Muore nell'Isonzo a Salcano, Miklavič: «Non ci sarà mai la totale sicurezza»

Muore nell'Isonzo a Salcano, Miklavič: «Non ci sarà mai la totale sicurezza»

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Muore nell'Isonzo a Salcano, Miklavič: «Non ci sarà mai la totale sicurezza»

Di Timothy Dissegna • Pubblicato il 24 Giu 2021
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Comunità sotto shock dopo la scomparsa del ragazzino. Il sindaco Miklavič avverte: «Il fiume è sempre pericoloso».

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All’indomani della tragedia, lo shock in città è ancora forte. Ieri pomeriggio, un ragazzino è morto annegato nel fiume Isonzo a Salcano, all’altezza del Kayak center, dove stava nuotando insieme agli amici. L’orribile vicenda ha riportato subito alla memoria un fatto analogo successo l’anno scorso, che ha indotto il ministero dell’ambiente sloveno a rivalutare la lista dei luoghi oggetto di analisi dell’acqua. Da qualche mese, infatti, è aperto un confronto tra abitanti, amministrazione comunale ed enti nazionali, oltre che con l’azienda che gestisce la vicina diga, sul futuro della “spiaggia”, anche se non ufficialmente balneabile.

Il giovane, che aveva 11 anni, è rimasto inghiottito dalla corrente, dopo essersi tuffato al termine di un allenamento in canoa. Era infatti un iscritto al club sportivo e disponeva del casco e salvagente, ma non gli sono bastati per salvarsi. Proprio la disposizione dell’equipaggiamento ha portato il sindaco di Nova Gorica, Klemen Miklavič, a un’amara constatazione: “L’Isonzo è un fiume molto pericoloso, specialmente in questo periodo perché la neve si sta sciogliendo molto rapidamente in montagna e quindi è anche molto freddo. Non raggiungeremo mai un livello di sicurezza totale, per i bambini è meglio andare nelle piscine e ci sarà sempre bisogno di prudenza”.

Proprio la possibilità di continuare a usufruire liberamente della zona è un tema da tempo all’ordine del giorno: “Il ministero dell’ambiente e della difesa - prosegue il primo cittadino - ci hanno aiutato molto nel trovare un accordo con la centrale, per stabilire delle misure che aumenteranno la sicurezza. All’inizio della stagione estiva, peraltro, stiamo facendo capire alla popolazione che bisogna stare attenti. Si tratta pur sempre di un fiume di montagna, con una forza incredibile”. Nel frattempo, l’infrastruttura “ha accettato di regolare il suo funzionamento durante l’estate e metteremo una persona che avviserà la gente, quando ci sarà il rialzo del livello dell’acqua”.

“Ma anche così, non avremo la garanzia totale, perché il tratto interessato è breve e, anche quando è basso, il fiume rappresenta dei rischi”. Il giovane è rimasto incastrato con il costume dietro un pilastro di legno sotto la superficie dell'acqua, cercando di scappare ma la forte correntelo ha travolto dopo pochi minuti. I tentativi di recuperalo da parte di un allenatore e di un passante sono stati vani, così come il successivo intervento dei sommozzatori. Una volta tirato fuori, è iniziata la rianimazione ma senza successo. "Il mio pensiero va ai genitori e ai parenti del ragazzo, questo è un altro tragico incidente e dobbiamo fare qualcosa” ha concluso il sindaco.

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