«Un riferimento essenziale per affermare il valore della legalità», Monfalcone ricorda la Strage di Capaci

«Un riferimento essenziale per affermare il valore della legalità», Monfalcone ricorda la Strage di Capaci

LA CERIMONIA

«Un riferimento essenziale per affermare il valore della legalità», Monfalcone ricorda la Strage di Capaci

Di S.F. • Pubblicato il 24 Mag 2025
Copertina per «Un riferimento essenziale per affermare il valore della legalità», Monfalcone ricorda la Strage di Capaci

A 33 anni dall’attentato la commemorazione si è tenuta in Piazza Falcone e Borsellino. Nei prossimi giorni verrà accolto l’Albero Falcone, nato dalle gemme del ficus che ancora oggi cresce davanti alla casa del giudice a Palermo.

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Cerimonia commemorativa nel 33esimo anniversario della Strage di Capaci in Piazza Falcone e Borsellino a Monfalcone. Il pensiero è andato al Giudice Giovanni Falcone, alla moglie Francesca Morvillo e agli agenti della scorta Vito Schifani, Rocco Dicillo e Antonino Montinaro. «A distanza di tanti anni, dopo tante sentenze che hanno condannato come responsabili i vertici di Cosa Nostra, il ricordo di questa strage, a cui seguì l’uccisione di Paolo Borsellino, continua ad essere un riferimento essenziale per affermare il valore della legalità quale fondamento della convivenza civile della nostra società» ha sottolineato il sindaco Luca Fasan. «Giovanni Falcone diceva che gli uomini passano ma le idee restano, e Paolo Borsellino ripeteva che il vero nemico è l’indifferenza che diventa complicità. Ecco perché tener viva la memoria dei fatti e delle vicende che appartengono a questa nostra storia non è fine a sé stesso ma necessario» così ancora il primo cittadino.

«Faccio parte di quella generazione di amministratori che il 23 maggio 1992 non era ancora nata – sono le parole del giovane presidente del Consiglio Comunale, Gabriele Bergantini - per questo sento ancora più forte la responsabilità di fare in modo che quella data, e ciò che rappresenta, non scivolino nel dimenticatoio». «Durante le prossime settimane accoglieremo l’Albero Falcone, nato dalle gemme del ficus che ancora oggi cresce davanti alla casa del giudice, a Palermo – ha aggiunto Bergantini - un simbolo vivo, che sarà lì dove siedono tutte le rappresentanze della nostra città, per ricordarci cosa significa scegliere di servire».

La cerimonia si è aperta con l’ingresso del Gonfalone della Città di Monfalcone e la deposizione di una corona d’alloro in omaggio a memoria delle vittime. A seguire, il Coro “Ermes Grion” ha intonato l’Inno nazionale, dando voce al sentimento di unità e partecipazione dell’intera comunità. Nel corso della cerimonia, la signora Elisa Chiandussi, in rappresentanza del gruppo “Lettori in Cantiere”, ha letto la poesia “Solo” di Pierpaolo Freschi, dedicata al coraggio e alla solitudine di chi sceglie di difendere la legalità. Don Giovanni Da Rosa, ha guidato un momento di preghiera e impartito la benedizione. Il Coro Grion, diretto dalla Maestra Denise Marcuzzi ha poi eseguito i brani “Stelutis Alpinis” di Arturo Zardini e “Signore delle cime” di Bepi De Marzi, contribuendo a rendere il momento ancora più toccante e sentito. Presenti anche il Prefetto di Gorizia Ester Fedullo, alcuni sindaci dei comuni vicini, numerose autorità civili e militari, i Lettori in Cantiere e le Associazioni d’Arma.

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