«No risposte a emergenza abitativa a Gorizia», Pd incalza la giunta

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l'interrogazione

«No risposte a emergenza abitativa a Gorizia», Pd incalza la giunta

Di Timothy Dissegna • Pubblicato il 24 Set 2022
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Businelli (Pd) ha chiesto infomazioni sugli aiuti alle famiglie, Romano: «Su Arcobaleno intervento con Pnrr».

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Il Partito democratico ha chiesto conto delle attività su welfare e politica abitativa nell'ultimo consiglio comunale di Gorizia, durante le interrogazioni. La consigliera Barbara Businelli si è rivolta all'assessore Silvana Romano, rimarcando che i danni causati ai servizi da parte dell'attacco informatico alla rete comunale, portando alla sospensione dei pagamenti di servizi e prestazioni già avviate. La dem ha quindi rimarcato che, in questo modo, "famiglie che assistono congiunti con grave disabilità non potranno contare sull'erogazione dei contributi per l'assistenza".

Inoltre, "le fatture relative a servizi erogati da ditte esterne (Sad, educativa e altre) potrebbero rimanere in sospeso, l'erogazione di contributi a fronte di problemi economici sospesa, gli sfratti esecutivi segnalati per famiglie residenti nella nostra città sono in aumento, con i dati segnalati da Ater che ne ha rilevato oltre 80, gli affitti privati sono molto elevati e spesso le condizioni degli alloggi sono inadeguate e non ci sono sul nostro territorio risposte per situazioni di emergenza abitativa". Ha quindi puntato l'attenzione sula Casa albergo chiusa, e i posti mancanti in Campagnuzza.

A ciò si aggiunge che "l'ex Convitto è in gestione esterna e ha un ingresso selettivo". Businelli ha quindi chiesto "altre informazioni che mancano alla cittadinanza", relative "alla situazione del bilancio di Ambito che attualmente prevede solo un margine di 4.000 euro mensili fino al 31 dicembre per tutto l'Ambito socio assistenziale. Al momento non c'è la possibilità di attivare nuovi servizi domiciliari in situazioni di particolare fragilità per esaurimento risorse. A fine dicembre inoltre si conclude anche la progettualità dei tirocini inclusivi avviata quest'anno e che ha coinvolto alcune persone in un'attività lavorativa".

"Sono inoltre venuti meno i finanziamenti regionali - ha aggiunto - che hanno consentito l'accoglienza di adulti fragili in contesti educativi comunitari. Le persone sono quattro e non è ipotizzabile il loro rientro sul territorio causa indisponibilità di contesti di accoglienza e di fondi a copertura dei costi, né la prosecuzione della progettualità in comunità esterne". Da qui, la richiesta su quali sono gli strumenti per affrontare la criticità attuale, quali riflessioni sono state fatte sul modello di welfare attuato, "apparentemente orientato all'erogazione di servizi e meno alla ricerca di risposte innovative".

Punto interrogativo anche sul possibile coinvolgimento di altri attori del territorio (terzo settore, servizi Asugi, Ater) "per poter affrontare la situazione in modo sinergico" e se "è prevista la convocazione della commissione welfare sui temi emersi". Nella risposta, Romano non ha nascosto che dopo la violazione dei server "ci sono delle difficoltà, avendo perso dati informatici abbiamo criticità ma gli uffici stanno cercando di risolvere e abbiamo chiesto alla Regione i dati già inviati. Sull'Arcobaleno, tutti utenti sono stati sistemati in altre parti. Bsogna metterlo in sicurezza con i progetti Pnrr ed è prevista l'implementazione di posti".

Riguardo all'ex convitto, "sono entrati anche i bambini autistici con le madri, stiamo facendo molti tavoli con l'arcivescovo e fatto un ragionamento con i Fap. In altre aree dove fondi non sono stati spesi e girati su altre voci, quindi quelle cifre non sono state perse. Riguardo all'Ater, ci sono persone che non pagano affitto ma il Comune ha stanziato anche 80mila euro per le morosità. Su quelle private, abbiamo fatto bando per i proprietari degli appartamenti ma più di volte si sono rifiutati, abbiamo messo tutto in piedi per aiutare queste persone e continueremo a farlo".

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