il bilancio
Reati stabili nella provincia di Gorizia, aumentano le rapine ma calano i furti

Il quadro emerge all'alba del 210.mo anniversario di fondazione dell’Arma, che sarà festeggiato domani alla caserma Cascino. I numeri dell'attività.
Sono pressoché stabili i reati su cui si sono attivati i carabinieri della provincia di Gorizia nel corso dell'ultimo anno, con 3.086 casi commessi tra il 2023 e '24 rispetto ai 3.101 nel periodo 2022-'23. Il quadro emerge all'alba del 210.mo anniversario di fondazione dell’Arma, che sarà festeggiato domani (mercoledì 5 giugno) all’interno della caserma “Cascino”, sede del XIII Reggimento “Friuli Venezia Giulia” alla presenza del prefetto Raffaele Ricciardi. Nel complesso, il comando provinciale ha gestito 9.140 chiamate ricevute attraverso il Nue 112, dedicando sul territorio 13.912 tra pattuglie e perlustrazioni che hanno portato all’identificazione di 78.787 soggetti.
Di queste, c'è stato il deferimento in stato di arresto di 85 persone e in stato di libertà di 913 persone. I militari hanno così proceduto per il 74% del totale dei reati denunciati nella provincia. I reati scoperti sono oltre il 25%. Benché le rapine proprie ed improprie abbiano visto un aumento del 50%, si è passati dagli otto eventi nel periodo 2022-2023 ai 12 eventi nel periodo 2023-2024, il tasso di quelle scoperte è passato dal 37% al 75%. I furti hanno visto una generale flessione, si è proceduto infatti per 1.014 furti consumati (-16%), di cui 124 in abitazione (-27%), dei quali scoperti 94 (9,2%).
Sono ben 798 truffe e frodi informatiche commesse, delle quali 118 scoperte (15%), rispetto alle 682 commesse nel periodo 2022-2023, delle quali 99 scoperte (14,5%). Il fenomeno della violenza di genere risulta, purtroppo, presente in questa provincia, nella quale il numero di reati ascrivibili al “Codice Rosso” non è trascurabile. In questo ambito, l’Arma ha registrato l'aumento delle violenze sessuali (da 5 del 2023 a 9 del 2024), mentre i maltrattamenti passano dai 52 del 2023 ai 49 del 2024. Crescono invece gli atti persecutori da 8 del 2023 a 18 del 2024. Nessun femminicidio registrato invece.
Il Comando provinciale, in stretto coordinamento con la Prefettura e le altre forze di polizia e con la Procura della Repubblica nonché con le associazioni che si occupano del fenomeno nel territorio, impiega significative risorse sia sul fronte della prevenzione, partecipando attivamente ad incontri sul tema “Codice Rosso". Investe anche sulla formazione del personale, promuovendo progetti e buone pratiche, vigilando attivamente sulle vittime di violenza, incontrando gli studenti nell’ambito del progetto “Cultura della legalità”, e sul fronte della repressione del fenomeno.
In questo senso, ha partecipato a 60 eventi nell'ultimo anno per cui è stato attivato il protocollo “Codice Rosso”, rispetto ai 57 dell’anno precedente. Di fondamentale importanza sul tema è il progetto “Una stanza tutta per sé”, sviluppato dall’associazione Soroptimist International Italia, che ha permesso la realizzazione presso il Comando provinciale di un luogo protetto per accogliere e ascoltare le vittime, incoraggiarle a rivolgersi alle Forze dell’Ordine nei casi di violenza e abusi e sostenerle nel delicato momento della denuncia.
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