Dalla Repubblica Ceca una delegazione per futuri progetti sulla memoria della Grande Guerra

Dalla Repubblica Ceca una delegazione per futuri progetti sulla memoria della Grande Guerra

La visita

Dalla Repubblica Ceca una delegazione per futuri progetti sulla memoria della Grande Guerra

Di I.B. • Pubblicato il 18 Dic 2022
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Due delegati del Ministero della difesa hanno percorso cimiteri e monumenti su tutto il territorio regionale.

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Nella prima settimana di dicembre, nel corso di una intensa "due giorni" di visite nella nostra regione, una delegazione del Servizio di cura tombe all'estero del Ministero della Difesa della Repubblica Ceca, composta dall'ingegnere Pavel Filipek, coordinatore della cura dei monumenti di guerra e del registro dei monumenti cechi all'estero, e dal dottor Lukas Havel, assistente storico, ha preso atto delle condizioni in cui si trovano numerosi siti e cimiteri che ospitano caduti austro ungarici, in generale, e cechi in particolare, provenienti dalle regioni di Boemia, Moravia e Slesia.

La missione, che segue di circa un anno la visita preliminare effettuata dal Direttore del Servizio Pavel Kugler e dall'ingegner Milan Bachan, era volta a verificare la possibilità di effettuare interventi di manutenzione, valorizzazione e restauro, anche ai fini di una maggiore diffusione della conoscenza in madre patria e di auspicabile incremento delle visite da parte dei cittadini cechi. L'excursus, guidato per tutto il suo svolgimento da Sergio Petiziol in veste di fiduciario del Consolato Ceco di Udine e curatore di una ricerca tematica specifica sotto l'egida dell'Associazione Culturale Mitteleuropa di Udine, è iniziato dal Cimitero Monumentale di Sant'Anna di Trieste che ospita da più di cento anni la tomba di Emilie Hromadko, ritenuta un'eroina nazionale, deceduta nel 1920 nella città a causa del tifo dopo il suo rientro dalla Russia, dove, insieme al marito, ingegnere che lavorava presso un'industria bellica nella città di Taganrog, aveva dato assistenza ai legionari cecoslovacchi che avevano abbandonato le file dell'esercito austro ungarico e si erano uniti ai rivoluzionari dopo l'uscita della Russia dalla guerra a seguito della Rivoluzione d'Ottobre. Insieme alla Hromadko, la cui tomba è oggetto di un progetto di restauro, verranno ricordati altri 23 legionari cecoslovacchi deceduti in Russia per varie cause e successivamente rimpatriati via mare e approdati a Trieste dove vennero sepolti.

La delegazione ha proseguito la propria visita ai cimiteri di Prosecco e Aurisina dove la missione ha constatato che i due siti, che necessitano importanti interventi tecnico manutentivi, ospitano numerosi caduti cechi. Interessante notare che l'ingegner Filipek era latore di una richiesta da parte di un discendente in madrepatria di effettuare una ricerca del proprio antenato caduto e ritrovato, dopo una breve ricerca in uno dei due cimiteri sotto l'intitolazione tedesca di Unbekannt, ossia Ignoto. A seguito della, relativamente fortunata, circostanza, dopo più di cento anni, verrà presentata debita richiesta a Onorcaduti di poter apporre il nominativo effettivo sulla targhetta posta sulla lapide funeraria del caduto.

La missione si è poi recata al cimitero Austroungarico di Fogliano dove è stata accolta dal sindaco, Cristiana Pisano, dai tecnici e dal direttore del Sacrario di Redipuglia, il tenente colonnello Massimiliano Fioretti. Anche qui gli inviati del Ministero ceco hanno avuto modo di constatare la presenza di numerosissimi caduti della loro nazionalità e hanno preso in considerazione la possibilità di far apporre una targa marmorea commemorativa alla stregua quelle già presenti che ricordano i caduti ungheresi, slovacchi e ucraini. Nel pomeriggio della stessa giornata la delegazione si è spostata al Cimitero Austroungarico di Palmanova.

La giornata seguente ha visto la delegazione recarsi al Consolato Onorario della Repubblica Ceca in Udine calorosamente accolta dal Console Onorario Paolo Petiziol e dalla segretaria Ingrid Krestova. Ampia collaborazione è stata offerta dal Consolato che si avvarrà anche della collaborazione dell'Associazione Culturale Mitteleuropa che vanta numerosi contatti ed esperienza nelle relazioni internazionali dell'area di interesse.

Nel corso della mattinata la visita si è spostata al Cimitero Monumentale di San Vito in Udine che ospita un grande cippo con stele crociata commemorativa che ricorda 852 caduti austro ungarici lì sepolti e al cimitero di San Michele al Tagliamento, nel quale vi è una sezione dedicata a 585 caduti austro ungarici deceduti negli ospedali locali, ma anche Palazzolo dello Stella.

Nel pomeriggio, lungo il percorso per la località finale di Polazzo, sosta al cimitero di Torviscosa, dove un monumento ricorda il sacrificio di 179 caduti austro ungarici, ospitati fino agli anni 70 in singole sepolture all'interno dello stesso cimitero, lapidi successivamente rimosse arbitrariamente dall'Amministrazione, in spregio alle convenzioni internazionali che sanciscono il rispetto delle sepolture di guerra. Analoga situazione, qui senza alcun monumento commemorativo, è stata constatata all'interno del Cimitero di Scodovacca, in comune di Cervignano del Friuli, che ospitò numerosi soldati della duplice monarchia deceduti nei vicini ospedali da campo e che furono successivamente traslati nel Cimitero collettivo Austroungarico di Fogliano.

La visita si è conclusa con un sopralluogo nell'altopiano di Polazzo, in via Fornaci, al confine dei tre comuni contermini di Sagrado e Doberdò del lago, dove una lapide collocata nel 2001 dal Corpo dei franchi Tiratori di Brno ricorda il sacrificio dei soldati di Boemia e Moravia. Da lungo tempo il manufatto giace pressoché dimenticato e nelle intenzioni della delegazione vi sarebbe lo studio di un restauro e di una possibile ricollocazione in una località maggiormente percorsa e più vicina ai siti maggiormente noti del Sacrario di Redipuglia o Cimitero austroungarico di Fogliano o altra collocazione che la valorizzi. 

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