Il 4° Stormo sfreccia su Gorizia, 90 anni fa nasceva il reparto del Duca d'Aosta

Il 4° Stormo sfreccia su Gorizia, 90 anni fa nasceva il reparto del Duca d'Aosta

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Il 4° Stormo sfreccia su Gorizia, 90 anni fa nasceva il reparto del Duca d'Aosta

Di Timothy Dissegna • Pubblicato il 01 Giu 2021
Copertina per Il 4° Stormo sfreccia su Gorizia, 90 anni fa nasceva il reparto del Duca d'Aosta

Tre Eurofighter sono volati questa mattina, in ricordo degli anni all'aeroporto di Merna. Fu comando del Duca d'Aosta.

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Ha segnato una storia importante per Gorizia e, viceversa, la città è stata un capitolo fondamentale per lui. Oggi, in occasione dei 90 anni del 4° Stormo dell’Aeronautica militare, una formazione di caccia Eurofighter sono partiti dalla base di Grosseto e hanno sorvolato i cieli d’Italia, incluso quello in riva all’Isonzo. Proprio qui, nel settembre del 1931, venne trasferito all’aeroporto di Merna il X Gruppo, a cui si unirono da lì a poco anche il Comando Stormo e il IX Gruppo. Solo il 2 ottobre, però, nasce ufficialmente il 4° Stormo caccia terrestre, strutturato su due gruppi e una squadriglia di Stato maggiore su sei velivoli.

Anche se nato ufficialmente a Campoformido, ben presto ci fu il trasferimento nella terra dei fratelli Rusjan, paragonabili ai Wright per l’apporto dato nell’allora Impero asburgico. A comandare il tutto fu Amedeo Duca d’Aosta, oggi ricordato con l’aeroporto, dando vita a un lungo legame con la fu Nizza d’Austria. Proprio da qui, i suoi elementi partirono per le campagne militari principali dell’allora Regno: nel 1936 lo Stormo venne impiegato nell'Africa Orientale Italiana e in seguito ebbe il “battesimo del fuoco” durante la guerra civile spagnola. Nel 1939 prese parte con cinque Caproni Ca.133 all'invasione dell'Albania e, da settembre, riceve anche i Fiat C.R.42.

Fu anche teatro di alcuni incidenti negli anni Trenta, come quello che costò la vita al tenente Umberto Zappalà durante un volo di finto combattimento con il commilitone Viola. Entrato in vite con il suo Ba.19, cadde presso San Pietro di Gorizia (Šempeter), perdendo la vita. Sarà insignito della medaglia d’argento per aver tentato fino all’ultimo di rimettere il velivolo in assetto di volo, rinunciando a lanciarsi con il paracadute. Questa mattina, quindi, si sono ricordati tutti quei protagonisti che diedero lustro al reparto, sia a Nordest che nel resto della Penisola. La formazione, infatti, ha toccato anche Campoformido, dove si è tenuta una cerimonia, per tornare infine in Toscana.

Nel 1947, l’organizzazione viene trasferita a Capodichino e, dopo poco, arrivano i primi P51D Mustang. Da lì a due anni arrivano al reparto i primi aviogetti DH.100 Vampire, con i quali viene fondata la prima pattuglia acrobatica italiana del dopoguerra. Nel giugno del 1956, il Quarto si trasforma in Aerobrigata e si trasferisce a Pratica di Mare, per iniziare la conversione su l'F-86 E Sabre. Dopo un altro cambio di sede nel ’63 a Gioia del Colle, due anni dopo si stabilirà definitivamente a Grosseto. Oggi, lo Stormo da nome al ponte che porta da Sant’Andrea al valico di Merna ed è ricordato con due monumenti: la statua del Duca d’Aosta e la parete d’onore lungo via Fratelli Rusjan.

"Il primo giugno di novanta anni fa - ricorda il presidente dell'associazione 4° Stomo Gorizia, Renato Cocianni - in funzione delle Grandi Manovre di Ferrara che si sarebbero svolte da li a poco, veniva costituito provvisoriamente sull'aeroporto di Campoformido il 4° Stormo Caccia. Successivamente, lo Stato maggiore della Regia Aeronautica decide di trasferirlo a Gorizia dove ufficialmente assume carattere definitivo. Per un decennio sarà lo 'stormo' dei goriziani, tanto era forte il legame con la città e ancora oggi, prevale lo stesso sentimento. L'associazione, nata nel 2001, promuove la sua storia e dell'aeroporto di Gorizia, sede storica dal 1931 al 1941".

Foto di Flavio Chianese, video di Stefano Altinier.

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