IL FENOMENO
Richiedenti asilo a Monfalcone, Simonelli: «Qui per avviare le pratiche». I sindacati, «si va ben oltre l’ordinario»
Sono circa 400 le persone che da settembre si sono rivolte al Commissariato di via Foscolo. Notata la presenza di gruppi in attesa nei pressi dell’ex A&O e di Selva Arredamenti.
Da alcuni giorni, a Monfalcone è stata registrata la presenza di alcuni richiedenti asilo provenienti dalla Rotta Balcanica. Diversi gruppi sono stati notati stanziare – prevalentemente di sera o al mattino presto – nella zona al coperto dell’ex supermercato A&O di via Foscolo proprio nelle vicinanze del locale Commissariato di Polizia dove queste persone si recano per espletare le proprie pratiche legali. Alcune di loro sono state viste “accamparsi” al riparo anche davanti “Selva Arredamenti” di via Valentinis. «Si tratta di richiedenti asilo e di protezione internazionale – sono le parole di Stefano Simonelli, Primo Dirigente del Commissariato di Polizia – qui a Monfalcone avviano una prima parte delle loro pratiche che poi devono essere completate all’Ufficio Immigrazione di Gorizia».
Le file si sono cominciate a notare a settembre. Si stima che finora, dal Commissariato di via Foscolo, siano passati circa 400 richiedenti asilo. Va detto che Simonelli non ravvisa alcuna ripercussione sulla sicurezza in città. Quindi, quanto alcuni cittadini segnalano, sarebbe riconducibile all’attesa dell’apertura dei locali uffici da parte di queste persone che intendono far fronte al più presto ai loro doveri legati alle pratiche di richiedenti asilo.
Intanto anche i sindacati di polizia intervengono sulla questione che si lega ad una richiesta di servizi che va ben oltre l’ordinario mettendo sotto pressione i locali lavoratori. Il Siulp si fa sentire attraverso la voce del segretario provinciale Alessandro Nencha. Sensibili al problema anche il Silp Cgil e il Sap. Da parte sua, il Siulp ravvisa una situazione eccezionale che si traduce in un rallentamento dell’attività consuetudinaria. Nello stesso periodo, l’anno scorso, erano stati intercettati numeri inferiori, di molto.
«Il sovraccarico di lavoro – dichiara Nencha – pesa sulla struttura anche dal punto di vista del personale e della logistica. Gli spazi, del resto, sono quelli che sono». Sicché a causa del trend «ci potrebbero essere ricadute sul resto della popolazione: se l’attività è satura il rischio è che le denunce vengano recepite più lentamente». In sostanza il Siulp dice di monitorare la situazione e commenta: «capiremo con il Questore se s’intende apportare correttivi». Le segnalazioni di difficoltà non mancano anche da Gorizia vista la calca che si presenta all’Ufficio Immigrazione dove già si è al lavoro per il rilascio dei permessi di soggiorno. Anche il Silp Cgil, intervenuto con una nota, esprime «il dovere di accendere un faro sulla situazione che si è creata, da settembre, a Monfalcone, con pesanti ricadute sulla funzionalità e l’operatività del Commissariato».
«Accade infatti che, quotidianamente, si presentino in via Foscolo stranieri irregolari, con numeri giornalieri in costante crescita che hanno toccato punte di oltre 20 unità – prosegue la nota della Cgil – ebbene, riteniamo doveroso evidenziare che l’organico della Polizia di Stato di Monfalcone è appena sufficiente a far fronte a tutti gli impegni ordinari di lavoro che quotidianamente vengono assolti ed evasi, sempre al servizio della cittadinanza. La presenza continua e costante di immigrati, fra i quali a volte anche minorenni, in cerca di protezione internazionale, sta producendo l’impossibilità di far fronte a parte del lavoro ordinario».
«Perché – viene ancora rilevato– personale addetto alla normale attività di controllo del territorio, ricezione denunce, rilascio licenze e passaporti e quant’altro dev’essere sistematicamente distolto dall’ordinario e spostato alle necessarie legittime operazioni relative al rintraccio dei clandestini, sia per l’attività di vigilanza che per tutte quelle necessità burocratiche e documentali richieste». La situazione «sta creando una forma di disagio tale che, in talune circostanze, conduce alla mancata elargizione dei servizi ai cittadini per i quali il Commissariato stesso è preposto».
«Come organizzazione sindacale – conclude la segreteria provinciale Silp – abbiamo già richiesto un approfondimento della questione e siamo in attesa di una possibile soluzione che affronti in modo serio e responsabile l’emergenza in atto, senza per questo dover scegliere fra i servizi quotidiani che il Commissariato deve garantire ai cittadini e l’attività burocratica e di vigilanza, indispensabile nelle operazioni di rintraccio di stranieri richiedenti protezione».
Foto di Enrico ValentinisRimani sempre aggiornato sulle ultime notizie dal Territorio, iscriviti al nostro canale Telegram, seguici su Facebook o su Instagram! Per segnalazioni (anche Whatsapp e Telegram) la redazione de Il Goriziano è contattabile al +39 328 663 0311.
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