le denunce
Rischi alla salute e organico sotto stress, mancano 49 vigili del fuoco a Gorizia

La Fp Cgil dei vigili del fuoco denuncia le difficoltà legate a organico e sicurezza, incontrando i gasilci di Nova Gorica per scambiarsi esperienze.
Sono 49 i vigili del fuoco che mancano dall'organico del comando provinciale di Gorizia. A denunciarlo è la Fp Cgil Fvg, in quando dove a livello regionale la carenza è di 230 unità e nell'ultimo anno sono stati fatti 37.400 interventi. In tutta la regione, si contano 950 caschetti rossi: «È impensabile continuare a rispondere alle richieste dei cittadini che aumentano, con organici in grande sofferenza» è la denuncia dei sindacalisti Orietta Olivo e Renato Chittaro. In questo quadro, l'attenzione alla salute si fa ancora più rilevante, come dimostra il progetto "Particella pazza" presentato dalla stessa sigla.
I vigili del fuoco, infatti, «non sono coperti dall’assicurazione Inail per gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali - rilevano Olivo e Chittaro -. Non sono come tutti gli altri dipendenti pubblici o privati: se si fanno male o si ammalano devono anticipare le spese. Oltretutto, la loro possibilità di ammalarsi sta aumentando: si è riscontrato, infatti, una crescita di malattie sia di tipo cardiovascolare che oncologiche, legate alle particelle che si producono durante un incendio. Nanoparticelle che dal vestiario professionale arriva fino agli indumenti intimi». Il progetto, quindi, evidenzia i problemi di salute legati ai prodotti della combustione.
Il focus si concentra anche sulla difficoltà di decontaminare i dispositivi di protezione individuale (Dpi) dei lavoratori e delle lavoratrici, la complessità di decontaminare i mezzi utilizzati negli incendi, come anche della scarsità di nuovi Dpi. Il progetto è stato presentato anche al Parlamento europeo a Bruxelles. Nei giorni scorsi, “Particella pazza” è stato portato all’attenzione dei vigili del fuoco del Comando di Gorizia dal coordinatore nazionale Fp Cgil vigili del fuoco Mauro Giulianella e il responsabile salute sicurezza della stessa sigla, Raffaele Cozzolino, dal coordinatore regionale Renato Chittaro e da quello provinciale Alessandro Medeot.
All’incontro goriziano, visto il tema a carattere internazionale, ha partecipato anche una delegazione dei gasilci di Nova Gorica. Il giorno prima, la rappresentanza nazionale del sindacato ha fatto visita ai colleghi d'oltreconfine (nella foto): un incontro «molto profiquo - fanno sapere - con uno scambio di esperienze senza il limite delle frontiere, conoscenza di altre realtà operative. Sono questi gli argomenti che in futuro avranno sempre più importanza per tutte le organizzazioni di soccorso». Al tema sicurezza, quindi, si somma quello dell'organico: a Trieste, i distaccamenti subacqueo e nautico sono ridotto del 51% cadauno del fabbisogno previsto.
«Tagliati due turni su quattro in una città di mare - attacca la Cgil - e una regione con molti fiumi, dove gli incidenti in acqua sono ovviamente possibili e probabili. L’unica speranza è che accadano quando il distaccamento portuale è attivo. Anche nel settore del personale amministrativo la carenza è notevole e viene sopperita dal personale permanente, che viene rimosso dal soccorso tecnico urgente. Ricordiamo, solo a titolo di esempio, che questa situazione si riverbera sui tempi delle pratiche di prevenzione incendi e che se queste non vengono elaborate, si fermano i cantieri edili e tutte le ditte addette alla prevenzione incendi».
«Non ultime segnaliamo le difficoltà dei vigili del fuoco volontari distribuiti nei 16 distaccamenti della regione, anch’essi in forte difficoltà di organico, dovute sia al raggiungimento dell’età massima di servizio o assunti definitivamente a tempo indeterminato. Nei vari distaccamenti dei volontari, mancano autisti per la conduzione degli automezzi di soccorso e i volontari stessi, anche in conseguenza del fatto che non c’è sufficiente personale istruttore per formare i nuovi volontari, che sono in lista d’attesa da almeno un anno. Poi, anche se ancora presto, c’è tutto il tema del distaccamento stagionale di Grado che da anni sono resi operativi solo per la buona volontà dei vigili del fuoco già in servizio, che operano in regime di straordinario».
«Criticità e problemi come quelli descritti colpiscono tutto il territorio nazionale: per questo la scorsa settimana è stato proclamato lo stato di agitazione della categoria, per chiedere al ministro Piantedosi e ai vertici nazionali del Corpo nazionale Vigili del fuoco urgenti e chiare risposte ai pressanti problemi aperti, che riguardano anche l’accordo sui passaggi di qualifica, i buoni pasto, la banca ore e molti altri temi, su tutti il rinnovo del contratto nazionale» conclude il sindacato.
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