Rinasce a Salcano la ringhiera di Otto Wagner: sarà esposta in Villa Bartolomei

Rinasce a Salcano la ringhiera di Otto Wagner: sarà esposta in Villa Bartolomei

L'esposizione

Rinasce a Salcano la ringhiera di Otto Wagner: sarà esposta in Villa Bartolomei

Di Giuseppe Peter Pflanz • Pubblicato il 15 Apr 2023
Copertina per Rinasce a Salcano la ringhiera di Otto Wagner: sarà esposta in Villa Bartolomei

La scoperta che la ringhiera ritrovata nell’Isonzo era opera di Wagner è giunta inaspettata. L’autrice della mostra occasionale è Ines Beguš.

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Ieri sera nella Villa Bartolomei di Salcano (parte del Goriški Muzej) è stata esposta per la prima volta al pubblico la ringhiera progettata dal famoso architetto viennese Otto Wagner. Parte del ponte di Salcano, crollò nel fiume Isonzo durante la Prima guerra mondiale, assieme all’arcata principale del ponte. Otto Wagner, che aveva aderito alla Wiener Secession, dal 1894 progettò tutta la rete ferroviaria viennese nei tratti di superficie, sopraelevati e sotterranei. Per svolgere questo compito formò un gruppo di lavoro di circa 70 esperti, tra i quali anche due architetti sloveni, Max Fabiani e Jože Plečnik.

I sommozzatori di Nova Gorica avevano recuperato alcuni piccoli pezzi della ringhiera già nel 1999, 83 anni dopo la demolizione del ponte, mentre altri sono stati ritrovati l’anno scorso. Questo ha spinto il ricercatore della storia del ponte di Salcano nonché ingegnere civile Gorazd Humar a condurre ricerche approfondite, scoprendo così che il ponte di Salcano era l’unico al di fuori della capitale imperiale ad avere una ringhiera di questo tipo. Questo dimostrerebbe ancora una volta l’importanza del ponte di Salcano all’interno dell’Impero asburgico. Dunque, un’opera importante non solo dal punto di vista ingegneristico, come si riteneva finora, ma anche dal punto di vista artistico. Il ponte ferroviario di Salcano, infatti, inaugurato nel 1906 dopo due anni di lavoro, divenne ben presto un’icona della linea Jesenice-Trieste (nota in tedesco come Wocheinerbahn) per le sue dimensioni e per la sua eleganza. Esso è tuttora considerato il più grande ponte ad arco in pietra del mondo.

La scoperta che la ringhiera ritrovata nell’Isonzo era opera di Wagner è giunta inaspettata. Humar ha dedicato gran parte della sua vita alla ricerca della storia del ponte e conosceva bene la ringhiera, ma non sapeva chi fosse l'autore e da dove provenisse. È stato grazie alla sua ricerca e ad alcune fortunate intuizioni che è stato possibile scoprire che l’autore della ringhiera era l’architetto viennese. Questa scoperta, ha raccontato Humar, ha fatto storcere un po’ il naso agli esperti austriaci, invidiosi che sia stata rinvenuta una ringhiera di Wagner al di fuori di Vienna. Secondo Humar questa importante scoperta dev’essere valorizzata in vista della Capitale europea della cultura 2025. Egli ha inoltre invitato il sindaco di Nova Gorica Samo Turel, presente all’inaugurazione di ieri, a valorizzare e segnalare adeguatamente il ponte di Salcano con delle indicazioni stradali all’uscita dell’autostrada.

Nello studio di Wagner furono create ringhiere in ferro in diverse versioni, tra le quali spiccano due modelli, uno con un motivo floreale di girasoli e l'altro con un motivo di corone di alloro stilizzate. Furono queste ultime, da sempre simbolo di re e imperatori, a venire utilizzate sul ponte di Salcano e a richiamare la natura imperiale del ponte. Come ha spiegato Humar solo tre ponti in Slovenia possono essere definiti imperiali, due si trovano a Lubiana (il ponte centrale del Triplo ponte e il ponte dei Draghi) e uno appunto è quello di Salcano. Humar ha poi ricordato l’importanza dei ponti nella storia dell’umanità, citando Ivo Andrić, scrittore jugoslavo premio Nobel per la letteratura nel 1961, autore del romanzo Il ponte sulla Drina, autentico capolavoro della letteratura jugoslava.

Wagner affidò a Plečnik la progettazione di una parte importante della linea ferroviaria urbana viennese lungo il Canale del Danubio. Fu proprio in questo tratto della ferrovia che venne utilizzata per la prima volta la ringhiera in stile secessionista che successivamente venne installata anche sul ponte di Salcano. Questo ha portato il ricercatore Damjan Prelovšek a sostenere che la recinzione che si trovava sul ponte di Salcano potesse essere opera di Plečnik. Le opere realizzate nello studio di Wagner portavano la sua firma come responsabile della progettazione, mentre gli autori delle opere potevano essere diversi. Prelovšek aveva sostenuto la sua teoria esaminando i simboli decorativi di Wagner e confrontandoli con quelli di altri autori coinvolti nella costruzione della ferrovia urbana di Vienna, nonché esaminando attentamente la scrittura e il disegno della ringhiera della stazione Roßauer Lände di Plečnik, corrispondente alla forma delle ringhiere del ponte di Salcano.

L’autrice della mostra occasionale è Ines Beguš. Villa Bartolomei è aperta il sabato e i giorni festivi dalle 15 alle 19. 


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