L'autoemoteca non c'è, salta il dono del sangue a Grado e Mariano della Fidas

L'autoemoteca non c'è, salta il dono del sangue a Grado e Mariano della Fidas

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L'autoemoteca non c'è, salta il dono del sangue a Grado e Mariano della Fidas

Di Timothy Dissegna • Pubblicato il 27 Lug 2024
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Un problema tecnico all’autoemoteca ha annullato due importanti appuntamenti con il dono a Grado e Mariano del Friuli, 38 donatori reindirizzati.

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Un problema tecnico all’autoemoteca ha annullato due importanti appuntamenti con il dono a Grado e Mariano del Friuli, recuperando solo in parte la disponibilità degli iscritti. Il disagio è avvenuto tra ieri, venerdì 26 luglio, e oggi dopo che l’Azienda sanitaria universitaria Friuli centrale (Asufc) ha comunicato nei giorni scorsi alla Fidas Isontina che il veicolo non sarebbe potuto essere a disposizione. «Non abbiamo avuto dettagli sull’entità del danno e sui tempi per la manutenzione» spiega Feliciano Medeot, presidente dell’associazione provinciale dei donatori di sangue.

In una stagione dell’anno particolarmente complicata per la raccolta di emocomponenti, ma la cui richiesta rimane molto alta, rinunciare all’appuntamento sarebbe stato una grave mancanza. Da qui, la richiesta della Fidas di poter aprire in via straordinaria il centro trasfusionale di Gorizia per la giornata di oggi. I sabati, infatti, vedono l’alternanza delle aperture tra la struttura all’ospedale San Giovanni di Dio e quella al San Polo di Monfalcone ma, nonostante la disponibilità del primario Massimo La Raja, non si è riusciti a garantire entrambe le aperture.

«Siamo così ripartiti - rileva Medeot - con 20 donatori nel centro trasfusionale di Monfalcone, che è stato riempito, mentre altri 6 sono andati a Palmanova e 12 a Udine». Un totale di 38 volontari che hanno così preso parte alla mattinata straordinaria che da tre anni viene organizzata sul territorio, per sensibilizzare sull’importanza del dono di sangue e non solo. Se l’appuntamento di Mariano che era previsto per oggi è stato così in parte recuperato, quello di Grado invece è stato annullato. Impossibile, infatti, trasferire le persone che avevano dato la loro disponibilità.

Sul punto, interviene anche il presidente della sezione isolana Gianluca Pastoricchio con non poco rammarico: «Nonostante lo scorrere del tempo, certe spiacevoli costanti permangono. È successo ancora una volta, in estate per di più». Il vertice del sodalizio si chiede «se delle prestazioni di questo tipo potrebbero essere meritevoli di maggiori accorgimenti ed attenzioni ed anche se ci potrebbe essere, talvolta, una maggior sensibilità verso i donatori e le sezioni che si occupano delle prenotazioni», soprattutto in contesti particolari come in Laguna.

«La generosità dei nostri donatori gradesi - prosegue - risponde sempre alle necessità. A dimostrarlo i 23 donatori che si erano già prenotati per questa data. Non si parla di numeri, ma di persone, ognuna con il proprio vissuto e le proprie difficoltà, eppure disposte a ritagliare del tempo per aiutare il prossimo, fronteggiando il caldo afoso e gli impegni di lavoro tipici di una località turistica a luglio». Problematiche in particolare «da quando ad inizio del 2024 la gestione delle unità mobili di raccolta è passata da Palmanova al Dipartimento di Medicina Trasfusionale di Udine».

Dal canto suo, Medeot pone quindi l’attenzione sulla «opportunità su procedere quanto prima per acquisire la nuova autoemoteca», i cui fondi sono stati già stanziati dalla Regione. «Avere un confronto, anche solo telefonico, con il facente funzioni di direttore sanitario - prosegue Pastoricchio - è un’impresa e anche solo interfacciarsi con i coordinatori infermieristici risulta spesso complesso per l’orario ridotto di apertura al pubblico dei loro uffici di riferimento. Il continuo avvicendamento del personale medico in servizio presso l’autoemoteca è un altro aspetto che ha creato numerosi disagi».

«Se è vero che l’approccio con i pazienti cambia da persona a persona, ed è comprensibile, di più difficile comprensione è l’interpretazione che ognuno di essi dà ai criteri di idoneità di donazione, che per altro, a livello normativo, sono spesso soggetti ad aggiornamenti e modifiche. Non si può non ricordare, inoltre, il progressivo aumento dei tagli alle analisi per i nostri donatori e il fatto che le analisi complete avvengano a cadenza annuale» conclude Pastoricchio. Infine, anche il vertice provinciale rimarca le difficoltà nell’organizzazione della disponibilità delle autoemoteche, attendendo ora novità sullo stato del veicolo per le prossime date.

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