IL REPORT
Protezione civile impegnata 9mila ore a Ronchi, 4mila in emergenza

Presentato il resoconto delle attività 2022: 541 gli interventi sul territorio. Grande l'impegno per l'antincendio boschivo.
Il 2022 è stato un anno intenso e ricco di attività per la squadra comunale della Protezione Civile di Ronchi dei Legionari. Dati e considerazioni sono stati presentati ieri sera in un incontro che ha avuto luogo nella sala del consiglio comunale. Partiamo da alcuni numeri. Sono state oltre 9000 le ore di attività nel 2022 - di cui 4000 svolte in emergenza - per i volontari ronchesi che si sono fatti carico di 541 interventi sul territorio tra emergenze e attività di monitoraggio o prevenzione.
Ad andare nello specifico delle attività svolte sono stati i presenti al punto stampa della serata. In apertura d'incontro il sindaco Mauro Benvenuto e il consigliere delegato Giacomo Calzolari hanno ringraziato tutti i volontari per l’impegno e la professionalità dimostrati nello svolgimento delle proprie attività. Inoltre, il primo cittadino e il consigliere Calzolari hanno espresso la gratitudine di tutti anche nei confronti di Andrea Carinato dipendente comunale dell’ufficio tecnico che segue con tanta cura e competenza le attività della locale squadra.
In sala erano presenti il coordinatore Michele Micheluzzi, la vice e caposquadra tecnico logistico Angela Moretto, Matteo Vidali caposquadra dell’antincendio boschivo, il responsabile delle questioni assicurative Dario Driussi e Silvia Brugnera che cura la comunicazione web. “Il 2022 è stato un anno di transizione – ha spiegato il coordinatore Micheluzzi – che ha segnato il passaggio dalla chiusura a causa della pandemia alla ripresa delle normali attività quotidiane. Le attività in emergenza sono state 158, per un totale di 493 volontari intervenuti tra settore tecnico logistico e antincendio boschivo”.
Molti sono stati anche gli interventi legati al maltempo per allagamenti, taglio di alberi pericolanti, caduta di tegole e altro. Poi le ricerche di persone scomparse, il supporto alla circolazione a seguito dello spandimento di olio sul manto stradale, la collaborazione con i centri vaccinali, il supporto all’Hub di Fernetti per l’emergenza Ucraina e l’unione a tre colonne mobili della squadra regionale. “Un volontario del gruppo ha preso parte, a marzo, alla colonna mobile regionale per l’allestimento di una tendopoli in Slovacchia, per ospitare i profughi in fuga dall'Ucraina" ha ricordato ancora Micheluzzi.
"Con la colonna mobile per Ostra, nelle Marche, sono poi partiti cinque volontari con un fuoristrada da antincendio boschivo e l’autobotte”. Tragici sono stati i momenti legati agli incendi boschivi, che non hanno dato tregua da marzo ad agosto e che hanno visto impegnati i volontari nelle complesse operazioni di spegnimento, di bonifica e di supporto per l'evacuazione della popolazione. A parlare di questo è stato il caposquadra Matteo Vidali il quale ha ricordato il problema di una siccità senza precedenti.
“Gli incendi che abbiamo affrontato sono stati dieci – spiega Vidali – e le zone interessate sono state Lisert, Sablici, Duino, Jamiano. Abbiamo lavorato insieme al distretto Carso – Isonzo con una buona collaborazione della popolazione. Inoltre sono stati quindici i pattugliamenti antincendio svolti sul Carso”. Da parte sua, la squadra locale ha ringraziato l’amministrazione comunale per il supporto che riceve a riguardo della manutenzione di mezzi e attrezzature, indispensabili per garantirne sempre la piena efficienza in caso di bisogno.
Sempre nel corso dello scorso anno, è stato sostituito il Rover 90 con un pick-up Toyota di nuova immatricolazione. La spesa, di 30mila euro, è stata sostenuta grazie al contributo della filiale della Cassa Rurale del Fvg di Turriaco e dell’amministrazione. Nel 2022 sono arrivati 4 nuovi volontari, e 7 hanno superato il corso dedicato all’antincendio boschivo. Oggi la squadra è composta da 58 componenti che comprendono anche alcuni volontari di età compresa tra i 16 e i 18 anni.
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