Rete delle cure palliative, un tour in moto contro il dolore a Monfalcone

Rete delle cure palliative, un tour in moto contro il dolore a Monfalcone

la ricorrenza

Rete delle cure palliative, un tour in moto contro il dolore a Monfalcone

Di S.F. • Pubblicato il 23 Mag 2023
Copertina per Rete delle cure palliative, un tour in moto contro il dolore a Monfalcone

La cronicizzazione dei tumori richiede quindi di ripensare l’organizzazione dei servizi oncologici, il momento di riflessione domenica mattina.

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Monfalcone celebrerà la XXII Giornata nazionale del sollievo, istituita dalla presidenza del Consiglio dei ministri allo scopo di “promuovere e testimoniare, attraverso idonea informazione e tramite iniziative di sensibilizzazione e solidarietà, la cultura del sollievo dalla sofferenza fisica e morale in favore di tutti coloro che stanno ultimando il loro percorso vitale, non potendo più giovarsi di cure destinate alla guarigione”. L’organizzazione dell’evento sarà curata dalla Rete cure palliative e Hospice dell’Area Isontina dell’Azienda sanitaria universitaria giuliano usontina.

Il tutto in collaborazione con l’ordine dei medici chirurghi e odontoiatri della provincia di Gorizia, la Croce rossa italiana sede di Monfalcone, il Comune e gli “Amici di Viaggio”. L’incontro è previsto domenica 28 maggio alle ore 9 alla Rocca con ritrovo al piazzale Salita alla Rocca. La manifestazione è libera e aperta a tutta la popolazione. Verrà così dato il via ad un moto raduno di durata simbolica a cura degli “Amici di Viaggio”, e nel frattempo i “non rider” potranno godere di una passeggiata culturale con visita guidata all'antico sito.

“Al termine del tour motociclistico – spiegano gli organizzatori - ci incontreremo tutti per scambiare idee e rispondere ad eventuali quesiti, condividere vissuti ed esperienze o semplicemente per salutarci. L’evento non ha alcun scopo di lucro, non è prevista l’iscrizione”. Mentre a livello nazionale si pensa ad una cura dei tumori che riesca ad uscire per quanto possibile dagli ospedali ed andare verso un modello più territoriale, la manifestazione monfalconese non si proporrà come “un singolo giorno” dedicato solo a chi è affetto da una malattia grave o in fase terminale, ma si propone di risvegliare, in modo diffuso e duraturo, la cultura del sollievo.

La cronicizzazione dei tumori richiede quindi di ripensare l’organizzazione dei servizi oncologici. Il maggior numero delle persone che oggi convivono per molti anni con la malattia determina infatti un aumento delle richieste di follow up e delle terapie di mantenimento. La costruzione di percorsi di deospedalizzazione del paziente cronico si inserisce nell’ambito della riforma della sanità territoriale, stabilita dal decreto ministeriale numero 77 del 2022 e richiesta dal Pnrr europeo, che ha definito i nuovi luoghi di cura di prossimità. Tra qualche tempo dovrebbero sorgere le case della comunità e gli ospedali di comunità “a bassa intensità di assistenza”.

Tenuto conto di questo quadro nazionale, l’evento di domenica mira anche a sensibilizzare la popolazione rispetto alle tematiche della sofferenza e della malattia, che molto spesso sono taciute per impreparazione, paura e senso di inadeguatezza. È necessario che la visione delle cure palliative venga intesa in un’ottica contemporanea: non più cure di fine vita ma strumento necessario a garantire la miglior qualità di vita per il paziente, ad accompagnarlo e a garantire il nucleo affettivo durante tutte le stagioni della malattia non solo oncologica ma di tanti altri tipi.

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