Rinnovato il ‘Patto di unità’: il centrodestra ricorda 8 anni di governo

Rinnovato il ‘Patto di unità’: il centrodestra ricorda 8 anni di governo

A MONFALCONE

Rinnovato il ‘Patto di unità’: il centrodestra ricorda 8 anni di governo

Di Salvatore Ferrara • Pubblicato il 08 Nov 2024
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In municipio l’incontro tra Cisint per Monfalcone, Lega, Fratelli d’Italia e ProgettoFVG-Forza Italia. Critiche da Moretti, Bullian e Frisenna.

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Era il 7 novembre 2016. Da allora, sono passati otto anni e il centrodestra monfalconese ricorda quella data come la «liberazione di Monfalcone da una sinistra incompetente, sempre più ideologica, interessata solo a parlare di diritti e mai di doveri».  Mentre nel centrosinistra si cerca di fare la quadra sul nome unitario del candidato sindaco per la coalizione, il centrodestra definisce la compagine politica avversaria «ora come allora, incapace di vedere i problemi della città». Secondo una nota proveniente dagli ambienti della maggioranza, emerge che «in un clima disteso, in Sala Consiglio si è tenuto l’incontro fra i gruppi di maggioranza di Cisint per Monfalcone, Lega, Fratelli d’Italia e ProgettoFVG-Forza Italia». Presenti anche i segretari provinciali e comunali del Carroccio, Paolo Bearzi - nella sua doppia veste - insieme ad Antonio Calligaris. Per Fdi, hanno partecipato la senatrice Francesca Tubetti e Alessandro Borgia.

«È stata l’occasione per ripercorrere le tante cose fatte a difesa dei cittadini e per lo sviluppo economico del territorio e rinnovare l’alleanza fra le anime del centrodestra locale in previsione delle prossime sfide» spiega la maggioranza. Dalla riunione, «i gruppi ne escono ancora più compatti» e indicano la rotta: «non permetteremo che la città torni in mano a chi la vorrebbe comprometterne l’identità e il futuro».  Mentre il centrodestra si dichiara compatto e pronto ad affrontare la prossima chiamata elettorale, i consiglieri regionali Moretti e Bullian bollano come «emblematica» l’assenza del Comune durante la visita di ieri del ministro dell’Interno Piantedosi allo stabilimento panzanino di Fincantieri. Per i due esponenti della minoranza in Consiglio Regionale, la mancanza di un rappresentante municipale «la dice lunga sulla capacità di interloquire dell’ex amministrazione Cisint con Fincantieri e con lo stesso ministero».

«I protocolli di legalità che l'ex sindaca di Monfalcone ha sottoposto al ministro Piantedosi non sono certo una novità. I primi risalgono a metà anni 2000 con l'allora sindaco Pizzolitto, ai quali ne sono seguiti altri, ultimi quelli del 2017 con il governo regionale Serracchiani e l'allora ministro Minniti» affermano. Quindi i consiglieri: «Cisint la smetta con la solita propaganda e il solito tono conflittuale come quello tenuto in commissione lo scorso 28 ottobre: è ora di cambiare registro». Critico sull’incontro tra l’onorevole Cisint e il ministro Piantedosi anche il dem Paolo Frisenna. «È paradossale – afferma Frisenna - che durante l’incontro si sia sottolineata l’importanza di sicurezza e integrazione, mentre le politiche e il linguaggio utilizzato dalla stessa amministrazione comunale spesso trasmettono il messaggio opposto, tendendo a escludere piuttosto che a includere».

«Il fatto che l’incontro con Piantedosi si sia tenuto in privato e lontano dal cantiere Fincantieri, dove era in corso una discussione aperta sul futuro del lavoro e delle politiche di integrazione – continua - evidenzia una mancanza di trasparenza e di volontà di confronto con gli attori locali».  «Ciò che risulta umiliante per la nostra città e per la nostra amministrazione è constatare che, nonostante una giunta di nove persone e una maggioranza di 19 eletti con il 70% dei consensi, non vi fosse un rappresentante capace di portare il saluto di Monfalcone all’incontro con Fincantieri e il ministro Piantedosi. Il motivo, noto a tutti, è semplice: Cisint sembra non fidarsi di nessuno dei colleghi che siedono accanto a lei, e nessuno, a quanto pare, era ritenuto all’altezza di rappresentare la città senza rischiare un imbarazzo» così Frisenna in chiusura.

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