Il caso
Quattro anni senza il pass per disabili, il reduce di Nassyria Saccotelli vince il ricorso a Gorizia

L'ex militare, gravemente ferito nel 2003, aveva presentato esposto al Difensore civico contro l'amministrazione comunale.
Dopo quasi quattro anni di attesa, alla fine Riccardo Saccotelli (nella foto) si è visto riconoscere il diritto ad avere il contrassegno per gli invalidi. Una vicenda che lo stesso protagonista definisce “surreale”, dopo che l’ospedale militare di Bari gli aveva riconosciuto lo stato di invalido di guerra. Ex maresciallo del XIII Reggimento carabinieri, Saccotelli è infatti uno dei superstiti della strage di Nassirya del 2003, che costò la vita a 12 suoi colleghi dell’Arma, cinque militari e due civili italiani. L’uomo, quella sera, era di guardia al cancello, quando il camion bomba si lanciò contro la base seminando morte e distruzione.
La battaglia che negli ultimi anni lo ha visto protagonista, invece, ha attori ben diversi da al Qaeda e dall’esercito. “Nel 2017 ho fatto richiesta al Comune di Gorizia per il contrassegno per la sosta - racconta -, che già mi era stato dato per due volte. All’ultimo rinnovo, dopo che è cambiata l’amministrazione comunale, per quasi tre mesi mi è stato detto di ripresentarmi. Negli anni scorsi, i rinnovi mi venivano fatti in cinque minuti e, all’improvviso, non è stato più così”. Saccotelli ha così presentato una denuncia presso il tribunale cittadino, informando il Difensore civico regionale, che a sua volta ha informato l’Azienda sanitaria.
“Dopo quasi quattro anni - sottolinea l’ex soldato -, siamo tornati al punto di partenza, ossia il rinnovo è una questione automatica perché, essendo riconosciuto invalido di guerra, non dovevo fare nessuna visita né presentare alcun certificato”. Dagli uffici comunali, infatti, erano arrivate diverse richieste di documentazione per poter accedere alla misura. Da lì la decisione di passare per le vie legali, con il responso del Difensore civico che lo scorso venerdì ha scritto direttamente al Comune, chiarendo che Saccotelli non è soggetto agli adempimenti previsti in via generale dalla norma. È previsto, quindi, l’esonero da ulteriori accertamenti sanitari.
“Ho presentato la denuncia nei primi giorni del 2018, perché dall’amministrazione nessuno rispondeva alle mie richieste. Poi ho scritto al Difensore civico”. Il reduce cita quindi diversi regolamenti di altrettanti comuni in giro per l’Italia, “dove c’è scritto che i grandi invalidi di guerra non devono fare nessun’altra visita”, mentre dal municipio goriziano “non sono nemmeno entrati nel merito, dicendomi se ci fosse o meno un’altra legge a riguardo”. Il caso sarà oggetto anche di interrogazione comunale da parte di Andrea Picco (Forum). Dopo il responso dell’ente regionale, ora la speranza è che gli uffici rilascino il pass il prima possibile, dopo quattro anni di attesa.
Saccotelli imputa quanto accaduto “a una ripicca nei miei confronti o a un’ignoranza politica, coperta dall’arroganza politica. Sono uno che dice le cose come stanno, avendo fermato spesso per strada il sindaco e gli assessori e dicendogli che si stavano sbagliando sulla vicenda”. Il vicesindaco con delega alla polizia locale, Stefano Ceretta, sottolinea invece che il contenzioso è meramente tecnico: “Ne abbiamo anche parlato insieme, non posso forzare gli uffici. Ma non abbiamo a che fare con degli stupidi, se chi ha seguito la pratica dice che non ci sono gli estremi per il rilascio, forse questa cosa va chiarita in altre sedi. Non applichiamo la legge che vogliamo noi”.
Rimani sempre aggiornato sulle ultime notizie dal Territorio, iscriviti al nostro canale Telegram, seguici su Facebook o su Instagram! Per segnalazioni (anche Whatsapp e Telegram) +39 328 663 0311.

Occhiello
Notizia 1 sezione

Occhiello
Notizia 2 sezione
