L'Udc rientra in Aula a Gorizia, tre consiglieri fuori dalla Lista Ziberna

L'Udc rientra in Aula a Gorizia, tre consiglieri fuori dalla Lista Ziberna

la scissione

L'Udc rientra in Aula a Gorizia, tre consiglieri fuori dalla Lista Ziberna

Di Timothy Dissegna • Pubblicato il 24 Mar 2023
Copertina per L'Udc rientra in Aula a Gorizia, tre consiglieri fuori dalla Lista Ziberna

Ricostituito il gruppo centrista, c'è anche la presidente Paoletti: «Non chiediamo nulla, rimaniamo nella maggioranza».

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Nasce un nuovo gruppo all’interno del consiglio comunale di Gorizia. O meglio, rinasce. Quello dell’Unione democratica di centro è infatti un ritorno all’interno dell’assise cittadina, ufficializzato questa mattina dai suoi tre componenti: Luca Mastroianni, Silvia Paoletti e Silvia Furlan. Il primo rivestirà l’incarico di capogruppo, mentre Paoletti rimarrà alla presidenza dell’Aula. Furlan è invece il nome subentrato alle dimissioni da consigliere di Paolo Lazzeri, mantenendo però il ruolo di assessore già a inizio mandato.

I componenti erano stati tutti eletti tra le file della Lista Ziberna, che aveva raccolto alla vigilia delle elezioni amministrative candidati espressione sia dell’Udc che di Progetto Fvg. Non sarà comunque una scissione dal centrodestra, come assicurato dal coordinatore regionale del partito Angelo Compagnon. “Questa decisione - ha spiegato - segue gli accordi presi con Ziberna prima delle elezioni. Scelte personalistiche di qualcuno non ci hanno messo in grado di comporre una lista competitiva alle scorse comunali”.

Il riferimento implicito è agli ultimi due componenti della formazione che hanno seduto in consiglio: Roberto Sartori e Luca Cagliari, entrambi passati alla Lega verso la fine della precedente consigliatura. In ogni caso, ora l’obiettivo è tornare nell’assemblea con una propria forza, modificando inevitabilmente i rapporti all’interno della maggioranza. “Non ci vogliamo staccare da ciò che abbiamo fatto in campagna elettorale - ha rilevato Paoletti - ma spingere sul centrismo. La nostra non è un’azione divisiva ma amalgamante”.

Il nuovo gruppo, comunque, “è un chiaro messaggio al sindaco e giunta” sulla volontà dei centristi di avere un peso nelle decisioni. “Facendo le riunioni della civica - ha quindi sottolineato Mastroianni -, ci siamo trovati concordi su certi temi legati al nostro partito. Abbiamo così trovato normale scegliere un’idea comune”. Per il coordinatore è peraltro un ritorno sotto lo scudo crociato, avendo militato all’inizio del percorso tra le fila del Centro cristiano democratico, formazione da cui poi nascerà appunto l’Udc nel 2002.

“Vogliamo avere più forza in consiglio e un legame verso la cittadinanza - così Furlan - Lavoreremo in coesione con la maggioranza”. A comunicare la decisione al primo cittadino è stato lo stesso Compagnon, una decina di giorni fa: “Ha capito l’importanza per noi di poter contare, non chiediamo nulla né imponiamo condizioni, tantomeno vogliamo assessorati. Non vogliamo far pesare i nostri esponenti in Aula ma solo capire come sviluppare il confronto interno alla maggioranza. Questo passaggio darà un’accelerata”.

Assente però lo stesso Ziberna alla presentazione del gruppo, impegno per motivi istituzionali. Raggiunto successivamente, è lui stesso a salutare con favore la formazione: “Avevo auspicato già prima della campagna elettorale che ci fosse la lista dell’Udc, Gorizia ha una tradizione con lo scudo crociato. Non cambierà comunque nulla nella geografia della giunta, lo avevo già detto prima”. Scenario diverso, quindi, rispetto al precedente strappo nel centrodestra, quando fu il blocco dei “dissidenti” a mettersi in contrapposizione.

Ora, invece, “è stata una scelta concordata” assicura il sindaco. Compagnon ha quindi rimarcato come “manca la formazione della classe dirigente e la possono fare solo i partiti. Le civiche nascono prima delle elezioni e poi spariscono”. Paoletti, comunque, è candidata alle regionali con una compagine fuori partito, legata a Massimiliano Fedriga: “L’Udc è l’unica forza politica ad aver fatto un accordo politico con il presidente. Per non dover raccogliere le firme, abbiamo indicato dei nomi indipendenti per la lista”.

Se è vero che nulla cambierà nel centrodestra attuale, la speranza espressa è che la vera novità possa arrivare al termine del mandato. “Nel 2027 Ziberna non potrà candidarsi - ancora il segretario regionale - e dobbiamo capire come potremo presentarci forti a quella tornata, per garantire continuità agli elettori”. Un percorso che passerà per la scelta del futuro aspirante sindaco, nella quale l’Unione vorrà sicuramente avere parola. Forte anche di un gruppo che, adesso, può godere di rappresentanza senza posti in giunta.

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