le accuse
La protesta Pd all'ospedale di Gorizia, «dimenticati della sanità isontina»
Questa mattina i candidati dem davanti al San Giovanni di Dio, «attese troppo lunghe per potersi curare».
“La sanità dovrebbe guarire le persone ma come può guarirle una sanità così malata? Bisogna curare la sanità prima delle persone, perchè è il suo malfunzionamento a creare enormi disagi in tutta la Regione” si è espressa la dem Laura Fasiolo contro l’operato regionale. Questa mattina, i candidati Pd in consiglio regionale si sono incontrati davanti al San Giovanni di Dio di Gorizia. Ad intervenire anche Alessandro Zanella, che si è fatto portatore dei sì e dei no perseguiti dal Partito democratico, in particolare verso Asugi.
“Sì al principio della salute di tutti cittadini, ad una sanità pubblica - ha affermato Zanella - mentre il no che portiamo è ciò che va contro la sanità pubblica: no ad un’azienda sanitaria troppo vasta costruita su due territori troppo diversi; no allo smantellamento dei servizi sanitari territoriali; no alla fuga del personale verso il privato”, incitando la necessità della Regione di farsi carico della problematica. Biasimata anche da Fabio Vizintin “un’emorragia di personale medico”.
Il sindaco di Doberdò, anche lui in corsa per l'assise di piazza Oberdan ha indicato la necessità di creare una sanità concorrenziale che sia in grado di attrarre professionisti da altre regioni e stati. La critica contro Trieste è stata avanzata anche da Paolo Fogar, responsabile provinciale della sanità per il Pd, che muove l'accusa per "dati non attendibili, che non tengono conto delle persone che vanno privatamente o che ad un certo punto si decide di bloccare le prenotazioni”, e a rimetterci, ha asserito, “sono le persone più fragili, che vorrebbero curarsi ma non possono per l’attesa troppo lunga”.
“Questa non è sanità ma disperazione delle persone che non possono curarsi” ha concluso il responsabile dem. Tra i presenti, Davide Furlan si è espresso riprendendo il messaggio di Massimo Moretuzzo, per cui “la riforma sanitaria non può essere uno slogan e non può essere di parte, ma deve essere una riforma condivisa che vede sedute intorno ad un tavolo le forze di maggioranza e opposizione”. Laura Fasiolo e Diego Moretti si sono scagliati contro la riforma Riccardi-Fedriga.
“La privatizzazione porta un impoverimento alla nostra realtà ospedaliera, dai turni gravosi con personale che si dimette per ritmi improponibili e una retribuzione sottopagata rispetto al privato" ha rilevato l'ex senatrice, che ha insistito sulla "necessità di una sanità vicina alle persone: stiamo degenerando, la salute vada al primo posto”. “La riforma Riccardi-Federica ha determinato un totale squilibrio di risorse e personale" contesta Moretti.
"Per partire da questo non possiamo che ritornare ad una sanità isontina che guardi al territorio e alle necessità dimenticate negli ultimi anni” così il segretario provinciale. “Questi quattro anni di riforma hanno certificato il totale abbandono della sanità isontina, abbiamo bisogno di una sanità vicina e non lontana dai cittadini!”, conclude il capogruppo dem in consiglio regionale, insistendo sull'esigenza di un vero intervento della Regione nel territorio.
Foto Daniele Tibaldi
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