Rifiuti abbandonati a Gorizia, tour della legalità sui siti denunciati

Giro in due siti del territorio, l'organizzatore: «Sono stati individuati e denunciati già nel 1998».

Le associazioni ambientaliste non distolgono l'attenzione sui depositi di rifiuti nell'area di Gorizia, dopo l'incendio scoppiato a Mossa (nella foto) che ha riacceso l'attenzione sul tema. Per questo, sabato mattina l'Osservatorio civico contro le illegalità del Friuli Venezia Giulia ha organizza un "giro turistico" ad alcuni capannoni guardati con attenzionze da tempo, non solo sul territorio del capoluogo ma anche fuori di esso. Alcune aree sono note già dalla fine degli anni Novanta.

"Sono siti individuati e denunciati dal sottoscritto nel 1998" rimarca Marino Visitini, referente dell'Osservatorio. Il ritrovo sarà quindi alle 9, nel parcheggio dell'Ente Fiera di Gorizia in via della Barca, da cui ci si sposterà dalle 9.30 alle 10 per la visita al deposito abbandonato nella zona artigianale in comune di Savogna d'Isonzo, località Malnisce: "10.300 metri cubi di materiali classificati pericolosi" rimarca l'organizzatore. Il sopralluogo durerà mezz'ora, tornando poi in città.

Qui, alle 10.30 alle 11, ci sarà anche la visita al deposito abbandonato in via Aquileia in Gorizia, dove si trovano circa 15mila metri cubi di materiali già oggetto di un'ordinanza del sindaco, respinta dal Tar. Alle 11.15 ci sarà la chiusura dell'iniziativa. Sono stati invitati a partecipare il Circolo Legambiente di Gorizia, il gruppo di Libera goriziano, il gruppo Fridays For Future e il Comitato contro la discarica "Pecol dei Lupi" di Cormons. In caso di maltempo, l'iniziativa verrà rinviata al sabato successivo, 18 dicembre con lo stesso programma.

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