i vincitori
Quindici progetti sul confine, la provincia di Gorizia riscopre la sua storia

Quasi 300mila euro per le realtà culturali del territorio. Graduatoria scorsa in questi giorni, le anticipazioni.
Sono una quindicina i progetti culturali della provincia di Gorizia inseriti in graduatoria per il bando “Confini”. In questi giorni è stato reso noto lo scorrimento da parte della Regione, che ha così sbloccato i fondi per la loro realizzazione. Un totale di quasi 300mila euro, a disposizione di quelle realtà in città e non solo che puntavano proprio su questo tema per avviare una serie di iniziative legate a uno dei temi centrali di questo territorio. A partire dal Collettivo Terzo Teatro, arrivato primo in classifica e che riceverà 20mila euro con “I Coronini Cronberg testimoni del mutamento dei confini”.
Tutte le proposte accolte dotteranno un contributo pari al totale della richiesta fatta. Al terzo posto c’è quindi l’associazione Quarantasettezeroquattro con il suo “Tracce. I linguaggi del contemporaneo raccontano il passato”, che consisterà in tre residenze artistiche a partire da questo autunno: “Saranno coinvolte tre aree di tre periodi storici diversi - spiega il presidente Alessandro Cattunar - ossia Gorizia, Val Rosandra e San Martino del Carso. Ognuna delle compagnie starà sul territorio due settimane, parlando con le comunità e raccogliendo storie e memorie”.
Da lì, nasceranno performance a cielo aperto con cuffie wifi, per girare liberamente a cavallo della frontiera. Si parlerà di Grande guerra, del periodo dal 1945 al ’47 e, infine, dell’ex ospedale psichiatrico di Gorizia dove convivevano i confini di Stato e fra salute e malattia mentale. A Monfalcone, spazio a "Suoni di confine" di Arte&musica, mentre le diverse frontiere storiche e culyirali saranno al centro del lavoro dell’Istituto per gli incontri mitteleuropei (Icm), che analizzerà il periodo 1821-2021: “Ci siamo legati alle vicende del Novecento del Goriziano” spiega il vicepresidente Nicolò Fornasir.
Protagonista, quindi, sarà il legame dell’area oggi divisa tra Italia e Slovenia, lavorando insieme a una decina di partner, tra cui l’Arcidiocesi e il Comune. Anche quest’ultimo è rientrato in graduatoria, con “Fortezze su confini mobili e invisibili” ottenendo 15mila euro, e coinvolgerà anche Palmanova e Gradisca d’Isonzo: “Ci interessava sviluppare un progetto per ragionare con tutte le comunità del territorio - sottolinea l’assessore alla cultura, Fabrizio Oreti - lavorando anche con i siti Unesco. Questo è un primo passo verso quel rapporto armonico in vista del 2025”.
"Dall’inizio del nostro mandato - ha aggiunto l'esponente della giunta - siamo molto attenti ad accedere alle fonti di finanziamento regionale, per questo motivo sono diversi i bandi regionali che a cui abbiamo partecipato e vinto. La vittoria del bando sui Confini dimostra che siamo una amministrazione aperta nel presentare progetti vincenti che coinvolgono e valorizzano il territorio. Ringrazio la dirigente del settore Cultura, Antonella Manto, gli uffici comunali del settore culturale per aver lavorato tanto e bene a favore di questo progetto".
Tra le realtà realtà premiate, c’è anche il Consorzio culturale del Monfalconese (Ccm) con “Milite ignoto: un viaggio lungo cent’anni”, mentre Fierascena racconterà la storia della partigiana Elda Turchetti, uccisa a Porzûs. L’Isonzo sarà quindi protagonista del lavoro del Dramsam-Centro giuliano di musica antica con “Theatrum Instrumentorum”, mentre il Kulturni center Lojze Bratuž ricorderà i fasti della Nizza asburgica con uno spettacolo musicale collettivo e installazione urbana. L’immagine sarà al centro anche del progetto del Kinoatelje sulla frontiera italo-jugoslava fino al 1954.
Il Comune di Monfalcone organizzerà una rievocazione storica sulla Rocca, mentre la Pro loco Fogliano Redipuglia riproporrà lo storytelling con “No Buonds: storie di fiumi, terre e genti”. "Siamo contenti che sia stato percepito l'impegno e le collaborazioni messe in campo - commenta la presidente Marta Lollis -, dall'amministrazione comunale a Onorcaduti e Direzione sacrario di Redipuglia, Poti Miru e tante realtà associative. Fino alla Prima guerra mondiale, i fiumi sono stati tra i grandi protagonisti dei conflitti, difesa ed ostacolo naturale di un territorio, ma anche preziosa risorsa e fonte di unione dei popoli che sono vissuti sulle loro sponde".
Infine, in lista compaiono anche l’associazione Young for fun (Viaggi al confine), “Romans Langobardorum” di Invicti lupi e “Lungo il sentiero della rosa”, presentato dall’Accademia delle arti dei fiori di San Canzian. Sono sei, invece, le realtà che non hanno potuto accedere al finanziamento per carenza di risorse, tra cui il Kulturni dom di via Brass, la cooperativa Maja, il circolo Mario Fain, il Gruppo area di ricerca Ets di Staranzano, la Rete italiana Egb di Mariano del Friuli e il Cta. Tra le domande non ammesse, invece, quella del Comune di Grado e dell’associazione Mitteldream.
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