Raduno della X Mas, il ricordo dei dipendenti comunali alla presenza di molti giovani

Raduno della X Mas, il ricordo dei dipendenti comunali alla presenza di molti giovani

LA COMMEMORAZIONE

Raduno della X Mas, il ricordo dei dipendenti comunali alla presenza di molti giovani

Di Eliana Mogorovich • Pubblicato il 18 Gen 2025
Copertina per Raduno della X Mas, il ricordo dei dipendenti comunali alla presenza di molti giovani

Alla cerimonia presente il senatore Menia: «Sono onorato perché oggi abbiamo la testimonianza del rispetto, dell’onore e della dignità dei popoli. La loro fu una scelta di italianità».

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I più giovani sono all’esterno: in fila, le spalle rivolte a via Garibaldi e alla contro manifestazione organizzata da Anpi, reggono uno striscione bianco su cui è scritto in stampatello maiuscolo “Decima marinai decima comandante!”. L’atrio del Municipio di Gorizia è gremito di labari, di rappresentanti delle associazioni combattenti e degli eredi dei venti dipendenti comunali prelevati sul posto di lavoro e mai rientrati nelle loro case. Preceduta da polemiche, enfatizzate in questa occasione dall’approssimarsi dell’inaugurazione della Capitale Europea della Cultura, si è svolta questa mattina all’interno del Comune la cerimonia organizzata dall’associazione combattenti X flottiglia Mas.

Coordinata dal segretario del sodalizio Roberto Pulli, il momento commemorativo (silenziosamente presenziato dall’assessore comunale alla Cultura Fabrizio Oreti) è stato il primo appuntamento di una due giorni dedicata al ricordo dei deportati scomparsi in Jugoslavia. «Ricordiamo questi deportati scomparsi probabilmente negli orridi oltre confine mentre i discendenti di quelli che li hanno assassinati protestano contro di noi» ha esordito Pulli riferendosi al contemporaneo presidio antifascista dislocato all’intersezione fra Corso Verdi e via Garibaldi.

«Siamo sempre i cattivi, ma siamo i migliori» ha proseguito il segretario poco prima della deposizione delle due corone floreali ai piedi della lapide dedicata ai caduti del Comune, l’una dedicata dalla Lega Nazionale di Gorizia e l’altra dalla stessa associazione X Mas. Pulli ha quindi aggiunto una battuta sul sindaco Ziberna. «Malgrado alcuni di noi lo ritengano contrario a questa manifestazione, il sindaco non ci è mai stato ostile. A volte le circostanze sembrano presentarlo contrario, ma le situazioni cambiano e gli amministratori si devono adeguare».

Nel portare il proprio saluto, il senatore Roberto Menia si è dichiarato «Onorato perché oggi abbiamo la testimonianza del rispetto, dell’onore e della dignità dei popoli che si manifesta appunto con il rispetto dei morti. Difendiamo la scelta di coraggio e patriottismo di quelli che si fecero scannare, diventando testimoni di italianità per finire chissà dove. Restano però le ferite nelle famiglie e nella storia. La loro – ha concluso Menia – fu una scelta di italianità, non di essere bianco o rosso: difesero dei principi, la loro terra e la loro lingua. Chi non lo capisce, forse non comprenderà mai».

Marina Marzi, vedova dello storico Carlo Alfredo Panzarasa, nel ricordare l’azione del marito e dei 320 che, a Tarnova, si sono battuti contro 1500 titini, ha polemizzato contro la manifestazione dell’Anpi poco distante. «Ogni anno c’è sempre questa contromanifestazione. Mi chiedo come mai quando i partigiani erano vivi e qui in Comune venivano centinaia di reduci della X Mas, i partigiani non si siano mai sognati di venire a contestare. Ora ci sono questi nipotini che non capisco perché debbano manifestare».

«Siamo in tanti, ci sono tanti ragazzi giovani – ha ripreso Pulli – Rassegnatevi perchè a Gorizia verranno ogni anno dei ragazzi, ben preparati e disciplinati, che prenderanno il nostro posto». E un ringraziamento, accompagnato dal saluto della X Mas proclamato a gran voce, il segretario lo ha poi espresso, a cerimonia conclusa, ai rappresentanti di Casapound che come ogni anno si sono presentati fuori dal Comune con lo striscione ricordo della flottiglia.

Ma come si inserisce questa celebrazione nel contesto della Capitale Europea? «La storia ci ha unito, adesso siamo tutti cittadini europei. Il dialogo è giusto ma non la contestazione come quella che anni fa si faceva qui vicino intonando “Bella ciao” – commenta a margine della mattinata Roberto Pulli, che conclude – Questo momento non si inserisce nella Capitale Europea che è una cerimonia a sé stante ed è capitata quest’anno mentre la nostra cerimonia esiste dal 1985».

Alle 12 i rappresentanti delle associazioni combattenti si sono trasferite all’Ugg per assistere all’inaugurazione della mostra “Difesa dei confini orientali” dove rimarrà allestita per due giorni. Alle 15.30 sempre all’Ugg, la celebrazione della Messa del cappellano militare Sigismondo Schiavone. Domani alle 10 al Parco della Rimembranza la deposizione delle corone al Monumento Caduti e al Lapidario dei deportati civili mentre alle 11 la cerimonia si sposterà al Cimitero centrale.

Fotogallery Sergio Marini

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