Rincaro della Tari, bocciati gli aumenti di costi in Aula a Gorizia

Rincaro della Tari, bocciati gli aumenti di costi in Aula a Gorizia

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Rincaro della Tari, bocciati gli aumenti di costi in Aula a Gorizia

Di Timothy Dissegna • Pubblicato il 30 Mag 2022
Copertina per Rincaro della Tari, bocciati gli aumenti di costi in Aula a Gorizia

Respinta la delibera, l'opposizione punta il dito verso la giunta.

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Salta la delibera sull'aumento della Tari del Comune di Gorizia. L'atto in votazione questa sera in consiglio comunale non ha trovato infatti la maggioranza, fermandosi a 14 voti a favore e altrettanti contrari. Due gli astenuti, un presente non votante e nove assenti. Una seduta fin da subito in polemica per far sì che le interrogazioni non venissero oscurate dalla diretta streaming, in risposta alla normativa sulla propaganda elettorale. Alla fine, la decisione è stata cambiata a seguito di una mozione d’ordine.

Stesso atto che ha modificato l’ordine dei punti di discussione, aprendo così il dibattito sul provvedimento presentato dall’assessore all’ambiente, Francesco Del Sordi. Come ha spiegato lo stesso esponente della giunta, il testo è arrivato in Aula senza passare per la commissione competente in quanto “il piano finanziario dell’Ausir è arrivato solo venerdì”, criticando poi il metodo di gestione dell’ente. Soprattutto per la modifica dal 31 ottobre 2019, per cui i comuni non determinano più le tariffe autonomamente.

“In assemblea di Isontina ambiente - ha evidenziato del Sordi - è emersa la proposta di dilazionare il debito accumulato negli anni in quattro annualità. Ma è arrivata la risposta negativa di Ausir e il conto va pagato”. Per questo, i diversi comuni avranno un incremento dei costi tra il 15% e 25%, con Gorizia che toccherà punte fino al 25%. “È un tetto di tegole che ci cade addosso, ci sono comuni che non possono intervenire”. In segno di protesta, nell’ultima riunione di Ausir i sindaci di Gorizia, Monfalcone e Cormons hanno deciso di non presentarsi.

Nelle soluzioni studiate dall’amministrazione, c’era quindi quella di rateizzare il conguaglio in 36 rate mensili, mentre sotto i 200 euro non c’è proprio il pagamento. Alla fine, l'aumento complessivo rispetto all’ultimo anno supera il milione di euro. “Non avrei mai pensato a un rincaro simile alle famiglie” la posizione dell’assessore, motivando con i dati tecnici il fatto della differenza tra l’ammontare per cittadini e aziende. In ogni caso, dall’opposizione sono arrivate diverse bocciature dell’atto, puntando il dito verso la giunta.

"Se la delibera non viene votata - la posizione di Claudio Tomani (Lega) - va sulla spesa corrente e mancheranno soldi per altri servizi. Sono convinto che il rincaro non sia giusto ma i servizi costano”. Dello stesso avviso Federico Portelli (Borghi), avvisando che chi vincerà alle urne dovrà trovare oltre la cifra necessaria per coprire l’ammanco. Emanuele Traini (Gorizie) ha invece accusato che “nella gestione Isa o c’è incapacità o malafede, l’amministrazione comunale si deve prendere le sue responsabilità dell’inconsistenza politica”.

Lo stesso esponente della minoranza è stato protagonista di uno scontro con il presidente dell’Aula, Luca Cagliari, cercando di far ascoltare un audio del sindaco in cui un anno fa anticipava di non voler aumentare la Tari. Gesto fermato subito, con la difesa da parte di altri componenti del centrosinistra per Traini. Dal centrodestra, invece, Sergio Cosma (Fratelli d’Italia) si è chiesto “chi vuole fare il sindaco e vota contro, come farà con un buco da un milione”. Dai 5 Stelle, Giancarlo Maraz ha accusato: “La città non è più pulita in 5 anni”.

A pesare sul voto finale, anche la decisione di Fabio Gentile dopo aver saputo da Franco Zotti la richiesta di pagamento dei posti del Mercato coperto entro il 31 maggio. “Se ciò è vero - così il capogruppo di Forza Italia - sulla Step i controlli non sono efficaci. Se la bollettazione è arrivata ora, è una cosa incredibile. Non parteciperò alla votazione, non mi assumo le responsabilità personali di aumentare del 25% la tassa sui rifiuti”. Dal Pd, Marco Rossi ha attaccato: "Troppo facile scaricare sullo Stato, le Autorità di regolazione o i marziani la responsabilità: del problema di sbilancio del servizio rifiuti e della società di gestione si sapeva da tempo".

L'atto sarebbe dovuto essere votato per legge entro oggi. Come spiegato dalla dirigente comunale Mariapia Zampa, nel caso di non passaggio della delibera si dovrà provvedere alla variazione di bilancio per compensare l'ammanco. Cosa che dovrà essere fatta dal sindaco che uscirà vincitore alle urne.

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