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Ragazzi e adulti giocano a Gorizia, 450 iscritti al centro delle parrocchie

Ieri sera le sfide che hanno visto giovani e adulti trascorrere la serata tutti insieme, coinvolti 150 animatori. Attività ancora per una settimana.
Circa due ore di gioco, risate, musica, ballo, animazione, ma soprattutto di condivisione. Questo è stata ieri, nell’oratorio di Straccis a Gorizia, la “Serata genitori” rivolta a tutti i partecipanti ai centri estivi parrocchiali “Estate tutti insieme”. Un’occasione festosa pensata per permettere a genitori, nonni e zii di divertirsi permettendogli di entrare negli spazi e nei rituali che, ultimamente, scandiscono le loro giornate. Un’occasione anche, per gli adulti, di tornare indietro a tempi in cui bastava un calcetto per animare una serata afosa e dimostrare che si è ancora capaci di giocare e fare squadra.
Già, perché la squadra è ciò che comanda: lo spirito di gruppo in base al quale giovani e meno giovani si sono sfidati per permettere di incrementare i punti delle quattro squadre (gialli, verdi, blu e rossi) in cui sono stati suddivisi i partecipanti ai centri estivi. La classifica, che viene giornalmente stilata all’interno dei singoli oratori (oltre a Straccis, il Pastor Angelicus, S. Anna e il San Luigi), vede sommarsi i punteggi delle formazioni dello stesso colore al termine della settimana fino ad arrivare alla classifica definitiva che sarà rivelata la sera della festa finale, prevista per venerdì prossimo nel campo sportivo del Pastor Angelicus.
Numerose le attività proposte ieri a bambini, ragazzi e famiglie dai 150 animatori ed educatori che con passione gestiscono i centri estivi: da una singolare riedizione della Tria a “Indovina gli ingredienti?” di una misteriosa bevanda, sfida affiancata a “Indovina l’oggetto” fra quelli inseriti in una scatola misteriosa. Tra i giochi più dinamici, il tiro alla fune, la corsa nei sacchi, un percorso da completare legando la propria gamba a quella del compagno di squadra e i calci di rigore, mentre tra le attività meno impegnative, una sfida a “Sarabanda” e i birilli. Tutti i partecipanti hanno ricevuto dei punti, diversi però in base alla loro “qualifica”.
Un punto per i bambini del centro estivo, due per genitori e zii, ben quattro per i nonni che, numerosi, si sono voluti mettere in gioco. La serata, che ha visto la squadra verde conquistare il vertice della classifica, si è conclusa con un momento di riflessione guidato da Don Nicola che ha parlato dell’importanza dei sogni: «Ho sognato una comunità in cui si possano incontrare più generazioni, ho sognato dei bambini che possano crescere attraverso il gioco, ho sognato di poter dare fiducia a degli adolescenti affidando loro la responsabilità dei più piccoli».
450 i bambini e i ragazzi che, da fine giugno e ancora per una settimana, hanno vissuto l’esperienza di “Estate Tutti Insieme” grazie anche dalla Fondazione Carigo, che ha aiutato le famiglie in difficoltà con dei contributi erogati in base all’Isee. Il percorso non si chiuderà però con la fine dei centri estivi. In agosto, infatti, verranno organizzati dei campi in montagna mentre durante l’anno l’attività degli oratori prosegue con offerte e proposte diverse nelle singole parrocchie.
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