Rischia di crollare, nuovo appello per salvare la casa dei Napoleone a Villa Vicentina

Rischia di crollare, nuovo appello per salvare la casa dei Napoleone a Villa Vicentina

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Rischia di crollare, nuovo appello per salvare la casa dei Napoleone a Villa Vicentina

Di Redazione • Pubblicato il 15 Giu 2021
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Nuova richiesta di intervento per valorizzare due dimore della Bassa Friulana. L'interesse della Fondazione Pasteur.

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Nel novembre del 2018, l’associazione “Cervignano Nostra” aveva lanciato un appello affinché “La Commenda” e “Villa Ciardi – Baciocchi”, due dimore storiche di campagna ubicate nei comuni di Ruda e Fiumicello-Villa Vicentina, non scomparissero sotto i colpi del tempo e dell'abbandono. Due architetture che rappresentano un patrimonio inestimabile e che, nei secoli, hanno ospitato cavalieri in partenza per la Terrasanta, discendenti di Napoleone e lo scienziato Pasteur. "Potremmo suscitare ammirazione per questi due edifici in tutto il mondo - commenta il presidente del sodalizio, Michele Tomaselli -, e invece La Commenda oramai è ridotta a un cumulo di rovine, ignorata dai più, nonostante le sue origini risalgono agli inizi del II millennio".

Da principio fu rifugio per crociati e pellegrini e nel 1211 assunse il nome di “hospitale di San Nicolai di Levata”. Il palazzo incrociò nel secondo millennio diversi destini tanto che fra 1700 e 1800, troviamo che Maria Anna Bonaparte, granduchessa di Toscana (detta Elisa), sorella esiliata di Napoleone, assieme al marito Felice Baciocchi, aveva trascorso gli ultimi anni della sua vita, proprio nella vicina villa Ciardi-Baciocchi (oggi in comune di Fiumicello-Villa Vicentina, nella foto), acquistata dalla nobile famiglia vicentina Gorgo e ristrutturata con l'inserimento di preziosi reperti archeologici provenienti da Aquileia, su progetto dell'architetto di corte Charles de Sambucy.

Quando, il 7 agosto del 1820, ad appena 43 anni, Maria Anna Bonaparte qui morì, l'intero patrimonio familiare passò alla figlia Elisa che, come unica discendente, decise di acquistare la vicina Commenda e di ristrutturarla. "Oggi però - prosegue Tomaselli - nonostante il nostro appello a cui è seguito il sopralluogo richiesto con la Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio del Friuli Venezia Giulia oltre che con i sindaci Franco Lenarduzzi e Laura Sgubin rispettivamente di Ruda e Fiumicello-Villa Vicentina, nulla è stato fatto per la salvaguardia. Più volte abbiamo chiamato gli uffici e l’architetto dell'ufficio tecnico, anche per apporre una targa nel bicentenario dalla morte di Maria Anna Bonaparte su villa Ciardi-Baciocchi".

Finora, però, l'associazione accusa che "nonostante gli apparenti interessamenti, nessuno ci ha mai ascoltato. Solamente il sindaco di Ruda ha manifestato sempre la piena disponibilità. Viceversa, sono arrivati dalla Francia gli interessamenti, tra cui una visita della fondazione Pasteur, e cosa ben più importante l'invito al cerimoniale ad Arbois nella Borgogna, in occasione del venturo bicentenario dalla nascita di Louis Pasteur, che ricordo dimorò, alla Commenda, ospite della famiglia Lazzari durante gli studi sulla pebrina. Una targa alla Commenda per fortuna ancora esistente lo ricorda. Crediamo sia necessario affrontare con urgenza questa situazione di emergenza con procedure conseguenti".

"Il patrimonio delle due ville si sta perdendo sempre più - conclude l'associaizone -, registrando diversi crolli. Si dovrebbe pertanto intervenire in maniera rapida, sempre nel rispetto dei vincoli di conservazione dei beni storici. Chiediamo al sindaco Laura Sgubin e alla Soprintendenza d’interessarsi seriamente al problema".

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