Cormons, il ricorso sul cavalcaferrovia accende gli animi in Aula

Cormons, il ricorso sul cavalcaferrovia accende gli animi in Aula

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Cormons, il ricorso sul cavalcaferrovia accende gli animi in Aula

Di Mattia Zucco • Pubblicato il 28 Apr 2023
Copertina per Cormons, il ricorso sul cavalcaferrovia accende gli animi in Aula

Scontro tra opposizione e sindaco sull'intervento del Consiglio di Stato, approvate le nuove tariffe Tari: cresce la spesa totale.

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È stato un consiglio comunale, quello andato in scena ieri dalle 18 a Cormons, senza troppe scintille salvo l’uscita dall’Aula di Annamaria Persoglia (Elena Gasparin sindaco) che, visto l’impossibilità di porre alcune domande se non nel question time di trenta minuti iniziale e lamentata qualche derisione da parte della maggioranza, ha deciso di abbandonare i lavori. Novità della seduta è stato, per l’appunto, il question time all’inizio della seduta: un periodo di tempo, stabilito di mezz’ora, durante il quale tutti i consiglieri possono porre domande o considerazioni, anche per temi non all’ordine del giorno.

Il tema centrale è stato quello dell’annoso problema del cavalcaferrovia chiuso da gennaio 2021, presentato in una nota congiunta dalle capigruppo Lucia Toros ed Elena Gasparin, dove la prima ha spiegato passo per passo come si è arrivati alla situazione odierna. “Era il 23 gennaio 2021 quando i giornali locali riportavano la notizia della chiusura in via precauzionale del sovrappasso ferroviario di via Judrio a Cormons – ha introdotto Toros - Il sindaco prontamente, con un’ordinanza, oltre a rendere inaccessibile il manufatto, impone a Ferrovie di intervenire per la messa in sicurezza. E così Ferrovie fa ricorso al Tar che lo accoglie".

"Il sindaco allora afferma che farà ricorso contro la decisione del Tar e che si attiverà con Ferrovie per risolvere il problema”. Toros ha continuato spiegando che il Consiglio di Stato avrebbe dichiarato estinto il ricorso del Comune perché sono trascorsi i tempi previsti affinché lo stesso chiedesse udienza. Un problema che danneggia soprattutto le attività agricole e vitivinicole della zona e che, quindi, ha bisogno di spiegazioni da parte dell’amministrazione comunale. Queste non sono mancate, dato che è intervenuto subito il sindaco Roberto Felcaro: “Non ci stiamo muovendo a casaccio, la nostra intenzione è creare un tavolo tecnico".

Il tutto "per capire quale potrebbe essere la soluzione migliore, anche perché fino ad ora sono stati necessari degli accertamenti tecnici sul manufatto, costruito circa sessanta anni fa proprio da Ferrovie. Adesso, proprio per questo discorso di competenza, non riesco a vedere perché proprio il Comune di Cormons debba impegnarsi a sistemare il manufatto, quando era stato costruito e mantenuto da altri fino alla nostra ordinanza. Come sindaco prima di dire di usare fondi dei cittadini di Cormons ci penso a fondo, anche se, nonostante ciò, ci stiamo muovendo per capire meglio quale potrebbe essere la via migliore da percorrere”.

All’ordine del giorno ci sono stati vari punti da discutere, dall’approvazione delle tariffe della tassa sui rifiuti (Tari) per l’anno 2023 e del rendiconto di gestione del 2022, per poi chiudere con la presentazione della variazione di bilancio di previsione 2023-2025 e l’approvazione della convenzione e regolamento del sistema bibliotecario “biblioGO!”. Per quanto riguarda il rendiconto, sia l’assessore competente Antonietta Fazi che la revisore dei conti, Paola Vuch, hanno illustrato lo stato di salute delle casse cittadine, manifestando un comportamento virtuoso da parte dell’amministrazione.

Situazione nonostante un’annata non particolarmente facile, visto il rincaro dei prezzi dell’energia e dell’elevata inflazione in generale. Una gestione senza dubbio riuscita che assicura anche un avanzo di bilancio di 2,3 milioni di euro, anche se parti di questi sono vincolati. Per quanto riguarda la Tari, il gestito totale in aggiunta da coprire a Cormons sarà di oltre un milione di euro, cifra che sale rispetto agli anni precedenti a causa del precario equilibrio economico-finanziario che Isontina Ambiente ha maturato nell’ultimo anno, specie a causa del rialzo dei prezzi generalizzato.

Il costo chiaramente sarà diviso tra utenze domestiche, cioè le famiglie, e le utenze non domestiche, ossia le attività produttive, e il pagamento verrà diviso nelle classiche tre rate con scadenze 31 luglio, 30 settembre e 30 novembre.

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