Il restyling dei Giardini preoccupa Legambiente, «vogliamo partecipare»

Il restyling dei Giardini preoccupa Legambiente, «vogliamo partecipare»

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Il restyling dei Giardini preoccupa Legambiente, «vogliamo partecipare»

Di Redazione • Pubblicato il 17 Ott 2022
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L'associazione critica alcuni punti del progetto, richiesto un incontro con l'assessore all'ambiente.

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L'annuncio degli imminenti lavori ai Giardini pubblici di Gorizia ha attira l'attenzione di Legambiente. Il circolo cittadino critica infatti "la poca (o nulla) trasparenza delle procedure in questione - attacca in una nota -, in particolare dopo aver fatto presente già mesi fa, insieme all’associazione Italia Nostra di Gorizia, le proprie perplessità in merito ad alcuni aspetti di tale progetto, che si prevede costerà, a fine lavori, l’importo di 1,35 milioni di euro provenienti dal Pnrr". Il gruppo non si dice contrario a cura e manutenzione del patrimonio verde, "ma vorremmo poter partecipare attivamente".

Il sodalizio è disponibile a mettere "a disposizione dei decisori pubblici le competenze in materia dei nostri soci e collaboratori (nel contesto di una progettazione veramente partecipata). Speriamo poi che il 'restyling' permetta che non si verifichino più violazioni degli spazi come quelle viste da ultimo durante la recente manifestazione 'Gusti di frontiera'" in prossimità della statua dedicata a Pietro Zorutti. Legambiente ricorda poi "all’assessore all’Ambiente l’impegno da lui preso in seguito all’abbattimento in via dei Cordaioli di due vetusti e malandati olmi siberiani, che hanno lasciato il posto a una nuova pista ciclabile".

Le due piante, eliminate lungo il tracciato della ciclabile transfrontaliera del Gect, "presentavano dei problemi di stabilità, risultato di anni di una loro scorretta gestione (capitozzature drastiche e radici tranciate e maltrattate in seguito a lavori di asfaltatura arbitrari)". Da qui, l'esponente della giunta Francesco Del Sordi "di procedere alla piantumazione, in una percentuale del 120%, del fogliame rimosso, con altre essenze arboree e cespugli tali da creare una barriera tra la pista ciclabile e la strada e ora che la stagione propizia alle piantumazioni si sta avvicinando, desideriamo sapere come si intenda procedere concretamente".

Il circolo pressa l'amministrazione sul censimento arboreo, segnalando anche "che alcune disposizioni relative a recenti bandi europei (ormai scaduti) stabilivano che non si possono premiare progetti per piste ciclabili o altre infrastrutture di mobilità sostenibile che implichino il taglio di alberi esistenti e sarà nostra cura vigilare affinché tale principio venga scrupolosamente rispettato". Dito puntato poi verso il Regolamento comunale del verde, "non risulta sia mai stato varato", e l'applicazione dei Criteri ambientali minimi "mentre continuano a verificarsi episodi di maltrattamenti".

Legambiente fa quindi l'esempio dei cantieri in via dei Catterini, nel parco Basaglia - "chi e perché ha autorizzato il taglio di alcuni cedri centenari?"- delle caserme di via Duca d’Aosta, di piazzetta Benardelli - "quanti ippocastani si vogliono abbattere? Perché?" - e del parco storico dei Giardini diventato in parcheggio durante “Gusti”. La presidente Anna Maria Tomasich rimarca quindi la carenza di organico comunale per la gestione del verde, chiedendo di incontrare quanto prima Del Sordi "per proseguire con spirito concreto, fattivo e partecipativo la collaborazione avviata in via dei Cordaioli".

Il tutto per spingere la giunta "ad intraprendere quei passi attesi da anni relativi alla redazione del Piano del verde urbano". Infine, la nota parla dell’importanza "fondamentale di una progettazione partecipata, in particolare in vista del nuovo ciclo di programmazione europea del Fondo europeo di sviluppo regionale, del Fondo sociale europeo, dei nove programmi Interreg e del Pnrr per i quali l’assessore alle Finanze della Regione (Barbara Zilli, ndr) ha parlato di 'progettazione trasversale' e di 'confronto con gli enti locali, partenariato economico e sociale e territorio' durante un incontro tenutosi a Gorizia il 19 settembre".

Evento, lamenta il sodalizio, "al quale non siamo stati invitati (e di cui abbiamo avuto conto solo dagli organi di stampa) e al quale pensiamo avremmo avuto diritto a partecipare in quanto Aps presente ormai da decenni in città ed espressione del territorio. Comunque, come già detto recentemente, 'dagli errori si può imparare' e ci auguriamo che l’opera di riparazione avvenga quanto prima, anche se lo spettacolo desolante dei Giardini trasformati in parcheggio sembri contraddire questo detto" conclude la nota.

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