In prima fila contro la Camorra, Marilena Natale premiata a Ronchi

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In prima fila contro la Camorra, Marilena Natale premiata a Ronchi

Di Redazione • Pubblicato il 18 Apr 2022
Copertina per In prima fila contro la Camorra, Marilena Natale premiata a Ronchi

La report di PiùNews premiata per il suo impegno, dal 2017 vive sotto scorta.

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La giornalista professionista Marilena Natale è la vincitrice della quinta edizione del Premio Leali delle Notizie in memoria di Daphne Caruana Galizia. L’associazione di Ronchi premia ogni anno un operatore dell’informazione che si è distinto in Italia come all’estero con le sue inchieste e ricerche, mettendo in pericolo la sua vita e quella dei propri cari. La prima edizione del premio era stata vinta da Federica Angeli, la seconda da Sandro Ruotolo, la terza da Fabiana Pacella e la quarta da Paolo Berizzi.

"Marilena Natale - si legge nelle motivazione del direttivo - vive sotto scorta dal 2017 a seguito delle pesanti minacce provenienti dal clan dei Casalesi, ma non ha abbandonato la sua città, Aversa, in Campania. Le ultime intimidazioni le sono arrivate via Whatsapp in gennaio: insieme agli insulti, la proibizione di nominare un boss della camorra, Michele Zagaria, condannato all’ergastolo. Nonostante le difficoltà che il vivere sotto scorta comporta, con coraggio e determinazione porta avanti le sue inchieste in un territorio difficile come le province di Napoli e Caserta, dove la camorra sta rialzando la testa".

"Eppure, nonostante le intimidazioni, continua a occuparsi di infiltrazioni camorristiche, traffico di rifiuti, inquinamento e salute pubblica, ed è anche grazie ai suoi articoli che alcuni Comuni sono stati sciolti per mafia". Fondatrice dell’associazione La Terra dei cuori per aiutare i bambini ammalati di cancro nella Terra dei fuochi, ha vinto numerosi premi, tra cui “Agende rosse” dedicato a Paolo Borsellino. "Consegnarle il premio intitolato a Daphne Caruana Galizia vuole essere un modo per sostenerla nella sua lotta quotidiana contro la criminalità, nel nome della libertà di stampa e del diritto a essere correttamente informati".

In occasione dell’ottava edizione del Festival del Giornalismo, che si terrà a Ronchi dei Legionari dal 14 al 18 giugno, e in anteprima dal 3 al 9 giugno, verrà consegnato il riconoscimento. Come vuole ormai la tradizione, questo verrà dato a Marilena Natale nell’ultima serata della rassegna, ovvero sabato 18 giugno alle 21. Il premio è stato realizzato dall’artista locale Franco Dugo e verrà consegnato da un membro della famiglia di Daphne. L’iniziativa ha ottenuto l’Alto patrocinio del Parlamento europeo e il patrocinio dell’Ordine dei giornalisti del Friuli Venezia Giulia, di Assostampa e della Federazione nazionale della stampa italiana.

Da quando la giornalista maltese è stata uccisa in un attentato il 26 ottobre 2017 a causa delle sue inchieste giornalistiche svolte a Malta, l’associazione Leali delle Notizie ha preso a cuore la vicenda di Daphne. Ha deciso di indire un premio, in pieno accordo con la famiglia della giornalista, per ricordare tutti quei giornalisti che vengono minacciati perché hanno il coraggio di raccontare la verità. "Sono molto contento in qualità di presidente di Leali delle Notizie della collaborazione della famiglia – spiega Luca Perrino - che ha sempre appoggiato la realizzazione del premio in memoria di Daphne e tutte le nostre attività sulla la libertà di stampa e di espressione".

Marilena Natale è una giornalista campana, di Aversa, impegnata nella lotta contro la corruzione politica camorrista, che si occupa della cronaca di tutta la Campania. Per anni penna della Gazzetta di Caserta, ora è reporter per una tv regionale, la PiùNews. Un punto di riferimento per i “suoi casalesi”. Non quelli comunemente associati alla cosca di Casal di Principe, ma persone perbene che ogni giorno hanno il coraggio di dire di no alla criminalità organizzata. Lei stessa da tempo si occupa, con coraggio e passione, di traffico dei rifiuti, inquinamento e salute pubblica.

Tematiche scomode che spesso l’hanno messa in pericolo e resa bersaglio di minacce e intimidazioni. Eppure va avanti, senza paura. Seguita da migliaia di followers sui social, racconta il volto più amaro della sua terra. Come in una sua celebre iniziativa di qualche mese fa (chiamata Il falò dei camorristi) quando – in diretta Facebook – andò in giro per le strade chiedendo ai cittadini di dar fuoco alle foto dei pregiudicati. I suoi articoli hanno contribuito a sollecitare le istituzioni all’avvio di indagini che, in alcuni casi, hanno portato al commissariamento di enti locali.

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