questa mattina
Ricordo della battaglia del Podgora senza Calvario, lavori sul monte

Le cerimonie questa mattina per ricordare i militari italiani caduti durante le battaglie della Grande guerra, lavori in corso sulla salita al Calvario.
Nella mattinata di oggi, si è tenuta la commemorazione del 108esimo anniversario della “Battaglia del Podgora”, per rendere omaggio ai caduti del II e III battaglione di carabinieri reali durante l’assalto a Quota 240 del monte Calvario del 19 luglio 1915, durante la Prima guerra mondiale. Il programma delle cerimonie, che rispetto agli anni passati non ha interessato l’area monumentale dell'altura a causa di lavori in corso che coinvolgono la strada di accesso, è iniziata al cimitero i Mossa.
Qui il comandante della Legione carabinieri Friuli Venezia Giulia, generale di brigata Francesco Atzeni; il comandante provinciale colonnello Luciano Giuseppe Torchia e l'omologo della Guardia di finanza, generale di brigata Antonino Magro, hanno deposto due cuscini di fiori, rispettivamente sul monumento-tomba che custodì temporaneamente i carabinieri caduti sul Podgora e che ora accoglie i resti di sette militari caduti nella Seconda guerra mondiale e sulla attigua tomba dei finanzieri, morti anch’essi nella stessa battaglia.
Un mazzo di fiori è stato deposto anche sulla tomba del brigadiere Antonio Ferraro, vittima dell’attentato di Peteano. Erano presenti alla cerimonia il sindaco Emanuela Russian, il parroco don Moris Tonso e la famiglia Ferraro. Le celebrazioni sono quindi proseguite presso il Sacrario militare di Oslavia, ove sono custodite le spoglie di oltre 57mila militari caduti nelle Battaglie dell’Isonzo, con la deposizione di corone d’alloro da parte del generale Atzeni, della vicesindaca di Gorizia, Chiara Gatta, e dell’ispettore regionale dell’Associazione nazionale carabinieri, generale di corpo d'armata Michele Cristoforo Ladislao.
Gli onori ai caduti sono stati resi da una guardia d’onore di carabinieri in Grande uniforme speciale, alla presenza del gonfalone della città di Gorizia, del medagliere del “Nastro Azzurro” e dei labari delle associazioni combattentistiche e d’arma locali. Il vertice della Legione ha poi deposto un cuscino floreale alla base dei loculi, ubicati nel terzo piano del Sacrario, contenenti le spoglie dei carabinieri caduti nei combattimenti sul Podgora del 1915. Il cappellano militare, don Albino D'Orlando ha quindi impartito la benedizione.
Hanno partecipato alla commemorazione il prefetto Raffaele Ricciardi, il Procuratore della Repubblica Massimo De Bortoli, il comandante Magro, il vicario del Questore Gianluca Greco, il comandante del XIII reggimento “Friuli Venezia Giulia” colonnello Nicola Ferrucci, il comandante del reparto Comando e Supporti tattici “Cavalleggeri di Treviso” tenente colonnello Andrea Pastore, il direttore del Sacrario Massimiliano Fioretti, i rappresentanti delle associazioni monché alcuni delegati del Cobar, organismo della rappresentanza militare dell’Arma. La cerimonia si è conclusa con la lettura della “Preghiera del Carabiniere” e la benedizione impartita dal cappellano militare.
Rimani sempre aggiornato sulle ultime notizie dal Territorio, iscriviti al nostro canale Telegram, seguici su Facebook o su Instagram! Per segnalazioni (anche Whatsapp e Telegram) la redazione de Il Goriziano è contattabile al +39 328 663 0311.

Occhiello
Notizia 1 sezione

Occhiello
Notizia 2 sezione
