Monsignor Redaelli al 50esimo di Caritas Italiana, «temiamo un aumento della povertà»

Monsignor Redaelli al 50esimo di Caritas Italiana, «temiamo un aumento della povertà»

Il discorso

Monsignor Redaelli al 50esimo di Caritas Italiana, «temiamo un aumento della povertà»

Di Ivan Bianchi • Pubblicato il 28 Giu 2021
Copertina per Monsignor Redaelli al 50esimo di Caritas Italiana, «temiamo un aumento della povertà»

L'arcivescovo di Gorizia è intervenuto in occasione delle celebrazioni per il mezzo secolo di vita dell'istituzione alla presenza di Papa Francesco.

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L’arcivescovo di Gorizia, monsignor Carlo Roberto Maria Redaelli, ha partecipato in questi giorni a Roma al convegno per il 50esimo anniversario di fondazione di Caritas Italiana in qualità di presidente nazionale. Presente anche una rappresentanza goriziana all’evento tra cui il direttore, il diacono Renato Nucera. Caritas ha voluto festeggiare il mezzo secolo di vita con un percorso di riflessione che coinvolge tutti i livelli territoriali, al fine di continuare a rispondere ai nuovi bisogni dei poveri.

“Certamente c’è un’assistenza concreta ai poveri, che si sa adattare ai mutamenti – ha spiegato il presule a Vatican News – ma sempre con un’attenzione alla persona da ascoltare, non per niente le nostre sedi si chiamano centri d’ascolto e non di assistenza. Caritas diventa quindi lievito per tutta la comunità cristiana con una carità della porta accanto”.

In cinquant’anni “la sensibilità della società italiana su alcuni temi è cresciuta, pensiamo a temi della disabilità e della psichiatria rispetto ai quali Caritas è stata profetica. È molto cambiato anche il mondo del lavoro, tante persone vivono di lavori precari e stiamo cercando di rispondere a questi bisogni. Poi ci sono le emergenze nazionali, il “nostro battesimo” è stato il terremoto del Friuli”, ha proseguito Redaelli.

“Purtroppo, temiamo molto l’aumento della povertà nei prossimi mesi”, ha spiegato. “Questo significa che dobbiamo sempre ricominciare dalle persone senza timori, anche con quella inventiva, quella fantasia della carità che per Francesco è lasciarsi guidare dallo Spirito con la creatività dei giovani”.

“Per me la Caritas – ha concluso Redaelli - è la Chiesa che agisce anche con molta discrezione e rispetto per i poveri e che si mette in ascolto. Una testimonianza diceva ad esempio che molti indigenti vanno agli empori della solidarietà, che certo sono importanti, ma preferirebbero venire aiutati nella normalità del supermercato. Il chiasso lo fanno la testimonianza e la gioia di chi si sente accolto e di chi accoglie”. 

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