«Nuovo regolamento dei rioni toglie democrazia, divisa la città»: scontro Sinistra-Cisint a Monfalcone

«Regolamento rioni divide Monfalcone», scontro Sinistra-Cisint

Il caso

«Regolamento rioni divide Monfalcone», scontro Sinistra-Cisint

Di Ivan Bianchi • Pubblicato il 29 Ott 2023
Copertina per «Regolamento rioni divide Monfalcone», scontro Sinistra-Cisint

Morsolin e Saullo all'attacco, «Tornati agli Stati Uniti degli anni '50, grave danno democratico». Cisint replica contro l'islamizzazione.

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Venerdì il Consiglio Comunale di Monfalcone ha scritto una delle pagine più buie della sua storia perché ha di fatto tolto un diritto ad una parte dei cittadini e delle cittadine monfalconesi. Infatti senza nessun motivo “apparente” la maggioranza di centro destra ha scelto di modificare il titolo terzo del Regolamento per la partecipazione popolare e la trasparenza dell'azione amministrativa che esclude dalla partecipazione popolare una gran fetta della popolazione”. Sono le parole dei consiglieri comunali Cristiana Morsolin e Alessandro Saullo de La Sinistra per Monfalcone. Il tema è la modifica al regolamento comunale per la partecipazione alle assemblee e alla rappresentanza dei rioni della città.

“Lo abbiamo chiesto più volte il perché di un'azione esclusivamente politica e, secondo noi, "turbo" ideologica che crea una separazione netta tra residenti in città e che crea, da venerdì, due città. Non ci sono state risposte se non una triste, quanto preoccupante, associazione con una presunta islamizzazione in corso, ultimo refrain di una destra che sa solo parlare e fare norme contro gli immigrati, fomentando una guerra ideologica tra vecchi e nuovi residenti”, proseguono.

La gravità di questa modifica risiede nel fatto che è stato tolto un diritto a chi già lo possedeva, gli stranieri residenti potranno solo essere cittadini e cittadine di serie B nei comitati di rione, potranno ascoltare ma non potranno essere eletti e votare o dare degli indirizzi, agli organi direttivi, una situazione che ricorda l’America degli anni ‘50. Si crea così per la prima volta nella storia di Monfalcone una spaccatura, si creeranno differenziazione tra i giovani che magari a scuola e nel tempo libero si frequentano, ma che se vorranno partecipare alla vita del rione avranno due trattamenti diversi solo perché di nazionalità diversa”, concludono.

In un botta e risposta è il sindaco, Anna Maria Cisint, a ribadire come “i rioni sono organismi che hanno una duplice funzione, fondamentale per la buona amministrazione della città: rendere responsabili i cittadini delle scelte amministrative e sociali e rappresentare - per chi amministra - il luogo della verifica e dell’ascolto rispetto alle decisioni che riguardano il rispettivo territorio di resistenza. Lo spirito di collaborazione istituzionale è la base fondamentale di questa funzione. Se i rioni si trasformano in qualcos’altro; se vengono politicizzati e diventano la sede dello scontro fra i partiti o il megafono delle comunità straniere, perdono di credibilità, si svuotano di ogni ruolo propositivo e di ogni interesse per coloro che sono chiamati all’elettorato attivo e passivo”, sono le parole del sindaco.

“Se all’interno dei rioni prevale l’antagonismo, se ne decreta l’inutilità e il distacco dalla comunità che dovrebbero rappresentare”, così, ancora, Cisint, che prosegue: “Sinistra e Pd, anche su questo tema, riconfermano la distanza siderale dalle istanze e dalle reali esigenze dei nostri concittadini, propugnando un modello nel quale la minoranza degli stranieri, e in particolare la minoranza degli islamici, possa monopolizzare i consigli di quartiere, emarginando il peso del 70 per cento dei monfalconesi, in contrasto, oltretutto, con le leggi italiane”.

Cisint, dunque, ribadisce come le norme che prevedono “che solo il diritto all’iscrizione nelle liste elettorali dello Stato italiano consenta di eleggere il Consiglio comunale, una condizione, questa, che deve essere alla base anche del diritto di voto nei rioni, che sono organismi istituzionali a tutti gli effetti, previsti nello Statuto comunale. Sinistra e Pd mostrano il vero volto di chi lavora per dare forza all’arroganza del disegno, ormai palese, di appropriarsi della nostra città, un disegno di islamizzazione”.

Il sindaco, infine, difende il nuovo regolamento dei rioni, nel quale “è stata allargata la partecipazione al voto ai sedicenni e alle realtà commerciali e associative del territorio, abbiamo voluto salvaguardare l’autonomia dai partiti politici e da altri condizionamenti proprio per valorizzarne il ruolo e l’indipendenza; una scelta che è stata apprezzata e condivisa dai presidenti degli organismi di rione. La stessa opposizione di sinistra che quando ha amministrato il Comune si è ben guardata dal promuovere gli organismi rionali e che ora vorrebbe fossero condizionati nel loro operato dagli stranieri, anche da chi ha un lavoro temporaneo, non ha la cittadinanza e rifiuta ogni tipo di integrazione e di rispetto dei costumi e delle norme del nostro Paese, che noi non consentiamo”, conclude.  

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