Arčon al Primo maggio di San Floriano, «difendere le scuole slovene»

Arčon al Primo maggio di San Floriano, «difendere le scuole slovene»

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Arčon al Primo maggio di San Floriano, «difendere le scuole slovene»

Di Giuseppe Peter Pflanz • Pubblicato il 02 Mag 2023
Copertina per Arčon al Primo maggio di San Floriano, «difendere le scuole slovene»

Festa nella comunità collinare, celebrando i 50 anni dei Pinkoti. Il ministro sloveno: «Sloveni e italiani al centro del progetto Go! 2025».

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Grande successo per la tradizionale festa del Primo maggio a San Floriano del Collio, complice anche il concerto dell’amato Coro partigiano triestino Pinko Tomažič, che è stato seguito da una nutrita folla di persone assiepate all’interno della sala del circolo culturale Briški Grič, organizzatore della festa assieme all’Unione culturale economica slovena (Skgz) e all’Unione dei circoli culturali sloveni (Zskd). Il concerto doveva inizialmente tenersi all’aperto, ma a causa del tempo non troppo clemente è stato spostato all’interno. Poco male, perché il pubblico non si è fatto scoraggiare dal meteo e ha seguito con grande interesse e passione la performance degli amati “Pinkoti”.

Il coro quest’anno festeggia il cinquantesimo anniversario e pochi giorni fa ha tenuto un concerto al Cankarjev Dom di Lubiana, che ha fatto registrare il tutto esaurito. Fondato nel 1972 a Basovizza dal musicista e partigiano triestino Oskar Kjuder, oggi conta una sessantina di membri. Storico lo spettacolo dell’ottobre 1983 a Piancavallo alla presenza dell’allora presidente della Repubblica Sandro Pertini. A causa degli impegni previsti dal cerimoniale il concerto doveva durare solo mezz’ora, ma il Capo dello Stato insistette per rimanere e, solo dopo più di un ora di canti, strinse la mano a Kjuder, salutandolo con un “grazie, compagno Oskar!”.

All’evento di ieri hanno partecipato il ministro per gli sloveni nel mondo Matej Arčon, il console generale della Repubblica di Slovenia a Trieste Gregor Šuc, la senatrice Tatjana Rojc, il sindaco di casa Franka Padovan, di Savogna d’Isonzo Luca Pisk, di Doberdò del Lago Fabio Vizintin, la presidente regionale e provinciale dell’Skgz, Ksenija Dobrila e Marino Marsič, e la segretaria di Stato per gli sloveni nel mondo Vesna Humar. “Qui il Primo maggio risplende in tutta la sua bellezza e in tutta la sua gioia - così Arčon -. Con il vostro senso di comunità, con il rispetto per le tradizioni e le usanze, con la consapevolezza dell’importanza e del messaggio delle nostre feste voi sloveni in Italia siete un esempio anche per la vostra madrepatria".

"Come ministro di quello che io definisco il più bel ministero del governo sloveno, mi impegnerò con tutte le forze a mantenere la vostra vitalità e vivacità culturale e sociale”, Successivamente si è complimentato con i “Pinkoti” per il loro cinquantesimo anniversario: “Siete l’emblema vivente del Primo maggio, della consapevolezza, della resistenza e della forza creativa della comunità slovena in Italia. Quest’autunno ricorderemo l’ottantesimo anniversario della caduta del fascismo, nel 2025 gli ottant’anni della vittoria sul nazismo. Tutte queste importanti ricorrenze portano con sé un messaggio importante per il futuro dell’Europa. Dobbiamo mantenerle assieme”.

“In occasione dell’odierna festa - ha proseguito - non dimentichiamo che il lavoro è anche volontariato, che mantiene in vita cori, orchestre, gruppi teatrali, associazioni sportive e turistiche. In quest’occasione dobbiamo riflettere su ciò che dobbiamo fare per mantenere e incrementare posti di lavoro sicuri e attraenti, soprattutto nei territori misti. Solo se riusciremo ad avere lavoro i giovani resteranno a casa, e solo se i lavori saranno tali da permettere una vita più che dignitosa saranno anche impegnati nel volontariato per aiutare la comunità. Assieme al ministero dell’Economia vogliamo contribuire a stimolare l’economia delle minoranze slovene".

"Siamo ben consci che la provincia di Trieste e quella di Gorizia hanno proprie specifiche esigenze nei campi dello sviluppo economico e in quello delle sfide demografiche. Cerchiamo di coinvolgere le minoranze slovene in progetti transfrontalieri. Vogliamo che gli sloveni in Italia siano veramente coinvolti nel progetto GO! 2025. Siamo consci che uno dei pilastri dell’economia è il sistema educativo. Per questo ci impegneremo a sostenere le nostre scuole con lingua d’insegnamento slovena. Negli incontri bilaterali con i rappresentanti di Roma ribadiremo con forza che le nostre scuole non possono diventare vittima dei numeri e delle statistiche".

"Spero che gli alberi di mlaj tornino a svettare con orgoglio e che le nostre canzoni risuonino ancora per lunghi anni” ha poi concluso. Dopo il concerto, l'esponente del governo di Lubiana ha consegnato al coro un riconoscimento speciale “per il loro ruolo eccezionale nell'avvicinare gli sloveni in Italia e in Slovenia, nel preservare e rafforzare la cultura slovena all'estero e nel promuovere gli ideali di pace, fratellanza, armonia e uguaglianza tra le nazioni”.

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