Ripristino di Schengen «appena ci saranno le condizioni», Piantedosi commenta la sospensione a Gorizia

Ripristino di Schengen «appena ci saranno le condizioni», Piantedosi commenta la sospensione a Gorizia

IL PUNTO STAMPA

Ripristino di Schengen «appena ci saranno le condizioni», Piantedosi commenta la sospensione a Gorizia

Di Salvatore Ferrara • Pubblicato il 22 Set 2025
Copertina per Ripristino di Schengen «appena ci saranno le condizioni», Piantedosi commenta la sospensione a Gorizia

«Un accorgimento finora non privo di effetti importanti in accordo con Slovenia e Croazia». Focus su hotspot territoriali, flussi migratori, minori stranieri non accompagnati e adeguate coperture delle Forze di Polizia.

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Dal palco che ha ospitato gli interventi istituzionali in occasione dell’inaugurazione della nuova Questura di Gorizia, è arrivata la richiesta del sindaco Rodolfo Ziberna di sospendere le restrizioni all’area Schengen.

Restrizioni che – intrattenendosi con i giornalisti al termine della cerimonia - il Ministro dell’Interno Matteo Piantedosi ha descritto come tecniche e formali, «un provvedimento che è stato adottato un po' in tutto il mondo».

«In realtà – continua - poi si è trasformata non in una chiusura netta, totale, ma in controlli, in filtri che hanno prodotto valore ed efficacia. Come lo stesso sindaco ha ammesso, pur senza in qualche modo determinare una vera e propria sospensione. Vediamo, quando le condizioni per cui è stata adottata questa decisione saranno superate dai fatti e dagli eventi, lo faremo volentieri, ma intanto si sta rivelando un accorgimento fatto d'accordo anche con Slovenia e la Croazia, qualcosa che non è privo di effetti molto importanti».

Quanto agli hotspot a livello territoriale per far fronte ai flussi migratori, il ministro dichiara: «Io punto il cuore oltre l'ostacolo e dico che sicuramente quello che stiamo mettendo in campo, che credo sia visibile a tutti, sul contenimento dei flussi migratori, farà sì che non c'è nessuna necessità di mettere in campo ulteriori iniziative per ampliare la rete di accoglienza».

Affrontato anche il “nodo” dei sindaci che chiedono i rimborsi per le strutture che accolgono i minori stranieri non accompagnati. L’esponente del Governo Meloni ha garantito azioni che si esprimeranno attraverso la Legge di Bilancio. «Abbiamo già un'idea su come garantire le coperture». Poi il conseguente problema che la base economica passi dallo Stato ai Comuni. su questo, il Ministro ha espresso fiducia nei confronti degli Enti goriziani e del welfare territoriale definito «ampio». «L'importante è che lo Stato dia quei contributi, quel sollievo ai Comuni, soprattutto dal punto di vista finanziario, per far sì che tutto questo non gravi eccessivamente sulle restanti componenti di welfare che deve essere assicurate a beneficio di tutti i cittadini».

Di centrale importanza anche il supporto operativo per quanto riguarda il personale che dovrà occuparsi di strutture e persone. «Sono nuove funzioni che devono essere organizzate al passo con quelle che sono le esigenze che si verificano – commenta Piantedosi – quello dei minori stranieri non accompagnati è un fenomeno che negli ultimi anni è stato crescente. Anche qui noi consigliamo, attraverso una serie di azioni, di invertire il trend nei prossimi mesi e nei prossimi anni. Però intanto per ciò che è gravoso per i Comuni dobbiamo fare tutto il possibile».

Per quanto riguarda “il disagio” che si avverte in termini di forze del personale della Polizia di Stato, l’esponente del Governo ha parlato di un trend contrassegnato da «risultati importanti che fanno registrare i propri effetti a livello nazionale»

«Stiamo finalmente riuscendo ad assumere un numero di persone maggiore anche rispetto a quelle che vanno via. In questi tre anni abbiamo abbassato di due anni l'età media del personale. Questo è avvenuto in tutta Italia e anche qui. Ma confidiamo adesso di dare un ulteriore slancio a questa iniziativa che abbiamo adottato nei prossimi due anni. Abbiamo già dei numeri importanti». Le cure dell’azione amministrativa nazionale non mancheranno su strutture e alloggi che accoglieranno nuovi lavoratori con le loro famiglie. Il primo cittadino Ziberna stima che siano 150 i potenziali nuclei familiari che potranno soddisfare a livello regionale e Triveneto.

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