Protese al Cara di Gradisca d'Isonzo, sotto accusa immigrazione e gestione sanitaria

Protese al Cara di Gradisca d'Isonzo, sotto accusa immigrazione e gestione sanitaria

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Protese al Cara di Gradisca d'Isonzo, sotto accusa immigrazione e gestione sanitaria

Di Redazione • Pubblicato il 09 Dic 2020
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Scontro Lega-Pd sugli ultimi fatti verificatisi nel centro di Gradisca d'Isonzo, scambio d'accuse tra i consiglieri regionali Bernardis e Moretti.

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"Sono inaccettabili le violente proteste messe in atto dai sedicenti migranti presso il Cara di Gradisca di Isonzo. Il ministro degli Interni, Luciana Lamorgese, intervenga con celerità e fermezza per mettere la parola fine al business dell'immigrazione fatto a spese degli italiani". Lo dichiara il consigliere regionale Diego Bernardis (Lega), riferendosi alle proteste avvenute nel pomeriggio di lunedì nella struttura di accoglienza di Gradisca.

Il consigliere Bernardis poi aggiunge: "In un momento in cui siamo alle prese con la peggiore crisi pandemica degli ultimi 100 anni e l'emergenza maltempo sta mettendo a dura prova anche il nostro territorio regionale, ci troviamo ancora di fronte all'evidenza che diamo accoglienza a individui facinorosi e violenti, senza alcuna riconoscenza né rispetto verso la nostra comunità. Le politiche in materia di immigrazione di Pd e M5S sono fatte a spese degli italiani e pericolose per la salute e l'incolumità dei cittadini".

"Nel mentre il nostro segretario federale ed ex ministro degli Interni, Matteo Salvini, sabato 12 dicembre sarà a Catania per il processo Gregoretti, ovvero per aver difeso i confini d'Italia - prosegue il consigliere regionale della Lega - il Governo giallorosso continua ad alimentare un'immigrazione fuori controllo con folli politiche di porti aperti e confini spalancati". "Invece di blindare gli italiani in casa pure a Natale e trattarli come fossero pericolosi criminali - conclude Bernardis - il ministro Lamorgese utilizzi i droni, le ingenti risorse di personale ed economiche per riportare legalità e sicurezza in Italia".

"La sanità territoriale isontina è in sofferenza e da tempo in attesa di risposte, a partire dalla ventilata chiusura della terapia intensiva a Gorizia - afferma in risposta il vicecapogruppo del Pd in Consiglio regionale, Diego Moretti -. Ma la Lega continua a parlare di migranti e lo fa con la faccia tosta, come un disco rotto, di scaricare sul governo nazionale questioni che non c'entrano niente con quello che sta accadendo sul territorio".

"La risposta della Prefettura di Gorizia rispetto alle proteste degli ospiti del Cara - sostiene il consigliere Moretti - spiega bene i motivi del 'ritardo' nella scadenza della quarantena e non ha bisogno di ulteriore commento. Per la Lega invece, quanto accade (di rilevante o meno) dentro l'ex caserma Polonio di Gradisca è l'occasione di sviare da quanto accade in campo sanitario fuori da quella struttura". Moretti si riferisce al "tracciamento saltato, al blocco dei ricoveri ospedalieri comunicato da Asugi per gli anziani contagiati delle case di riposo, oppure alla gestione dei tamponi che lascia sempre di più i cittadini da soli, senza alcun supporto di fronte alla gestione della pandemia sempre più complessa".

"E ora - conclude il consigliere - ultimo schiaffo a cittadini e territorio, la chiusura del reparto di terapia intensiva dell'ospedale di Gorizia. Ma il problema per la Lega è la protesta del Cara, alla faccia del motto prima gli italiani".

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