gli appuntamenti
L'estate della Diocesi tra Gorizia e Grado, poi un calendario di eventi nel 2025

Presentate le iniziative dell'Arcidiocesi in vista dell'estate, sia a Grado che in città. A luglio Aquileia ospiterà Paul Richard Gallagher, segretario della santa Sede per i rapporti con gli Stati.
L'arcidiocesi di Gorizia e le sue potenzialità turistiche sono state uno dagli argomenti al centro della conferenza stampa che si è tenuta questa mattina nella sede dell'Arcivescovado. Ad affrontare questo primo punto all'ordine del giorno monsignor Paolo Nutarelli, responsabile diocesano della Pastorale del Turismo e arciprete di Grado, che ha presentato il depliant da oggi in distribuzione in tutte le parrocchie del territorio.
Lo sfondo acquamarina del pieghevole richiama la stagione estiva invitando a ricordare che, oltre e accanto alle località balneari, ci sono anche luoghi carichi di storia e cultura cui poter affidare il riposo garantito dalle vacanze che possono essere anche un tempo da dedicare all'interiorità. Così Don Paolo: «Volevamo riassumere le attività che abbiamo programmato attraverso la commissione istituita un mese fa dall'arcidiocesi proprio allo scopo di rafforzare l'impegno a vivere il turismo come occasione di accoglienza, aspetto cui ci ha invitato a pensare il nostro arcivescovo».
Sui depliant si trovano i Qr code attraverso cui accedere agli eventi in programma, che si possono trovare anche sui siti www.diocesigorizia.it e www.chiesagorizia2025.it o sulle pagine Facebook e Instagram dedicate. Due le iniziative imminenti, organizzate da Avvenire nella piazza antistante la Basilica di Santa Eufemia a Grado e raccolte sotto il cappello “In dialogo con il territorio”. Venerdì 28 giugno alle 21 Padre Paolo Benanti docente della Pontificia Università Gregoriana e Stefano Fabris, direttore del dipartimento di Scienze Fisiche e Tecnologie della materia del Cnr parleranno di “Intelligenza artificiale: minaccia oppure opportunità da cogliere?”.
A moderare l'incontro sarà il giornalista di Avvenire Andrea Lavazza cui succederà la collega Angela Calvini che, martedì 2 luglio sempre alle 21, presenterà il cantautore Giovanni Caccamo protagonista della serata “Le parole che ci cambiano”. Punte polemiche e riflessioni sulle tragiche notizie di cronaca che pervadono i giornali (in particolare, l'uccisione del sedicenne di Pescara perpetrata da coetanei) hanno scandito l'intervento di monsignor Nicola Ban, decano di Gorizia e parroco dell'Unità Pastorale Porta Aperta di Gorizia.
Riagganciandosi al discorso relativo al turismo, don Nicola ha riferito di pullman turistici che quotidianamente vengono a visitare il Duomo e la chiesa di Sant'Ignazio «e onestamente, se non ci fossero le chiese, a Gorizia i turisti non troverebbero altro da visitare visto che i musei, il Castello e Palazzo Coronini sono chiusi». L'impegno di don Nicola in città è però soprattutto legato alle attività dell'Estate Insieme che, partita ufficialmente ieri dopo le due giornate di preview della scorsa settimana, quest'anno coinvolge un centinaio di animatori e venticinque educatori.
Numeri importanti giustificati dall'entità delle iscrizioni che purtroppo, in alcuni casi, non si è riusciti a soddisfare soprattutto per i ragazzini della scuola media, fra i 100 e i 125 in tutto, accolti negli spazi del San Luigi. A loro si aggiungono 75 bambini nell'oratorio di San Rocco, aperto solo alla mattina per i piccoli della fascia corrispondente ai cinque anni della scuola primaria mentre per cento scatenati di terza, quarta e quinta elementare c'è la possibilità di trascorrere l'intera giornata all'oratorio di Straccis. Settantotto, contate forse per difetto, sono le attività proposte in questi mesi di vacanza in tutta l'arcidiocesi, con centri e campi estivi che si affiancano alle attività dei gruppi scout.
«La nostra proposta - così il sacerdote - è un grande aiuto alle famiglie per fare stare bene i propri figli ma è anche un'occasione per offrire un'esperienza di comunità e fraternità ai ragazzi. Per gli adolescenti che rivestono il ruolo di animatori è un'occasione di assunzione di responsabilità e crescita per cui mentre ci sono dei ragazzi che vanno in giro a fare del male, altri in questo modo fanno uscire il meglio di sé. Si tratta, in sostanza, di un'opera di speranza, di un investimento che fa bene a tutta la comunità».
«Qualche settimana fa mi ha colpito la classifica del Sole 24Ore che poneva Gorizia al primo posto per la qualità della vita dei giovani e penso che molto sia dovuto anche alle nostre parrocchie» ha commentato l'arcivescovo monsignor Carlo Roberto Maria Radaelli, che è poi passato a parlare di turismo per l'intenzione, maturata in un incontro con l'arcivescovo di Capodistria, di stilare un programma di eventi comuni per il 2025 che verrà presentato in autunno. Nel frattempo l'arcidiocesi continuerà a promuovere la vocazione turistica del territorio, affascinante sia per storia sia per la presenza del confine.
Fra le prossime ricorrenze, è stata ricordata la serata di venerdì 12 luglio quando in occasione della solennità dei Santi Ermagora e Fortunato, patroni dell'arcidiocesi, Aquileia ospiterà Paul Richard Gallagher, segretario della santa Sede per i rapporti con gli Stati e le organizzazioni internazionali.
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