Le storie
Quattro cento tutti rosa all'Alighieri, chi sono le quattro 'bravissime' del Classico di Gorizia

Tra le sfide delle prove scritte e le speranze per il futuro si raccontano le giovani studentesse che hanno raggiunto il massimo dei voti alla Maturità 2025. Tra di loro anche due lodi.
Sono quattro cento tutti guadagnati da ragazze quelli che porta a casa il Liceo Classico Dante Alighieri di Gorizia: si tratta di Anna Pittana, Benedetta Lorenzon, Giorgia Celdini e Martina Sussi. Per Pittana e Lorenzon c’è anche la lode.
«È stato un mese difficile e stressante», racconta Anna Pittana anche se «avrò un grande ricordo di questa matura, soprattutto per l’affetto e la stima dei nostri insegnanti che hanno sempre creduto in noi e ci hanno dato sostegno. Quindi oltre al risultato avremo anche un bel ricordo». La prova più difficile, secondo lei, è stata quella di «italiano, la prima, dove avevo un po’ d’ansia e nella quale oltre alle conoscenze personali era necessario far uscire anche qualcosa di proprio; la prima l’ho sudata. Durante le prove di latino e all’orale ero molto più calma». Pittana ha scelto di voler studiare medicina all’Università degli studi di Trieste. «Anche se proseguirò in un percorso scientifico le materie umanistiche mi hanno aiutato moltissimo. Il liceo classico è utilissimo anche per le materie scientifiche, in questi anni non avrei potuto fare approfondimenti anche singoli se non avessi studiato al classico». Un risultato che fa piacere e che Anna dedica «principalmente a me stessa, ai genitori e ai nonni che mi hanno supportato e dato fiducia».
Ci sperava ma non era scontato il massimo risultato per Benedetta Lorenzon che è entrata con il massimo dei voti alle prove della Matura. «Ho detto a mia mamma “o cento o niente”», scherza. In ogni caso, si dice contenta «della scelta di cinque anni fa: all’inizio non ne vedevo il senso ma capisco che mi ha aperto la mente, aiutato a capire il mondo. Per il futuro sto valutando tra economia e relazioni pubbliche perché i miei genitori hanno attività economiche e vorrei inserirmi in una di esse». Lorenzon, in particolare, dedica il proprio risultato a sua mamma.
Per Giorgia Celdini, invece, l’ultimo mese è stato piuttosto difficile «ma ce l’abbiamo fatta. La prima prova è andata bene anche se non ci speravo più molto». Anche lei è entrata con un 40, il massimo dei punti, ed «ero abbastanza convinta di potercela fare» a raggiungere il massimo. Celdini è contenta del percorso di studi e «penso di aver fatto la scelta giusta scegliendo il classico, sono stati cinque anni impegnativi ma bene». Il prossimo futuro la vedrà lasciare Gorizia per Trento a studiare diritto internazionale comparato al Ceils. «Dedico il risultato ai miei genitori, anche loro sono classicisti e hanno fatto la mia stessa scuola a Gorizia anche se non mi hanno mai forzato e, anzi, sempre supportato».
Anche per Martina Sussi i cinque anni sono stati «difficili per la mole di studio ma c’è tanta soddisfazione nel concludere. La traccia su Pasolini per la prima prova era molto interessante così come quella sull’amicizia di Cicerone, sono riuscita a trovare vari spunti». Pro futuro la scelta dell’università la porterà a Vicenza a studiare ingegneria «perché sono più interessata a studiare materie scientifiche piuttosto che umanistiche. Non che non mi piacciano – ci ride su – anzi, questi anni sono stati molto utili per le mie prospettive future». Il risultato lo dedica «alla famiglia, soprattutto ai nonni che mi hanno supportato non solo nell’ultimo anno ma durante tutto il percorso dei cinque anni. Immagino che anche per loro sia stata una soddisfazione – conclude – vedere che i miei sforzi sono stati valorizzati».
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