La presentazione
I Progressisti per Monfalcone suonano la carica per Moretti, ecco la lista

Presentata oggi la lista dei candidati al Consiglio comunale. Moretti, «radicalismo di Cisint speculare a quello di Konate».
«Siamo veramente espressione del territorio — afferma il consigliere comunale uscente Davide Strukelj — nel senso che ci sono persone di tutti i tipi. Qualcuno ha già fatto politica, qualcuno è totalmente nuovo, qualcuno si avvicina per specifici argomenti o temi: c'è veramente uno spaccato proprio della città di Monfalcone». L’orgoglio di Strukelj è evidente dal tono della voce — determinato e rassicurante — con cui questa mattina, nel bar Carso in Corso, ha presentato i candidati della lista “Progressisti per Monfalcone”, da lui fondata due anni fa e che oggi si ripresenta a sostegno della corsa alla carica di sindaco di Diego Moretti.
«Dall’esperienza delle Amministrative del 2022 — continua sempre Strukelj — è nata l’associazione politico-culturale omonima con la missione di avvicinare le persone comuni alla politica, raccogliendone idee e proposte. Centinaia di contributi che da due anni continuiamo a raccogliere e pubblicare attraverso il nostro mensile “Il Monfalconese”». Rivista che ha avuto un ruolo fondamentale per la prosecuzione del progetto politico avviato dal consigliere comunale, che comunque non è intenzionato a farsi riconfermare. Capilista, infatti, sono Michele Rossi, dipendente della Sbe Varvit, e Franca Zanolla, impiegata al centro commerciale Emisfero, rappresentante sindacale e docente di coro.
La lista
«La nostra è una lista particolare — la descrizione di Rossi — nata da un’associazione culturale e targata dalla cultura, con musicisti, artisti e scrittori. Bisogna contrastare la becera ignoranza pompata dalla destra con parole d’amore e inclusività». L’auspicio dell’aspirante consigliere è che «con Diego e le altre liste Monfalcone torni a essere il faro del Mandamento: l’ex sindaca Cisint, con iniziative come quella di distribuire bambini stranieri in giro, tra i vari comuni, non ha fatto altro che generare antipatie verso la nostra città. Si può fare economia di scala, adottando iniziative comuni». Per Zanolla, in pensione dal 2021, «il programma è su un futuro che sia solido: un tempo avevamo amici, campi sportivi, associazioni libere da ogni vincolo. Tutto è stato sepolto da una colata di cemento: un muro orizzontale che ha raso al suolo quello che eravamo».
Le fa eco Strukelj: «Credo che altri cinque o dieci anni di politiche così potrebbero essere fatali per Monfalcone, una città che era sempre stata pacifica e accogliente. Con Diego si può riprendere quel percorso». Il candidato sindaco, ringraziando il gruppo per il sostegno, non perde l’occasione per stigmatizzare le scelte dei suoi avversari, a cominciare da Bou Konate: «La ritengo una mossa fondamentalmente sbagliata, perché il principio di una lista di soli italiani di origine straniera è contrario a quello inclusivo. Il radicalismo di Cisint, infatti, è speculare a quello di Konate». Non solo. «Il costante rifiuto degli altri candidati a un confronto pubblico è un torto fatto ai singoli cittadini, espressione di una debolezza intrinseca di non essere in grado di comprendere la complessità di una città».
Tornando ai Progressisti per Monfalcone, la lista è composta da 19 candidati consiglieri. Oltre ai capilista Rossi e Zanolla, figurano anche Ondina Altran, Amin Riadul, Francesca Benfatto, Ester Bortolutti, Franco Buttignon, Massimo Bulli, Graziella Bulli, Manlio Comar, Adriano De Stabile, Daniela Goriano, Roberto Legaz, Maria Grazia Mainardis, Fabio Marchiò, Roberto Melidoni, Michela Monticolo, Masum Rouf e Giovanni Vitulano. Tra loro, non solo artisti, come dichiarato all’inizio da Rossi, ma anche ex sindacalisti e manager, operai e banchieri in pensione, monfalconesi da generazioni e monfalconesi di recente adozione. Tutti accomunati dai medesimi valori e dalla voglia di offrire una valida alternativa alla città.
Foto di Daniele Tibaldi.
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