IL DIBATTITO
Le repliche di Moretti alle accuse di Fasan: «In nove anni la destra non ha fatto nulla»

Il candidato dem continua a criticare la scelta dell’avversario di «sottrarsi al normale confronto», citando poi varie mancanze di risposte e «incoerenze» del centrodestra.
«Per quanto tempo la destra continuerà a nascondersi dietro atteggiamenti infantili e ipocriti, conditi da accuse false e prive di fondamento? Quanto ancora pensa Fasan di sottrarsi al normale confronto? – è la puntuale replica di Diego Moretti alle dichiarazioni di Fasan in merito al confronto elettorale richiesto dal centrosinistra e da lui respinto - la destra ha avuto nove anni per cambiare le cose e invece, i fatti lo dimostrano, ha aggravato i problemi, seminato solo conflittualità sociale e demagogia senza affrontare i nodi della città e del territorio: sanità, crescente povertà, divisione sociale che non porta da nessuna parte ma alimenta solo odio e paura.
«Monfalcone ha bisogno di dialogare e deve essere la politica, per prima, a iniziare questo percorso - afferma il candidato sindaco dem - Fasan, al governo della città da nove anni, chiede a me cosa ho fatto come consigliere regionale per il territorio, ignorando le tanti azioni compiute fino al 2018 in condizioni di bilancio e spazi di manovra molto più stringenti di quelli attuali (e che Cisint stessa ha dimenticato), le tre elezioni consecutive e i risultati in termini di preferenze personali anche a Monfalcone, che vorranno pur dire qualcosa (anche per un alieno come me)».
«Sabato, senza voler essere presuntuosi, abbiamo posto all'attenzione della città alcuni temi secondo noi prioritari: la gestione vera e non ideologica del tema migratorio, la questione salariale e del reddito (Monfalcone è tra le città più povere del Fvg), la sanità ospedaliera e del territorio – continua Moretti - a partire da un pronto soccorso da quasi 45mila accessi all'anno il cui progetto di ristrutturazione è fermo da mesi al palo a causa della Regione, per arrivare alla drammatica carenza di medici di famiglia, alla necessità di un nuovo modello di sviluppo della cantieristica navale che, partendo da Fincantieri, non porti a Monfalcone solo subappalti e lavoro povero ma alta qualificazione, senza dimenticare anche gli altri settori economici».
«Quello che è certo è che su alcuni aspetti della sanità (carenza di ambulanze, esternalizzazione notturna del Rau, spogliazione di funzioni nel nuovo piano oncologico, decreto amianto della vergogna) da Cisint e Fasan non sono arrivati pensieri di alcun tipo» dichiara anche Moretti, aggiungendo che «proprio quando il sottoscritto diceva la sua, dall'amministrazione, oltre ai soliti atteggiamenti meschini e agli attacchi personali, l'unica risposta era impedire all'ambito socio-assistenziale o al Consiglio comunale di discutere del Decreto della vergogna sull'amianto».
«Su Porto, Marina Julia e nautica, dal 2016 non si è fatto che andare in continuità con quanto già il centrosinistra aveva avviato – incalza il candidato - mentre su A2A, non avendo mai nascosto la mia opinione, dico solo che Cisint è stata maestra a ingannare la cittadinanza e il Consiglio comunale sulla ipocrita contrarietà di chi, di giorno sbraitava contro e di notte si metteva d'accordo con la Regione perché desse l'autorizzazione alla conversione».
«Questo, mentre da Roma i referenti regionali del centrodestra si accordavano per indicare un uomo che ubbidisse loro ma non fosse troppo autonomo, tant'è che Garritani, un galantuomo, mesi fa ha gettato la spugna prendendo atto che una qualsiasi coabitazione politica con l'ex sindaca è impossibile» conclude con decisione Moretti.
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