Rfi potenzia il traffico treni, pressing Pd contro i passaggi a livello a Ronchi

Rfi potenzia il traffico treni, pressing Pd contro i passaggi a livello a Ronchi

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Rfi potenzia il traffico treni, pressing Pd contro i passaggi a livello a Ronchi

Di Salvatore Ferrara • Pubblicato il 25 Lug 2023
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Rfi raddoppia la capacità di trasporto destinata al Porto di Trieste, il Pd locale chiede garanzie per il territorio: passaggi a livello da togliere.

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L’aumento del traffico ferroviario voluto e sostenuto da Rfi a favore del Porto di Triste genera una ricaduta innegabile sul territorio di Ronchi dei Legionari, attraverso il quale passano le linee ferroviarie che portano a Venezia e Udine. È un tema che il Pd cittadino intende affrontare ed approfondire. Nel tempo, per superare il passaggio a livello di Selz sulla linea Trieste-Udine, si è parlato di cavalcavia ferroviario fino ad arrivare alla progettazione di una bretella tra la rotatoria di via Pocar del comune di Monfalcone e via dei Laghi nella frazione bisiaca.

Ancora una volta, visti gli scarsi interventi risolutivi, parte quindi da Ronchi la richiesta di attuare delle opere alternative. A sostenerlo è ancora una volta la locale sezione del Pd che si dimostra preoccupata rispetto alle conseguenze territoriali. “Abbiamo appreso dei grossi investimenti che Rfi sta portando avanti nell’area di Trieste per implementare la capacità di traffico su rotaia a servizio del porto, il quale sta fortunatamente vivendo un periodo florido – scrivono in un comunicato congiunto i dem Savio Cumin, Enrico Papais e Giacomo Calzolari - siamo assolutamente favorevoli a questo genere di investimenti".

Anche perché, rimarcano, "così facendo si tolgono dalla strada migliaia di camion all’anno, con una forte riduzione delle emissioni di anidride carbonica in atmosfera e dunque a beneficio dell’ambiente, un tema a noi caro. Ciò che ci preoccupa invece, per le inevitabili ripercussioni sul territorio ronchese e mandamentale, è l’ipotizzato aumento del traffico ferroviario a servizio dello scalo triestino che dagli attuali 12-13 mila convogli ipotizzati, passerebbe ai 25mila all’anno”.

Il segretario del circolo cittadino, il vicesindaco e il capogruppo in consiglio comunale fanno quindi riferimento alle opere per rendere più rapida la linea Trieste – Mestre e alla soppressione dei passaggi a livello sulle tratte Trieste-Mestre e Trieste-Udine. “Ci interessa capire a che punto sono le scelte di maggiore impatto per il territorio – continuano i dem - la realizzazione del bivio di San Polo, l’ipotizzata galleria del Carso e il superamento del passaggio a livello all’altezza della pizzeria Al Gambero. Vogliamo essere chiari nel ribadire la contrarietà alla galleria del Carso tra Sablici e Aurisina, già espressa nel 2020".

"Riteniamo inaccettabile che Rfi condizioni qualsiasi soluzione sui passaggi a livello alla realizzazione di un intervento che andrebbe a devastare l’ambiente carsico”. E ancora i tre esponenti: “Ecco perché chiediamo che i più di 900 milioni di euro, sicuramente in questi ultimi anni aumentati a oltre il miliardo, siano utilizzati per il superamento dei passaggi a livello sui quali non abbiamo più notizie”. Infine, il Pd si interroga su che fine abbia fatto la proposta dei comuni di Monfalcone e Ronchi – quest’ultima guidata ancora dalla precedente amministrazione - di realizzare un sottopasso tra la località di San Polo, il rione dello Zochet e Selz.

“Un’opera che sostituirebbe il progettato cavalcaferrovia a fianco delle abitazioni, con sbocco in piazza a Selz?” si domandano ancora i dem ronchesi che concludono affermando: “La Regione, che inizialmente ha appoggiato i due comuni, perché continua nel suo silenzio? Si pensa di lasciare le due municipalità sole a interloquire con Rfi? Sono temi di carattere politico ed amministrativo sui quali non intendiamo né tacere né mollare la presa”.

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