alcuna convergenza, quantomeno sulla composizione del gruppo di minoranza, con l’ex comandante dei carabinieri, che siederà per la prima volta in Aula: “Ragionerò nel merito delle cose e non per questioni politiche”.

Il già capogruppo di minoranza siederà quindi nella nuova assise, insieme a Renato De Cillia (il più votato della lista con 52 preferenze), la new entry Tobia Beltrame e Ilenia Cumin, così come Massimo Aschettino rappresenterà il 9% ottenuto dalla civica Insieme. “Probabilmente faremo un gruppo unico” preannuncia Careddu. Oltre a questi quattro seggi, c’è quello riservato all’altro candidato, Albasini, mentre il quarto sfidante Giacomo Cavalli rimarrà fuori dall’Aula. Nella maggioranza, invece, ci saranno dieci nomi, tra cui diversi riconfermati rispetto agli ultimi cinque anni.

Con Uniti, quindi, faranno il loro ingresso la più votata in assoluto con 100 preferenze, Francesca Bellanca, insieme a Matteo Gargaloni, Alessia Tortolo, Verdiana Verzegnassi, Alessio Bosch, Cesare Spessot, Francesco Montanari, Giorgio Nicolò Colugnati, Youri Muzzo e Anna Venuti. Si completa così il quadro dei 16 consiglieri. Dal canto suo, Albasini guarda positivamente al suo 8,38%: “Non siamo sostenuti da nessun partito ed era la nostra prima volta. Questo nostro movimento proseguirà nel futuro, lavorando con intelligenza per consolidarci a livello comunale”.

L’ex carabiniere rivendica di voler operare “per il bene comune, senza un antagonismo di movimento”. Non esclude alcuno sviluppo a priori, sia verso l’altra formazione di opposizione che della giunta. Fuori dal municipio, invece, rimane Cavalli, che con Ancora Italia ha ottenuto il 3,69%: “Il nostro esordio è soddisfacente, non siamo degli ‘zero virgola’ anche se arrivati da completi estranei nel paese. Ora ci struttureremo come sezione, abbiamo già dei militanti. Il dialogo è stato produttivo sia con la popolazione che con le altre forze politiche, manierò un incitamento al dialogo”.

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