L'ESPOSIZIONE
Ritorna il Premio Sergio Scabar: Ivan Piano protagonista della quinta edizione
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Dal 9 aprile al 4 maggio 2025 Gradisca d’Isonzo ospiterà ‘Nessun; s'è fermato qui.’ la mostra esclusiva dell’artista.
Dal 9 aprile al 4 maggio 2025 ritornerà il Premio Sergio Scabar per la sua quinta edizione. L'evento, organizzato dall’associazione Silver AgE nell'ambito del Festival Fotografia Zero Pixel, si conferma come un appuntamento di rilievo per il panorama fotografico autoriale, non solo del Friuli Venezia Giulia. A celebrare questa nuova edizione, sarà la mostra personale del fotografo Ivan Piano, vincitore della quinta edizione del premio dedicato al fotografo ronchese Sergio Scabar.
L'artista napoletano, classe 1975, ha presentato un'immagine dal titolo “Sweeter would be the death, if...” realizzata nel 2019, quando l'orizzonte mondiale iniziava a farsi oscuro. Poi sarebbe arrivata la grande pandemia, seguita da due guerre con migliaia di morti, distruzioni, torture e sequestri di donne e bambini. Questa fotografia apparentemente ha per soggetto un essere umano, scalzo e con gli occhi chiusi, seduto su una poltrona, accanto alla quale compare in tutto il suo nitore un teschio: è questo, il vero protagonista dell'immagine. Tutto il resto è buio, nero profondo: l’assenza di luce riporta alle opere di Sergio Scabar, in cui l'autore usava metafore, allusioni, analogie, per raccontare i day after che sarebbero sopravvenuti.
Sergio Scabar, però, non ha mai fotografato teschi e uomini pensosi e ieratici quasi fossero personaggi dei quadri di Arturo Nathan. Si è fermato prima e ha rappresentato lumini, sudari, paludi avvolte nella nebbia del crepuscolo, oggetti di ogni giorno della vita che fu. Ivan Piano ha superato questa soglia e nell'immagine che è stata premiata il suo discorso si fa esplicito, quasi provocatorio.
L’inaugurazione del 9 aprile è prevista per le 18.30 a Casa Maccari di Gradisca d’Isonzo, preceduta, alle 17.30, da un incontro con Ivan Piano, che illustrerà la sua esposizione “Nessun; s'è fermato qui”. L’omonima raccolta di poesie e fotografie, edita da Meligrana Editore, contiene i testi di Margherita Remotti e Thierry Fiorilli, insieme al catalogo della mostra personale edito dal Centro Stampa Gargiulo di Napoli. Le prime 25 copie sono state numerate e autografata dall’artista. La mostra sarà visitabile fino a domenica 4 maggio secondo gli orari di Casa Maccari. In esposizione vi è l’intero progetto fotografico/poetico, che consta di quattordici opere fotografiche e trentatré poesie, frutto di quattordici anni di ricerca, esposto nella sua interezza in anteprima mondiale.
Venerdì 11 e sabato 12, Casa Maccari ospiterà un workshop di tecniche creative in Polaroid guidato da Massimiliano Muner e un approfondimento culturale su “Il genio di Edwin Land, la Polaroid fino ai giorni nostri”. L’appuntamento di venerdì è previsto dalle 16 alle 19.30, quello del sabato dalle 10.30 alle 12.30 e dalle 15.30 alle 19. Anche sabato 3 e domenica 4 maggio di terrà un workshop, intitolato “Be like Bailey – Sul ritratto fotografico”. Gli orari di entrambe le giornate saranno dalle 10.30 alle 12.30 e dalle 15.30 alle 19. È prevista un’introduzione culturale su David Bailey, una prima giornata di shooting in studio fotografico allestito sul posto e due giornate di stampa in camera oscura.
«Accogliere il Premio Sergio Scabar a Gradisca d'Isonzo è per noi un grande onore e un motivo di orgoglio profondo» afferma assessore alla cultura Marco Zanolla, che ricorda Sergio Scabar come una figura centrale per la cultura visiva del nostro territorio e che ha lasciato un segno indelebile nel panorama fotografico nazionale e internazionale. «Essere sede di un Premio a lui dedicato significa non solo valorizzare la sua straordinaria eredità artistica, ma anche dare spazio e visibilità agli artisti che, ispirandosi a lui, esplorano le potenzialità della fotografia analogica».
«Il nostro percorso come Assessorato alla Cultura – continua Zanolla – intende rafforzare il legame tra Gradisca d'Isonzo e il mondo della fotografia, con un'attenzione particolare per il linguaggio analogico. Crediamo fermamente che in un'epoca dominata dalla velocità digitale, sia essenziale riscoprire il valore della lentezza, della manualità e della riflessione, che sono tratti distintivi della fotografia tradizionale. Il Premio Sergio Scabar e il Festival Fotografia Zero Pixel rappresentano per noi un'occasione preziosa per continuare questo cammino e per affermare Gradisca d’Isonzo come un centro culturale di riferimento per le arti visive del contemporaneo – conclude così – siamo felici di collaborare con le istituzioni e gli organizzatori per dare risalto a una forma d'arte che unisce memoria, sperimentazione e avanguardia».
Il Premio Sergio Scabar venne istituito nel 2020 per onorare la memoria di un grande fotografo italiano, che aveva fatto della sperimentazione e di un linguaggio personale le sue caratteristiche peculiari, e celebra l'eccellenza artistica nella fotografia contemporanea. Nelle precedenti edizioni, il Premio ha riconosciuto il talento di fotografi da tutto il mondo: la statunitense Ellen Goodman, l’inglese Tomoko Nagakawa e gli italiani Davide Dionisio, Enzo tedeschi e oggi anche Ivan Piano.
La giuria della quinta edizione del Premio Sergio Scabar è stata presieduta dal giornalista triestino Claudio Ernè, affiancato da personalità di spicco nel mondo della fotografia, tra cui Lucia Comuzzi, vedova di Sergio Scabar, il fotografo Ennio Demarin e il fotografo e curatore del Festival Massimiliano Muner. L’edizione del 2025 si realizzerà grazie al supporto dell’Assessorato alla Cultura del Comune di Gradisca d'Isonzo, che ha deciso di sostenere con entusiasmo questa iniziativa mettendo a disposizione spazi e risorse. La collaborazione con le istituzioni locali conferma il valore culturale del Premio e il suo impatto positivo sul territorio.
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