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Giovedì di festa a Gorizia, i presidenti Mattarella e Pahor volano sul confine

Un mese per preparare l'evento. In agenda il concerto in Transalpina e visita alla mostra del Piccolo.
Il loro arrivo ha richiesto un notevole lavoro di preparazione ma, alla fine, manterranno la promessa. I presidenti della Repubblica di Italia, Sergio Mattarella, e Slovenia, Borut Pahor, visiteranno Gorizia e Nova Gorica giovedì 21 ottobre. La data è stata confermata oggi, dopo intensi contatti tra le amministrazioni comunali e i rispettivi Capi di Stato, dopo le parole di amicizia da loro profuse in occasione del loro ultimo incontro a Roma a maggio. Proprio in quell’occasione, i due confermarono la volontà di recarsi qui insieme.
Una giornata che seguirà quella dell’ottobre 2016, quando l’inquilino del Quirinale fu ospite al Teatro Verdi e venne accolto da un mare di bandiere tricolore per i 100 anni dalla conquista della città. Questa volta, lo spirito della visita sarà diverso, all’indomani della nomina di Nova Gorica e Gorizia a Capitale europea della cultura 2025. Per celebrare la tappa, Mattarella e Pahor verranno quindi omaggiati nella cerimonia in programma dalle 15.30 alle 17 in piazza Transalpina, con un concerto nel luogo sempre più simbolo delle due città di confine.
Per l’occasione, ci sarà anche il presidente della Regione, Massimiliano Fedriga, insieme ovviamente ai sindaci Rodolfo Ziberna e Klemen Miklavič. “Sarà una giornata straordinaria - commenta il primo cittadino goriziano - che fa seguito alla mia richiesta fatta a Matterella, così come quella dell’amico Klemen a Pahor”. Quest’ultimo, peraltro, era già tornato nella sua terra natia - in quanto originario di Šempeter - per festeggiare i 30 anni dell’indipendenza nazionale sempre in Transalpina, il 23 giugno. Dettagli sul programma, però, ancora non ci sono.
Lo stesso, infatti, continua ad essere oggetto di modifiche e solo tra qualche giorno verrà ufficializzato. In ogni caso, è sicuro che - in agenda - ci sarà l’inaugurazione della mostra sui 140 anni del Piccolo che sarà allestita al Teatro Verdi. Nel suo discorso di fine anno, Mattarella auspicò che la nomina a Capitale “sia raccolto nelle zone di confine di tante parti del mondo, anche d'Europa, in cui vi sono scontri spesso aspri e talvolta guerre, anziché la ricerca di incontro tra culture e tradizioni diverse”. Parole che ora attendono una conferma dal vivo.
Nella foto: la visita di Mattarella e Pahor a Gorizia nel 2016 (Quirinale)
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