Il premio Nadâl Furlan premia cinque goriziani, cerimonia in città per Go! 2025

Il premio Nadâl Furlan premia cinque goriziani, cerimonia in città per Go! 2025

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Il premio Nadâl Furlan premia cinque goriziani, cerimonia in città per Go! 2025

Di Ivan Bianchi • Pubblicato il 19 Nov 2025
Copertina per Il premio Nadâl Furlan premia cinque goriziani, cerimonia in città per Go! 2025

Si tratta di Matej Arčon, Walter Bandelj, Feliciano Medeot, Enrico Rejc e Paolo Visintin. Il premio, nato nel 1979, è partito da Buja e dal 2020 è divenuto itinerante.

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Incontri, relazioni dialogo: questi gli ingredienti del Premio Nadâl Furlan, organizzato dal Circolo culturale Laurenziano di Buja e quest’anno in trasferta a Gorizia in onore di GO! 2025. I riconoscimenti saranno consegnati sabato 6 dicembre alle 17 nell’Auditorium della cultura friulana di via Roma 23. La cerimonia sarà corredata dalle esibizioni del Gruppo Fisarmonicisti Tarcento e del Gruppo folkloristico caprivese Michele Grion.

I premiati sono cinque. Matej Arčon, già sindaco di Nova Gorica, in quanto promotore della cooperazione transfrontaliera tra i primi artefici della Capitale europea della cultura. Walter Bandelj, tutore della minoranza slovena e promotore della rispettosa collaborazione con il mondo sociale e culturale friulano e italiano. Feliciano Medeot, direttore della Società filologica friulana, impegnato anche nella Fidas. Il medico e ricercatore di origine goriziana Enrico Rejc, specialista in neurofisiologia e riabilitazione dalle lesioni spinali, unico italiano nell’equipe statunitense che sta affrontando la tematica a livello mondiale. Paolo Visintin, studente 19enne, appassionato di storia contemporanea dell’area transfrontaliera.

L’iniziativa è stata presentata questa mattina dall’assessore comunale alla Capitale europea della cultura, Patrizia Artico, dal presidente del sodalizio promotore, Aldo Calligaro, e dal presidente del Premio, Maurizio Piemonte.

«È per noi un onore – così Artico – ospitare il premio Nadâl Furlan che quest’anno va a presone che sono alla base di Go! 2025 ma non solo». Se Calligaro ha voluto ribadire come il sodalizio «sia nato nella Pieve di Buja e dal 1979 assegna il premio a persone che si sono distinte nella cultura o nella divulgazione e l’idea, dopo il Covid, è stata di quella di farlo itinerante», per il presidente del Premio, Piemonte, lo stesso «è un po’ uscito dai propri soliti confini ma abbiamo scelto alcune persone che, o qui o all’estero, come Rejc e Arčon, si sono distinte nei propri campi».

Piemonte ha colto l’occasione anche per «portare la nostra vicinanza e solidarietà umana a chi è stato colpito dal maltempo di questi giorni. Per noi che abbiamo vissuto il terremoto sappiamo quanto sia importante».  

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