Revisione della rete oncologica regionale, sull’approvazione Balani insiste: «Emergono debolezze e paure»

Revisione della rete oncologica regionale, sull’approvazione Balani insiste: «Emergono debolezze e paure»

LE OSSERVAZIONI

Revisione della rete oncologica regionale, sull’approvazione Balani insiste: «Emergono debolezze e paure»

Di Salvatore Ferrara • Pubblicato il 20 Gen 2025
Copertina per Revisione della rete oncologica regionale, sull’approvazione Balani insiste: «Emergono debolezze e paure»

L’ex primario della Chirurgia Isontina parla di sorpasso dei tavoli tecnici dedicati e critica il «silenzio tombale dalla Regione».

Condividi
Tempo di lettura

Continua il dibattito sulla revisione della rete chirurgica oncologica regionale. «Sembra proprio che la situazione sia sfuggita di mano, perchè le argomentazioni addotte a favore e contro vanno ben oltre l'aspetto strettamente tecnico spostandosi su binari che nulla hanno a che fare con la nostra salute» interviene così nuovamente il professor Alessandro Balani, già direttore della Soc Chirurgia di Monfalcone e Gorizia. «Sembra che da un lato ci sia una guerra muscolare per dimostrare chi è più forte. Chi ha redatto il piano non pare, infatti, disposto ad accettare nessuna osservazione, come se fosse una debolezza ascoltare e dialogare – sottolinea il chirurgo - dall'altro spuntano dal nulla improvvisati politici che, non avendo le conoscenze necessarie per poter entrare in dettagli tecnici, forse dovrebbero tacere».

«Ci sono poi giornalisti – prosegue - che giustamente esprimono la loro posizione con articoli, ma che tanto somigliano ad un compito in classe passato sotto il banco – prosegue - infine i tecnici, pochi a dire il vero, alcuni pro ed altri contro il Piano». Passiamo alle osservazioni di Balani. La prima: «Guarda caso, a favore si sono espressi solo Professionisti di Udine, eccezion fatta per due Direttori dell'Area Giuliana. Dico, guarda caso, perché è evidente che questo Piano, giusto o sbagliato che sia, privilegia in maniera evidente Udine a scapito oltre che degli Ospedali Minori, anche di Pordenone e Trieste. Là dove i casi sono pochi li si concentrano ad Udine e neppure a Trieste, capoluogo regionale. Hanno parlato, è vero, anche professionisti triestini, ma forse non molti sanno che uno dei due, caso strano, ha da sempre avuto rapporti di stretta collaborazione con chi ha scritto il Piano».

Balani “denuncia” pure il fatto che nessun commento è stato avanzato a favore dagli altri ospedali. «Nessun commento a favore da parte dei chirurghi che, visto che si discute di chirurgia oncologica, dovrebbero essere le persone più autorevoli a parlare. I chirughi, anzi, sia nel Pordenonese, sia nell'Isontino, si sono chiaramente espressi contro questo Piano, adducendo diverse motivazioni di cui tanto si è parlato e su cui non intendo dilungarmi». Secondo l’ex primario, i responsabili dei Dipartimenti Chirurgici di tutta la Regione, hanno poi chiesto, prima dell'approvazione del Piano, di apportare delle modifiche da discutere su tavoli tecnici dedicati. Su questo Balani osserva: «qui il silenzio tombale dalla Regione».

In chiusura, Balani afferma che la «fretta di chiudere la partita entro il mese di gennaio» ritardando l'approvazione del Piano di un paio di settimane si traduce – a suo avviso - in un «comportamento di debolezza e di paura». «È come se si volesse nascondere qualcosa e non si volesse dare il tempo a chi la pensa diversamente, specie se più compertente, di far venire a galla qualcosa che non va» conclude Balani.

Rimani sempre aggiornato sulle ultime notizie dal Territorio, iscriviti al nostro canale Telegram, seguici su Facebook o su Instagram! Per segnalazioni (anche Whatsapp e Telegram) la redazione de Il Goriziano è contattabile al +39 328 663 0311.

Articoli correlati
...
Occhiello

Notizia 1 sezione

...
Occhiello

Notizia 2 sezione

...
Occhiello

Notizia 3 sezione