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Prezzi case, ecco quanto costa acquistare a Gorizia e Monfalcone
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Il report di Confcommercio Fimaa, forte il mercato delle seconde case a Grado. I dati in regione.
Dopo un 2021 da record, era difficile attendersi un anno ancora con il “più”. E invece l’immobiliare del Friuli Venezia Giulia segna nel 2022 un incremento delle compravendite attorno al 6%. “Si tratta di una stima che va ancora confermata, ma il trend è quello – spiega il presidente regionale di Confcommercio Fimaa Andrea Oliva –. In linea con quanto accaduto a livello nazionale”. È uno dei dati emersi nel corso della presentazione dell’Osservatorio Fimaa, “Dinamiche del mercato immobiliare in Fvg nel 2022”.
Ad approfondire lo stato di salute del settore è stato il gruppo presieduto nelle territoriali di Confcommercio dallo stesso Oliva a Trieste, da Michele Cati a Gorizia, da Bruno Bari a Pordenone e da Lino Domini a Udine, con dettagliate tabelle sui prezzi di acquisto e locazione nei capoluoghi e nelle mete turistiche. Un quadro che, nello specifico dei centri storici, mostra, per le nuove costruzioni e le ristrutturazioni totali, aumenti che nelle punte massime toccano il 27% a Udine, il 20% a Trieste e il 10% a Gorizia e Pordenone.
Per quanto riguarda i costi, le rilevazioni a dicembre 2022 su Gorizia mostrano omogeneità tra centro e periferia: in entrambi i casi, il valore minimo al metro quadro di un edificio nuovo o ristrutturato è di 1800 a fronte di 2mila come massimo, mentre in buone condizioni è di 900 o 1200 euro al metro quadro. Differenze leggermente più accentuate su Monfalcone: qui il minimo a metro quadro in città per il nuovo è 1700 euro, massimo 1950, mentre per immobili in buone condizioni è rispettivamente 680 e 970 euro.
In periferia, infine, i prezzi salgono: il minimo a metro quadro in città per il nuovo è 1800 euro, 2200 il massimo, mentre per immobili in buone condizioni è rispettivamente 850 e 1900 euro.
Sulla media regionale dei prezzi, da un anno all’altro ci si attesta invece attorno al +5%. Su Gorizia, pesa la situazione della classe energetiche sugli immobili. “Da quando faccio questo mestiere – osserva il presidente di Confcommercio Fimaa Gorizia, Cati – non ricordo un momento migliore per mettere in vendita il proprio immobile. Nel nostro territorio abbiamo notato che la vendita media è passata da 6-8 mesi a 3-6 mesi per un prodotto di medio interesse, mentre questi tempi si accorciano di parecchio per qualcosa più ricercato”.
“E sono inoltre cresciute le richieste di informazioni sulla classe energetica, cosa che in passato non era così di alto interesse. Maggiore interesse anche per i beni nei centri storici, che finalmente stanno riprendendo vita. A breve scadenza, nonostante il rialzo dei tassi che era auspicabile e prevedibile, prevediamo una stabilità di mercato e vi sarà un forte spartiacque d’interesse tra gli immobili non adeguati energeticamente e quelli che lo sono. Rimarrà poi forte il mercato della seconda casa a Grado”.
“Dopo la pandemia, la guerra, i costi generali alle stelle, i tassi dei mutui in rialzo. Il momento rimane complicato – premette Oliva –, ma il nostro si è confermato un mercato sano. E, dopo il +30% del 2021, anno da record in reazione al Covid, siamo riusciti a salire ulteriormente”. Quali le motivazioni? “L’inflazione ha chiari effetti sul desiderio di investire e di proteggere il denaro e l’esperienza coronavirus ha determinato la ricerca di spazi abitativi più tranquilli, numerosi in una regione piccola e con mete che si raggiungono in breve tempo”.
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