Radon nelle grotte a Piedimonte, il geologo Cancian: 'Niente rischi ma fare attenzione'

Radon nelle grotte a Piedimonte, il geologo Cancian: 'Niente rischi ma fare attenzione'

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Radon nelle grotte a Piedimonte, il geologo Cancian: 'Niente rischi ma fare attenzione'

Di Mattia Zucco • Pubblicato il 05 Mar 2025
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Uno studio a Piedimonte ha analizzato radon e CO2, evidenziando variazioni climatiche e picchi sotterranei. I risultati sottolineano l’importanza del monitoraggio ambientale.

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Negli ultimi anni, la zona di Piedimonte è stata oggetto di uno studio approfondito sulla concentrazione di radon e anidride carbonica nell'aria, condotto da un esperto del settore, il geologo Graziano Cancian. I risultati delle misurazioni, raccolti nell'arco di tre anni, offrono un'interessante panoramica sulle dinamiche di questi gas nell'ambiente locale.

Il radon è un gas radioattivo che fuoriesce naturalmente dal terreno. In condizioni normali si disperde nell'atmosfera senza creare pericoli, ma, essendo otto volte più pesante dell'aria, può accumularsi in ambienti chiusi e depressi, come cantine e grotte, dove è necessario prestare maggiore attenzione. Le misurazioni effettuate a Piedimonte negli ultimi tre anni mostrano un iniziale aumento delle concentrazioni di radon, seguito da una tendenza alla stabilizzazione su valori perfettamente nella norma. I dati sono stati pubblicati nella rivista “Sopra e Sotto il Carso” e rappresentano una risorsa fondamentale per comprendere le variazioni di questo gas nel tempo.

«Parallelamente – spiega l’ingegnere Cancian - il monitoraggio dell'anidride carbonica ha confermato che, come avviene a livello globale, le sue concentrazioni sono in aumento sin dall'era industriale. Tuttavia, a Piedimonte si è osservato che i livelli di CO2 variano significativamente in base alle condizioni climatiche: aumentano nei giorni umidi, con nebbie e foschie, mentre diminuiscono nelle giornate soleggiate e ventose». Questi risultati, pubblicati nella rivista online “Cronache Ipogee”, evidenziano l'importanza di monitorare le fluttuazioni atmosferiche per comprendere meglio le interazioni tra l'ambiente e la qualità dell'aria.

Le ricerche condotte in collaborazione con il Centro Ricerche Carsiche Seppenhofer di Gorizia hanno permesso di confrontare i dati di superficie con quelli rilevati nelle cavità sotterranee del Carso. In questi ambienti, infatti, le concentrazioni di radon e anidride carbonica seguono dinamiche differenti. Nei mesi caldi, il radon nelle grotte può raggiungere picchi elevati, rendendo necessario informare gli speleologi sui potenziali rischi.

L'anidride carbonica, invece, presenta variazioni ancora più marcate: mentre a Piedimonte la concentrazione si attesta tra 430 e 450 parti per milione, nelle grotte può superare le 10.000-20.000 ppm durante l'estate. Con l'arrivo dei mesi freddi, entrambe le sostanze tornano su valori più bassi.

Questi studi evidenziano l'importanza di un monitoraggio costante della qualità dell'aria, sia in superficie che in ambienti sotterranei, per prevenire eventuali rischi e comprendere meglio le dinamiche atmosferiche locali. Le analisi condotte da Cancian rappresentano quindi un prezioso contributo alla ricerca scientifica e forniscono informazioni utili agli speleologi e alla comunità.

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