LA MANIFESTAZIONE
Presidio Cgil al varco del porto di Monfalcone in sostegno a Gaza, «si fermi lo scempio in Palestina»

Una cinquantina i manifestanti in rappresentanza di sezioni di categoria quali Spi, Fp e Filt. Durante la giornata sciopero di metalmeccanici e portuali.
Sono stati circa una cinquantina i partecipanti al presidio organizzato da Cgil stamattina presso il varco d’ingresso al Porto di Monfalcone, cominciato alle 11.30 e terminato due ore dopo. Una manifestazione di solidarietà a Gaza a cui hanno aderito lavoratori in sciopero e rappresentanti di sezioni di categoria quali Spi (Sindacato Pensionati Italiani) Gorizia, Fp (Funzione Pubblica) e Filt (Federazione Italiana Lavoratori dei Trasporti).
Si tratta del primo dei due appuntamenti a sostegno del popolo palestinese previsti per oggi a Monfalcone – alle ore 18 è previsto il corteo promosso dal Coordinamento di Solidarietà alla Global Sumud Flotilla e da Global Movement to Gaza dal centro cittadino al porticciolo Nazario Sauro - e la prima della giornata fra le quattro manifestazioni organizzate in regione da Cgil, che tra pomeriggio e sera darà appuntamento anche a Pordenone, Udine e Trieste.
Diverse le bandiere e gli striscioni delle varie realtà sindacali coinvolte, pochi però i simboli e vessilli palestinesi. A sottolineare le ragioni della manifestazione, il segretario generale Cgil Gorizia Andrea De Luca: «Siamo qui per dare un segnale, perché vogliamo fermare lo scempio che sta avvenendo in Palestina. Chiediamo che il Governo riconosca lo Stato di Palestina e si adoperi per fermare le conseguenze dell’ennesima invasione dell’esercito israeliano».
La posizione sulla tragedia in corso a Gaza è sentita e unanime anche da parte dei rappresentanti delle varie sezioni di categoria. «Siamo qui per cercare di protestare contro questo massacro sperando che si possa arrivare alla pace e alla soluzione politica due popoli-due stati – dichiara Giuseppe Torraco del direttivo Spi – oltre alla condanna del genocidio, questa è l’opzione che ci auspichiamo per il futuro». Decisa anche la condanna al «massacro di donne, bambini anziani, persone “colpevoli” soltanto di vivere a Gaza» del segretario provinciale di Funzione Pubblica, Alessandro Crizman: «È ora che anche il nostro Paese si desti e dica basta ad azioni concrete che portino il governo israeliano a cessare questo genocidio».
Portuali, metalmeccanici, impiegati nelle telecomunicazioni e nell’industria della carta sono fra le categorie di lavoratori iscritti a Cgil che stanno scioperando oggi, sia in conclusione al turno mattutino che nel turno pomeridiano; è previsto, ha riferito il segretario generale De Luca, uno sciopero di quattro ore anche nel settore terziario.
Da parte della Filt, che agisce in rappresentanza sia dei lavoratori portuali che di quelli del settore trasporti, vi è anche attenzione verso la missione della Global Sumud Flotilla: a livello nazionale, la sezione ne sta seguendo l’andamento, tenendosi eventualmente pronta al blocco dei porti in caso di cattive novità. Lo hanno riferito gli esponenti Filt presenti a sostegno del presidio, rimarcando lo scopo solidale della manifestazione: «In attesa di notizie sulla Flotilla, è necessario dare almeno un segno, poiché ciò che sta succedendo è inaccettabile».
Sostegno al presidio anche da parte di consiglieri comunali di Monfalcone: presenti, infatti, al varco del porto anche Diego Moretti e Michela Percuzzi. «Francamente lascia perplessi che, a livello politico, il governo italiano non abbia la forza di prendere posizione rispetto a quanto sta facendo il governo di Israele» è stato il commento di Moretti. Concorde sul fatto che «le istituzioni debbano decidere da che parte stare» anche Percuzzi, in Consiglio per Insieme con Moretti: «Ognuno deve farsi carico delle proprie responsabilità e nel suo piccolo reagire alle grandi ingiustizie. La storia delle nostre terre, è importante sottolinearlo, ci insegna anche questo. È necessario disarmare le parole contro la guerra e a favore della pace».
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