Le indagini
Ritrovata a Salcano la Fiat Punto di Cibini, senza esito le ricerche lungo l’Isonzo
		Dopo il ritrovamento dell’auto, i Vigili del fuoco hanno sorvolato il fiume fino alla foce. Verificata una segnalazione in città, ma non ha trovato conferme. Prefettura e autorità slovene coordinate nelle operazioni.
Si è tenuta ieri in Prefettura a Gorizia una riunione della cabina di regia per il coordinamento delle ricerche di Cibini Claudio, nato il 13.11.1969, scomparso da Gorizia lo scorso giovedì, a cui hanno preso parte rappresentanti della Questura, della Compagnia Carabinieri di Gorizia – che coordina le ricerche -, del Comando Vigili del Fuoco di Gorizia e della Polizia Locale del Comune di Gorizia. Dell’uomo non si hanno più notizie dalla tarda mattinata di giovedì scorso, 23 ottobre, per cui, in seguito alla denuncia di scomparsa, è stato attivato il Piano provinciale di ricerca delle persone scomparse. Durante la riunione, coordinata dalla Prefettura, è stata stabilita un’intensificazione delle ricerche nel goriziano, in base agli elementi informativi condivisi sugli ultimi movimenti del Cibini.
In particolare, per la definizione di un’area di ricerca più ristretta, si cerca di individuare la vettura in uso all’uomo, una Fiat punto rossa con il tettuccio nero, con la quale potrebbe essersi allontanato. Tutti gli enti coinvolti hanno assicurato il massimo sforzo nella prosecuzione delle ricerche.
Il piano operativo prevede un rafforzamento dei controlli su tutto il territorio cittadino, con particolare attenzione alle zone attraversate dall’Isonzo. Nel pomeriggio, gli elicotteri hanno sorvolato a lungo il fiume: in molti, a Gorizia e dintorni, hanno alzato lo sguardo seguendo le rotazioni dei mezzi di soccorso.
La Fiat Punto di Franco Cibini è stata individuata lunedì a Salcano, nel parcheggio accanto al ponte. Da lì sono subito scattate le ricerche lungo l’Isonzo: i Vigili del fuoco hanno sorvolato il fiume fino alla foce, ma al momento non è emersa alcuna traccia dell’uomo scomparso. Il ritrovamento dell’auto, a pochi metri dall’acqua, ha inevitabilmente alimentato l’ipotesi che il 55enne possa essere finito nel fiume, volontariamente o per incidente. Ipotesi che ha fatto calare un velo di sconforto tra chi sperava di rivederlo presto.
Tuttavia, nel pomeriggio di lunedì, una segnalazione ha riacceso la speranza: una persona ha riferito ai Carabinieri di aver riconosciuto Cibini nel centro di Gorizia. L’informazione è stata subito verificata, ma non ha trovato conferme. Il mistero, quindi, rimane intatto.
Cibini, nato il 13 novembre 1969, negli ultimi giorni prima della scomparsa si trovava ospite di un amico a Gorizia. Giovedì, nel primo pomeriggio, avrebbe inviato alcuni messaggi alla ex moglie; poco dopo, il suo cellulare è risultato irraggiungibile. L’appello delle forze dell’ordine resta invariato: chiunque abbia informazioni utili o avvistamenti è invitato a contattare il 112 il prima possibile.
L’uomo è alto circa un metro e settantacinque, di corporatura robusta, con occhi marroni e capelli corti. Porta due tatuaggi: uno sull’avambraccio con la scritta “Isabel” e un altro, sul polso, con il logo della Juventus. Non si conosce, invece, l’abbigliamento che indossava al momento dell’allontanamento, dettaglio che rende ancora più complessa la ricerca. Per questo motivo, accanto all’impegno delle autorità, l’aiuto della cittadinanza è considerato fondamentale.
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