Riparte il 3 ottobre l’Alpe Adria Puppet Festival, da 34 anni simbolo di collaborazione transfrontaliera nell’ambito del teatro di figura

Riparte il 3 ottobre l’Alpe Adria Puppet Festival, da 34 anni simbolo di collaborazione transfrontaliera nell’ambito del teatro di figura

IL FESTIVAL

Riparte il 3 ottobre l’Alpe Adria Puppet Festival, da 34 anni simbolo di collaborazione transfrontaliera nell’ambito del teatro di figura

Di NINA TOMASI • Pubblicato il 18 Set 2025
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La rassegna ospiterà 86 appuntamenti in sei giorni. Previsti quarantotto spettacoli di otto diversi Paesi europei, insieme ad incontri di studio e laboratori. Il direttore del festival Piaggio: «Da sempre il festival delle due città».

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Sono stati tanti i progetti transfrontalieri “pionieri” di GO! 2025 e l’Alpe Adria Puppet Festival è uno di questi. Si tratta di una rassegna incentrata sul teatro di figura organizzata da trentaquattro anni dal CTA Gorizia. La 34esima edizione del festival, che si terrà tra Gorizia e Nova Gorica dal 3 al 8 ottobre, si è arricchita ulteriormente rispetto agli anni passati: il CTA presenta nuove tematiche e nuove modalità di fare teatro, dedicandosi ad argomenti di estrema attualità.

A prendere la parola ieri 17 settembre alla presentazione della rassegna all’EPICenter, spazio “di confine” e sul confine realizzato nell’ambito della Capitale europea della Cultura a pochi passi da Piazza Transalpina, sono state diverse figure istituzionali che credono nella collaborazione transfrontaliera e nelle potenzialità comunicative del teatro di figura.

Tomaž Horvat, vicesindaco di Nova Gorica, ha portato i saluti dell’amministrazione comunale e si è congratulato per la rilevanza degli argomenti protagonisti del festival di quest’anno, che si sviluppa principalmente su due filoni: da una parte il tema ambientale, legato a quello della sostenibilità sociale, e dall’altra affrontando tematiche di genere nelle loro diverse sfaccettature.

A seguire è intervenuto il sindaco di Gorizia, Rodolfo Ziberna, che ricorda la storia del festival, uno dei primi ad attraversare il confine: «Il teatro di figura si presta molto a scenari multilinguistici, in quanto questi spettacoli utilizzano generalmente poche parole a favore di suggestioni sceniche o musicali» ricorda. Il sindaco si è poi complimentato con la direzione per la longevità del festival, sempre pronto a rinnovarsi e a proporre forme artistiche nuove e accattivanti, anche passando da un pubblico inizialmente molto giovane alla fascia d’età adulta.

Per il direttore artistico del CTA e dell'Alpe Adria Puppet Festival Roberto Piaggio «il termine “transfrontaliero”, nel caso della nostra realtà geografica, è diventato addirittura obsoleto, finalmente superato dagli eventi della storia. Il nostro festival, nato in un territorio che ha vissuto sulla sua pelle troppe violenze e sopraffazioni, si è sempre posto l’intento di dare voce a chi non ce l’ha, a chi è stata tolta, con la forza o con la dimenticanza». «Proprio in questo momento così sofferto in altre parti del mondo, sentiamo come festival la necessità ed il dovere morale di dichiarare la nostra indignazione per la violenza contro esseri umani che non hanno altra colpa se non quella di essere nati nei territori devastati dalla guerra» ha aggiunto.

L’assessore alla Cultura del Comune di Gorizia, Fabrizio Oreti ha sottolineato la capacità della direzione di aggiornarsi e trasformarsi: «Ormai il Puppet Festival non presenta “soltanto” teatro di figura, ma offre un ampissimo sguardo sulle nuove forme di teatro europeo ed internazionale, coinvolgendo allo stesso tempo il nostro territorio» dichiara. A portare i propri saluti anche Laura Devetak del GECT Gorizia e Diego Bernardis, consigliere regionale FVG, che invia una lettera di congratulazioni agli organizzatori del festival.

Tra le realtà teatrali che proseguono la propria collaborazione con il CTA nell’ambito di progetti europei spicca il Lutkovno Gledališče Ljubljana, Il teatro delle marionette di Lubiana, una delle compagnie più importanti nel panorama del teatro di figura europeo. In collegamento, ha preso parte alla presentazione del festival anche il suo direttore Uroš Korenčan, con il quale il CTA collabora per due progetti: Gora, coproduzione italo-slovena indirizzata ai più piccoli, vincitrice del bando “Fondo per piccoli progetti GO! 2025” e Transport, progetto cardine di questa edizione del festival.

Transport è un progetto di coproduzione triennale premiato da fondi della Commissione europea nel programma “Creative Europe”, che unisce le realtà di Gorizia e di Lubiana ad altre cinque prestigiose istituzioni teatrali provenienti dalla Slovenia, dalla Polonia, dalla Lituania, dall’Estonia e dalla Repubblica Ceca. «Il progetto esplora il tema dei trasporti, e di come questi abbiano un forte impatto sull’ambiente e sulla globalizzazione – spiega Korenčan – tutti gli spettacoli sono a sé stanti, eppure sono stati realizzati seguendo una linea comune, aiutati dal fatto che la creazione dei set e delle figure è iniziata nel maggio 2024 a Maribor, dove diversi professionisti dei teatri partner hanno potuto scambiarsi le idee».

Il progetto Transport è solo uno dei due “filoni” della 34esima edizione del festival, ma è emblematico della sua natura transfrontaliera: questo è molto chiaro a Stojan Pelko, responsabile dei progetti culturali di GO! 2025, che in particolare sottolinea la peculiarità dello spazio nel quale i sei spettacoli di questo progetto si terranno. «L’EPICenter, il luogo dove ci troviamo adesso, è un ex magazzino ferroviario, posto su quello che oggi è il confine tra due Stati. E’ il luogo giusto dove presentare un contenuto artistico come quello degli spettacoli di “Transport”, ed è meraviglioso che qui si incontrino la realtà di Lubiana, una delle grandi istituzioni nazionali slovene, ed una realtà come il CTA che è tra le più importanti in Italia nell’ambito del teatro di figura» dichiara.

Insieme a “Transport”, il protagonista della 34esima edizione del festival sarà il progetto “Arts & Puppets” finanziato dall’Unione europea nell’ambito dei fondi Interreg gestiti dal GECT GO: quest’anno questo progetto esplorerà, come anticipato, il tema della diversità di genere. Lo farà attraverso spettacoli come Lidia Poёt, primo avvocato donna in Italia, “Atalanta” di Gianni Rodari, una ragazzina dell’antica Grecia che trova il suo ruolo in una società gestita interamente da maschi, o “Edith & me”, capolavoro dell’attrice Yael Rasooly che è intenta a superare il trauma di un’aggressione subita, o ancora “signora Rossetta”, che affronta senza parole il delicato tema della malattia degenerativa.

Nel progetto Arts & Puppets rientrano anche diversi workshop, tra cui quello di videomapping “Lighting guerrilla” di Strip Core/Forum Ljubljana, quattro incontri curati dall’ISIG che esplorano i concetti di partecipazione, inclusione e diversità nel teatro e nell’arte, oltre ad un incontro che vedrà Yael Rasooly discutere con la giornalista Margherita Reguitti su identità e violenza di genere.

Il CTA, insieme ai più importanti festival nazionali ed internazionali del teatro di figura, ha deciso infine di lanciare una petizione contro l’occupazione criminale di Gaza, che sarà letta prima di ogni spettacolo. «E’ ben poca cosa, lo sappiamo – conclude il direttore artistico – ma a noi tocca il dovere di rendere il teatro anche un luogo di coscienza critica di una comunità, di discussione e di denuncia contro i soprusi verso coloro che non si possono difendere».

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